Vodafone e 3, arriva la fusione. Verso un gigante delle telco
Qui su UpGo ci occupiamo soprattutto di ciò che riguarda il settore telco. Siamo pronti a segnalarvi offerte interessanti, vi diamo aggiornamenti sulle mosse degli operatori italiani, sulle loro campagne di comunicazione, sulle rimodulazioni, insomma cerchiamo di fornirvi una panoramica del mercato per muovervi nel migliore dei modi. Oltre a questo, teniamo d’occhio anche la situazione su scala europea, questo perché molto spesso gli eventi che si verificano in altri Paesi influiscono anche sul nostro. La news che vi riportiamo ora è proprio una di queste, perché sembra che a breve sarà ufficializzato l’accordo tra Vodafone e CK Hutchison nel Regno Unito. Ecco la nostra opinione.
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Un colosso delle telecomunicazioni
La notizia è stata riportata dall’agenzia Reuters, e se la fusione si consoliderà, Vodafone e CK Hutchison daranno vita ad un vero e proprio gigante del settore telco. Questa nuova entità avrà un valore aziendale di circa 15 miliardi di sterline (17,4 miliardi di euro), debito compreso.
La nuova società conterà un bacino di circa 27 milioni di clienti, e diventerà di conseguenza il principale operatore di telefonia mobile della Gran Bretagna, superando realtà come EE (BT), Virgin Media O2 e Liberty Global. Questa manovra costituisce il primo grande passo intrapreso da Margherita Della Valle, designata come amministratrice delegata di Vodafone alla fine di aprile 2023.
L’accordo
Sempre secondo quanto riportato da Reuters, Vodafone deterrà il 51% del capitale della nuova entità, mentre CK Hutchison ne deterrà il restante 49%. Questa operazione potrebbe portare a significativi risparmi sui costi per entrambe le società e, in prospettiva, potrebbe portare a un’uscita di CK Hutchison dal mercato britannico, che venderebbe la sua quota del 49% a Vodafone.
Ovviamente tutto deve ancora passare al vaglio dell’antitrust, che in passato si è già opposto a operazioni simili, ovvero fusioni che riducono il numero di operatori telefonici da quattro a tre. Nonostante questo, Vodafone e Hutchison sostengono che l’accordo sarebbe vantaggioso per i consumatori, in quanto creerebbe una rete di dimensioni tali da consentire il passaggio completo al 5G e l’espansione della connettività a banda larga.
Conseguenze a livello europeo
Come già detto, quando vengono effettuate manovre di tale portata, gli effetti superano i confini nazionali. Questa fusione potrebbe innescare un effetto domino nel settore delle telecomunicazioni in tutta Europa. L’accordo del Regno Unito potrebbe rappresentare un test, e se il risultato sarà positivo potranno consolidarsi quelle operazioni già annunciate ma ancora in standby, come in Spagna la fusione tra Orange e MàsMovil, o in Portogallo dove Vodafone ha lanciato la sua proposta per acquisire il quarto operatore nazionale Nowo.
E in Italia?
Se la fusione tra Vodafone e CK Hutchison avrà delle conseguenze nel resto d’Europa, sicuramente anche in Italia qualcosa potrà succedere. Nel nostro Paese in passato Vodafone ha rifiutato l’offerta di Iliad per le sue attività, valutate 11,25 miliardi di euro, ma secondo alcuni rumors, recentemente sono ripresi i contatti tra le due compagnie. Non è quindi da escludere che nella strategia internazionale del Gruppo Vodafone ci sia l’intenzione di vendere i suoi asset in Italia.
Per quanto riguarda CK Hutchison, considerando i suoi ultimi movimenti, crediamo che il colosso cinese voglia fare un passo indietro nel mercato europeo. Secondo gli analisti la fusione in Gran Bretagna potrebbe essere una vera e propria exit strategy, stessa cosa in Italia con lo scorporo della rete WindTre e la vendita delle quote al fondo svedese EQT.
Conclusioni
In definitiva, questa fusione rappresenta sicuramente un importante passo in avanti nel processo di consolidamento del settore delle telecomunicazioni. Le varie acquisizioni in corso possono essere considerate come la risposta ad un mercato troppo frammentato. In molte nazioni il numero dei gestori principali si sta riducendo, se le varie entità di controllo giudicheranno queste operazioni come utili agli utenti, il panorama delle telco non sarà più come lo conosciamo oggi.