WindTre lega le tariffe all’inflazione. Cosa cambia per gli utenti
Alla fine l’esordio nell’infausto legame tra tariffe e inflazione lo farà il gestore WindTre. Nei giorni scorsi ne avevamo parlato anticipandovi che sia Tim che Vodafone starebbero pensando ad un meccanismo di legame tra profili tariffari e inflazione. In realtà ad iniziare, ormai sembra ufficiale, sarà WindTre. A raccontarlo, poche ore fa, i colleghi informatissimi di MondoMobileWeb. Che cosa cambia in pratica? Seguici anche su Telegram cliccando qui.
Anche se la notizia potrebbe passare un po’ inosservata, in realtà si tratta dell’apertura ad una vera e propria rivoluzione dei prezzi nelle telco, tutto a svantaggio dei consumatori italiani. In un periodo in cui l’inflazione cresce a ritmi galoppanti i gestori, per salvare i loro conti, hanno in più parti del vecchio continente iniziato ad adeguare in maniera automatica le proprie tariffe ai dati ufficiali dell’inflazione. E così farà già a partire dai prossimi mesi l’operatore telefonico WindTre.
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Le tariffe di WindTre si alzeranno esattamente a seconda di quanto crescerà l’indice FOI, ovvero l’indicatore Istat ufficiale che monitora la crescita dei prezzi del mercato italiano. Per i consumatori italiani, triplo smacco. Pagheranno ovviamente di più. Ma soprattutto perderanno ancor di più in trasparenza poiché per gli utenti diventerà praticamente impossibile capire a quale a quanto ammonta la propria tariffa mensile, viste le fluttuazioni costanti dei costi della vita.
Inoltre, se questi adeguamenti dinamici entreranno ufficialmente nei contratti WindTre, per gli utenti questi rialzi non costituiranno un cambio dell’offerta e del contratto e quindi gli utenti non beneficeranno degli strumenti di tutela che scattano nei casi di rimodulazione.
In soldoni gli utenti continueranno ad essere vincolati ai contratti e non potranno beneficiare del diritto di recesso, proprio perché il sistema di allineamento con i costi dell’inflazione farà parte già da subito del profilo tariffario. Quello che bisognerà capire è se questa infelice mossa sarà seguita da azioni speculari da parte almeno di Tim e Vodafone. Bisognerà anche attendere quale sarà la posizione in merito di iliad anche se nei mesi scorsi l’amministratore delegato Benedetto Levi aveva già confermato che iliad resterà fedele alle proprie promesse non modificando i prezzi nonostante l’esplosione dell’inflazione.
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