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WhatsApp: la truffa con l’immagine. “Non so se ti ricordi di me…”

Su UpGo vi segnaliamo un’altra truffa in voga in questo momento. Nell’era digitale, la sicurezza online è diventata una questione sempre più preponderante. Condividiamo ogni aspetto delle nostre vite tramite smartphone e, purtroppo, le truffe online stanno diventando sempre più frequenti e sofisticate. Anche WhatsApp, uno dei servizi di messaggistica più popolari al mondo, non è immune. In questo articolo, vi segnaliamo una truffa diffusa su WhatsApp e vi forniamo una lista delle frodi più comuni che circolano sulla nota applicazione.

La truffa del “non so se ti ricordi di me…”

Questa truffa si presenta sotto forma di un messaggio inviato da un numero sconosciuto, spesso con un prefisso internazionale, in particolare +91, che corrisponde all’India. Il messaggio afferma grosso modo: “Ciao, non ti contatto da molto tempo. Non so se ti ricordi ancora di me, quindi ti ho inviato una mia foto. Mi manchi molto. Come stai? Sono passato a un nuovo account Whatsapp e vorrei che tu aggiungessi il mio nuovo account Whatsapp. Possiamo connetterci meglio qui”. Se clicchi sul link incluso nel messaggio, potresti dare ai malintenzionati l’accesso ai tuoi dati personali.

È importante sottolineare che il finto messaggio è inviato sotto forma di immagine, una tattica utilizzata per eludere i filtri anti-spam di WhatsApp. Inoltre, sembra che questa truffa colpisca principalmente gli utenti di WhatsApp Web, la versione del servizio utilizzabile dal browser del computer.

Se ricevete un messaggio del genere, la prima cosa da fare è non cliccare sul link. I truffatori potrebbero accedere a diverse tipologie di dati presenti sul dispositivo attraverso l’invio di software malevoli che si installano automaticamente. Stiamo parlando della cronologia dei messaggi, delle foto inviate e ricevute, e persino dell’invio di messaggi verso altri utenti della rubrica.

Quando ricevete un messaggio di questo tipo, bloccate immediatamente il numero e cancellate la chat.

Le truffe più frequenti di WhatsApp

Data la popolarità di WhatsApp, esistono molte tipologie di truffe che possono essere perpetrate. Queste frodi diventano sempre più sofisticate e accuratamente mascherate, rendendole difficili da riconoscere per gli utenti meno avvezzi alla tecnologia. Ecco una lista delle più comuni:

  • Truffe legate a marchi famosi: queste truffe spesso coinvolgono marchi noti come Ikea, Ray-Ban, Gucci e molti altri. I truffatori inviano messaggi che promettono sconti incredibili o omaggi in cambio della partecipazione a un sondaggio o del clic su un link. Questi link sono spesso malevoli e possono portare all’installazione di virus o al furto di dati personali.
  • Truffe legate a lotterie e beneficenza: sfruttano la buona volontà delle persone, promettendo di donare a enti benefici o di partecipare a lotterie con premi incredibili. I pagamenti effettuati seguendo le indicazioni dei truffatori non arrivano mai ai destinatari previsti.
  • Truffe legate a versioni a pagamento di WhatsApp: queste truffe cercano di convincere gli utenti a scaricare versioni “Gold” o “Pro” di WhatsApp, promettendo funzionalità extra. In realtà, queste versioni non esistono e i link forniti possono portare all’installazione di virus o al furto di dati.
  • Truffe legate all’app-clone per iPhone: questa truffa invita gli utenti di iPhone a installare una versione di WhatsApp al di fuori dell’App Store, promettendo funzionalità extra. In realtà, questa versione di WhatsApp è un virus che può danneggiare il telefono e rubare dati personali.
  • Social hacking: questa è una delle truffe più pericolose. I truffatori impersonano un amico o un parente dell’utente, chiedendo l’invio di codici di sicurezza o altre informazioni personali. Questa truffa può portare al furto dell’account WhatsApp dell’utente.
  • Truffe legate a chiamate vocali: queste truffe coinvolgono chiamate da falsi call center, che si spacciano per operatori di banche o altre istituzioni finanziarie. I truffatori cercano di ottenere il PIN della carta di credito dell’utente o altre informazioni sensibili.
  • Truffe legate a incontri romantici: Queste truffe coinvolgono un truffatore che si finge interessato romanticamente all’utente. Dopo aver stabilito un rapporto emotivo, il truffatore chiede soldi o altri favori, spesso con storie inventate.

Conclusioni

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: evitate di cliccare su link sospetti. Ricordate, inoltre, che la vostra banca, le poste o le assicurazioni non vi chiederanno mai i vostri dati sensibili tramite WhatsApp.

In generale, se ricevete un messaggio sospetto, prendetevi qualche minuto per riflettere prima di rispondere. Potete cercare online per vedere se si tratta di una truffa nota, chiedere a un amico o a un parente di valutare il messaggio, o contattare la persona che vi ha inviato il messaggio da un altro telefono per verificare che sia stata realmente lei a inviarlo.

L’unico modo per tentare di limitare questo fenomeno è discuterne apertamente e sensibilizzare gli utenti “tecnologicamente più deboli”.

Simone Pifferi: Simone Pifferi. Copywriter freelance, può scrivere su tutto ma le sue passioni riguardano la comunicazione, il web marketing, il settore telco e l'editoria. Dopo la formazione umanistica si appassiona alla SEO, al web design e allo sviluppo di siti web. Attualmente collabora come copywriter con diverse web agency e blog di settore. Simone Pifferi su Linkedin