Torniamo a parlare oggi 22 marzo 2023 di rimodulazioni da parte di WindTre, ma questa volta non su quanto saliranno i prezzi, ma sulle modalità con cui sono state comunicate agli utenti. Modo che non è piaciuto all’Antitrust che ha deciso di avviare un’indagine riguardo ai messaggi SMS inviati ai propri clienti per notificare loro dell’imminente aumento della tariffa mensile e dell’opzione di uscire dal contratto senza costi aggiuntivi. La decisione dell’avvio del procedimento è stata presa dopo la multa di 2,1 milioni di euro notificata a TIM.
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Cosa è successo?
L’obiettivo dell’Antitrust è quello di verificare se WindTre abbia violato gli articoli 20 e 21 del Codice di Consumo, che vietano pratiche commerciali scorrette e ingannevoli.
A novembre 2022, l’operatore telefonico ha inviato un SMS ai propri clienti per avvisare dell’imminente aumento della tariffa mensile (aumenti entrati in vigore dal 13 gennaio 2023), offrendo al contempo la possibilità di rescindere il contratto entro 60 giorni senza costi aggiuntivi.
Inoltre, WindTre ha proposto un aumento di GIGA per coloro che avessero accettato la variazione tariffaria, con la possibilità di inviare un SMS gratuito entro 3 giorni con il testo PLUS per accettare l’offerta. Tuttavia, il giorno successivo è stato inviato un secondo SMS in cui si ricordava ai clienti che era possibile mantenere l’offerta alle condizioni economiche attuali inviando un SMS gratuito con il testo OPTIN al 40400.
L’esposto all’Antitrust sarebbe stato presentato dall’ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) poiché secondo l’associazione è stata applicata una condotta in violazione del codice del consumo.
L’Antitrust sta dunque esaminando se questa serie di messaggi possa essere stata fuorviante o scorretta nei confronti dei clienti, e se la compagnia abbia rispettato le norme a tutela dei consumatori. Sarà interessante vedere come evolverà la situazione e se ci saranno eventuali conseguenze per l’operatore telefonico. Se WindTre dovesse risultare colpevole dovrà sicuramente pagare una cospicua multa.