Chi ci segue da qualche tempo sa che siamo sempre attenti ai nuovi brand che si propongono sul mercato telco italiano e, in questo post, vogliamo parlarvi di Virgin Fibra, un nuovo player che si aggiunge nel già affollato panorama del settore fibra.
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Tornando alla fibra targata Virgin, sicuramente saprete che il marchio è abbastanza famoso, poiché sotto questo nome (la Virgin Group LTD con a capo il britannico Richard Branson), ci sono oltre 400 realtà che si occupano di vari settori, dalle telecomunicazioni ai viaggi, passando per intrattenimento, media e fitness. Insomma, la brand awareness di Virgin è molto forte, e quando si lancia in un progetto non ha bisogno di troppo marketing né di campagne pubblicitarie pesanti.
Dopo questa premessa va da sé che l’ingresso nel mercato italiano come provider per la fibra non è stato affatto complicato e, appoggiandosi a Open Fiber, Virgin Fibra propone ai clienti finali una fibra pura in FTTH (Fiber to the Home) fino a 1 Gbps in download e 300 Mbps in upload. Per chi non fosse troppo pratico con i termini della fibra mettiamo qui sotto un video che potreste trovare interessante:
Come funziona Virgin Fibra
Come detto la fibra di Virgin utilizza la rete Open Fiber, questo significa che si può attivare in tutte quelle zone d’Italia già raggiunte dalla società controllata da Cassa Depositi e Prestiti e dal Gruppo Macquarie. Sul sito ufficiale Virgin Fibra ha il classico form da compilare per verificare la copertura.
Il funzionamento di Virgin Fibra è piuttosto semplice e identico a qualsiasi altra fibra FTTH proposta da altri operatori. I tecnici installano una borchia ottica (una piccola scatola posizionata dentro casa) e, dove necessario, possono effettuare un prolungamento del cavo in fibra ottica fino a 5 metri dal punto di ingresso. Il cliente può anche chiedere un ulteriore prolungamento (anche fino a 20 metri) con un costo aggiuntivo da pagare nella prima fattura emessa. Collegata nel lato di uscita della borchia c’è una parte di cavo in fibra ottica che dall’altro lato viene connesso all’ONT (Optical Network Terminal), un dispositivo che trasforma il segnale ottico in un segnale elettrico leggibile dal router (che viene fornito in comodato d’uso direttamente da Virgin Fibra).
Il vero punto di forza di Virgin Fibra (e forse quello su cui l’azienda vuole fare più leva), è la libertà di disdire il contratto in qualsiasi momento, senza obblighi né penali. Questo significa che un utente può anche spostarsi verso un altro operatore senza vincoli, una semplificazione non da poco (forse Virgin è l’unica realtà che attualmente offre un servizio fibra che non preveda un vincolo di almeno 12 mesi).
Come tempistiche di attivazione l’azienda dichiara che occorrono circa 7 giorni lavorativi, mentre chi si trova in area bianca può dover attendere anche fino a 29 giorni lavorativi per l’attivazione della connessione.
Infine segnaliamo che Virgin Fibra garantisce una banda minima di 100 Mbps in down e 12 Mbps in up.
Come tutte le nuove realtà non appena ne sapremo di più, magari dopo aver sentito qualche esperienza diretta, non mancheremo di aggiornarvi.
Fateci sapere nel box sottostante se siete raggiunti dalla fibra di Virgin, se magari siete già clienti e come vi trovate. Aspettiamo i vostri commenti.