WindTre la clausola Istat si concretizza. Cosa cambia
Arriva la clausola Istat per WindTre, ufficiale dal prossimo 1 febbraio 2023. Un meccanismo complicato e, secondo noi, poco chiaro nei confronti dei consumatori. Ma per discutere la notizia della clausola Istat e per restare sempre aggiornati iscrivetevi al nostro Canale Telegram principale, con le news principali di UpGo dedicate al risparmio.
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A partire dal 1 di febbraio del 2023, gli utenti business e consumer di WindTre della rete mobile, si vedranno integrare le loro condizioni generali di contratto con la temuta e discussa clausola ISTAT. Questo meccanismo permetterà all’operatore di aumentare i prezzi mensili delle offerte in base all’andamento dell’inflazione, a partire dal 2024. In una recente comunicazione pubblicata sul sito ufficiale, l’azienda frutto della fusione tra 3 e Wind, ha annunciato questa modifica delle condizioni contrattuali per i propri clienti di rete mobile. Pertanto, a partire dal primo di febbraio del 2023, verrà inserito un nuovo articolo nelle condizioni contrattuali che preciserà che l’adeguamento dei prezzi già a partire dal gennaio del 2024.
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L’operatore spiega che questa clausola ISTAT è in linea con le pratiche del settore e che consentirà alla compagnia di adattare i prezzi alle variazioni dei costi aziendali.
L’introduzione di questa clausola ISTAT è un passo che WindTre ritiene essenziale per adattarsi alle dinamiche del mercato e continuare ad investire nel settore telco italiano. Tuttavia, gli utenti faranno comunque fatica e rendersi conto delle reali modifiche dei prezzi e quindi a valutare se le nuove condizioni siano ancora convenienti per loro.
Durante la scorsa stagione estiva, noi di UpGo avevamo espresso le nostre preoccupazioni riguardo questa questione della clausola ISTAT. Analizzando le scelte commerciali di alcuni brand in altri mercati europei, avevamo previsto con largo anticipo ciò che sta accadendo anche nel nostro Paese, ovvero l’allineamento dei prezzi delle tariffe telefoniche in base all’indice galoppante dell’inflazione. Ormai il rapporto tra telefonia e inflazione è ormai una triste e preoccupante realtà. Come faranno i consumatori ad orientarsi tra le mille tariffe che di fatto rischiano di variare in continuazione? Come potrà essere loro garantito il diritto alla trasparenza?