La recente decisione di WindTre di cedere la maggioranza della sua rete al fondo svedese Eqt Partners continua a suscitare grani preoccupazioni tra i sindacati. Le sigle, in particolare Slc, Fistel e Uilcom, hanno espresso forte disappunto per questa decisione e ora chiedono un nuovo incontro urgente. Insomma, il modello degli operatori verticalmente integrati sembra tramontare ma il futuro per i lavoratori di WindTre non sembra particolarmente roseo. Per commentare questa notizia su WindTre e restare aggiornato sulla vendita della rete e sui futuri sviluppi dell’operatore, potete seguire il nuovo CANALE TELEGRAM MONDO W3.
WindTre, parte del gruppo CK Hutchison di Hong Kong, prevede di trasferire la maggioranza della sua rete a Eqt Partners, che già possiede interessi significativi in Italia. La costituzione della nuova business unit Technology and Wholesale rappresenta un passo fondamentale in questo processo. La nuova unità business si occuperà di infrastrutture di rete, servizi di connettività wholesale e quindi personale specializzato. Con il closing previsto a breve, la trasformazione di WindTre in una multiservizi rimane un punto chiave, con la conservazione delle licenze operative e di circa 4000 dipendenti.
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Eqt acquirente della rete WindTre
Eqt, con più di 180 società nel suo portafoglio, ha un focus specifico sulle infrastrutture, operando con un orizzonte temporale medio di 5-7 anni. La sua presenza in aziende come Facile.it, Idealista e Casa.it dimostra anche il suo impegno nel mercato italiano. I sindacati sottolineano la tendenza di Eqt a vendere gli investimenti a lungo termine dopo aver ottenuto i consolidamenti aziendali programmati. E quindi, un futuro per i lavoratori confluiti nella nuova società, fatto di troppe incertezze.
Mentre WindTre si prepara a diventare una multiservizi, restano da vedere le ripercussioni, soprattutto sui lavoratori, di questa scelta strategica. E poi, c’è da capire come WindTre parteciperà al grande processo del consolidamento. Nei giorni scorsi infatti vi avevamo riportato il rumor che anche WindTre aveva tentato in qualche modo di sedersi al tavolo con Iliad e Fastweb, per provare un matrimonio, o perlomeno, una nuova alleanza.
WindTre e consolidamento
Attualmente, il mercato italiano della telefonia mobile è caratterizzato dalla presenza di cinque principali operatori: Tim, WindTre, Vodafone, Iliad e Fastweb. Una configurazione assolutamente unica in Europa, dove solitamente il numero di operatori infrastrutturati è inferiore.
WindTre potrebbe giocare un ruolo cruciale in un eventuale consolidamento del mercato. Una delle ipotesi più stuzzicanti riguarda la potenziale acquisizione di Fastweb da parte di WindTre. Fastweb, attualmente sotto il controllo della svizzera Swisscom, potrebbe essere un obiettivo attraente per WindTre, soprattutto in un contesto in cui si materializzasse davvero il matrimonio tra Vodafone e Iliad.
La fusione tra WindTre e Fastweb non sarebbe solo una mossa strategica per rafforzare la posizione di WindTre nel mercato, ma anche un modo per acquisire una significativa quota di utenti italiani fedeli a Fastweb, in particolare nel settore della banda larga. Gli svizzeri di Swisscom potrebbero vedere questa vendita come un’opportunità per concentrarsi maggiormente sul loro mercato interno, lasciando la gestione della loro costosa filiale italiana. Oppure entrare in alleanza con Hutchinson in una nuova, ennesima, joint venture.
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