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Xena: Principessa Guerriera. Perché è diventata una serie cult

C’è chi ha almeno una volta visto un episodio di Xena e chi mente. L’eroina interpretata da Lucy Lawless ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’intrattenimento. Ma cosa rende questa serie così speciale? In questo articolo sveliamo qualche curiosità e cercheremo di capire perché questa serie tv, trasmessa a cavallo del nuovo millennio, è divenuta un vero e proprio fenomeno senza tempo. 

La genesi di un’eroina

Non tutti sanno che Xena è nata come personaggio secondario nella serie “Hercules”, altra mitica serie andata in onda dal 1996 al 2001 con Kevin Sorbo nei panni del semidio figlio di Zeus. Dopo essere comparsa in qualche episodio, la guerriera amazzone ha rapidamente catturato l’immaginazione del pubblico. Originariamente prevista per soli tre episodi, la sua presenza magnetica ha convinto i produttori a dedicarle uno spin-off tutto suo. E così è nata una leggenda.

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Il melting pot che è piaciuto al pubblico

Una delle caratteristiche più affascinanti della trama e delle ambientazioni di Xena è quella di raccontare epoche e luoghi diversi. Dalla Guerra di Troia all’epoca di Cleopatra e Giulio Cesare, Xena e la sua fedele compagna Gabrielle (Olimpia nell’adattamento in italiano) rimangono incredibilmente giovani e attive. Questa libertà temporale ha permesso alla serie di esplorare una varietà di temi e ambientazioni, rendendola unica nel suo genere. Non è un caso che la serie sia stata girata in luoghi esotici come la Nuova Zelanda, pur rappresentando culture e civiltà lontane.

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Oltre alla sua flessibilità temporale, Xena si distingue per il suo audace mix di elementi culturali e religiosi. Dèi dell’Antica Grecia come Ares e Afrodite convivono con angeli della cristianità e divinità indù come Kali. Questo amalgama di mitologie e credenze ha contribuito a creare un universo narrativo ricco e affascinante, che ha catturato l’attenzione di un pubblico eterogeneo, sebbene produrre oggi una serie del genere risulterebbe al limite del trash .

Il ruolo della donna nella serie

Xena non è solo un’eroina; è un simbolo di forza e indipendenza femminile che ha lasciato un segno indelebile nella cultura popolare. Non dobbiamo dimenticarci che la serie è andata in onda quasi 25 anni fa, epoca in cui la concezione della donna sul piccolo schermo era diversa rispetto ad oggi. La sua presenza imponente e le sue abilità di combattimento l’hanno resa un modello per donne e ragazze di tutte le età. Ma non è l’unica donna forte nella serie.

Accanto a lei, Gabrielle, interpretata da Renee O’Connor, inizia il suo viaggio come una giovane contadina con sogni di avventura. Col passare del tempo, Gabrielle si trasforma in una guerriera esperta, capace di stare al fianco di Xena in ogni battaglia. Sorprendentemente, Renee O’Connor ha eseguito la maggior parte delle sue acrobazie e scene di combattimento senza l’uso di controfigure, dimostrando un impegno e una dedizione che hanno elevato il livello di autenticità della serie.

Questo duo dinamico ha offerto una rappresentazione rinfrescante di donne forti e indipendenti in un’epoca in cui le eroine televisive erano spesso relegate a ruoli secondari. La loro amicizia e lealtà reciproca hanno fornito un contesto emotivo che ha arricchito la trama e reso i personaggi più tridimensionali. 

La serie ha anche affrontato temi come l’empowerment femminile e la sororità, contribuendo a cambiare il modo in cui il genere femminile è rappresentato in televisione. Proprio come le serie degli anni 70 tipo Wonder Woman, La donna bionica o Charlie’s Angels, Xena ha sfidato gli stereotipi di genere, aprendo la strada a future eroine televisive, dimostrando che una donna può essere tanto eroica, complessa e affascinante quanto qualsiasi uomo.

Dietro le Quinte

Ogni film o serie tv ha le sue curiosità, e Xena non fa eccezione.Lucy Lawless, l’attrice che ha dato vita all’eroina, non era la prima scelta per il ruolo. Nonostante ciò, una volta scelta, è diventata un’icona. Ha addirittura sposato Robert Tapert, l’ideatore della serie, consolidando ulteriormente il suo legame con il personaggio.

L’arma di Xena, il Chackram, è un’arma reale utilizzata dai Sikhs dell’India del nord e dagli spartani, con piccole varianti. 

Xena è forse l’unico spin-off che ha avuto più successo della serie originale da cui è stata tratta. Lucy Lawless ha interpretato ben sei personaggi diversi nella serie.

Sam Raimi è stato uno dei produttori della serie e il fratello Ted interpreta Corilo.

Infine, l’iconico costume di Xena è stato donato dalla Lawless al National Museum of American History.

Il fascino di un’eroina senza tempo

Alla fine, cosa rende Xena così irresistibile? Forse è proprio la sua capacità di fondere elementi così diversi in una narrazione coesa e avvincente. La sua cronologia flessibile e il suo universo multiculturale hanno creato un terreno fertile per storie avventurose, drammatiche e persino comiche. Contestualizzando con l’epoca in cui è stata prodotta, questo “folle miscuglio” potrebbe essere stato la chiave del suo successo duraturo.

Conclusioni

Chiudiamo chiedendo quanti di voi abbiano almeno visto una manciata di episodi di Xena e cosa ne pensate della serie a distanza di tanti anni. Per chi scrive, questa serie, come tante altre andate in onda in quel periodo è sinonimo di una sola cosa: “scuola saltata per presunta febbre!”.

Simone Pifferi: Simone Pifferi. Copywriter freelance, può scrivere su tutto ma le sue passioni riguardano la comunicazione, il web marketing, il settore telco e l'editoria. Dopo la formazione umanistica si appassiona alla SEO, al web design e allo sviluppo di siti web. Attualmente collabora come copywriter con diverse web agency e blog di settore. Simone Pifferi su Linkedin