Truffa dello specchietto: fingono un incidente e ti portano via tutto | Per non cascarci puoi fare solo così
Devi proteggerti da questa truffa che si sta diffondendo a macchia d’olio in Italia: scopri come fare per essere immune.
Le truffe sono ormai all’ordine del giorno in ogni ambito della vita e bisogna stare sempre più attenti a non cadere in questi raggiri. Che si tratti di email fraudolente, telefonate sospette o persino finti investimenti su piattaforme online, i truffatori stanno diventando sempre più creativi.
Difatti, le truffe sono una delle peggiori disavventure che possano capitare. Spesso, queste truffe sono ben studiate e puntano a colpire le persone più distratte o inesperte. Nel mirino, non è un caso che finiscano talvolta gli anziani, più propensi a fidarsi di chi in apparenza sembra saperne più di loro.
Questo è un fenomeno che riguarda spesso pezzi di grande valore che possono essere rivenduti come componenti sul mercato nero, talvolta a cifre considerevoli. Spesso, questi elementi contengono metalli preziosi come il platino, il palladio e il rodio, qualcosa che nessuno si aspetterebbe di possedere.
La truffa: una piaga per gli onesti
Ma perché si cade nel tranello delle truffe? Purtroppo, a essere raggirati sono spesso gli onesti, poiché mai si aspetterebbero che il prossimo possa agire contro buona volontà. Il motivo è che, il più delle volte, proiettano la propria bontà sugli atteggiamenti degli altri.
Ciononostante, quando ci si accorge di essere stati truffati, è bene correre ai ripari avvisando le autorità competenti. Solo così è possibile arginare questa piaga. Un esempio di truffa è stato raccontato in un programma televisivo su Canale Cinque.
L’ultima trovata dei furbetti
Funziona così: il truffatore simula un incidente, accusando il malcapitato di aver urtato lo specchietto della sua auto, chiedendo immediatamente un risarcimento in contanti per evitare di “complicare” le cose con l’assicurazione. A Pomeriggio Cinque, è stato intervistato un eroe di paese che ha subito questa truffa: Gianni. È stato accerchiato da due persone in auto che hanno simulato il finto incidente con tanto di botta finta, intimandogli di accostare.
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Gianni si è subito reso conto del tentativo di truffa, per cui si è fatto furbo e li ha condotti al primo bancomat vicino. L’intento dei truffatori era farsi firmare una liberatoria prima di procedere al prelievo di ben 500 euro per riparare i danni fittizi. La soluzione? La diffidenza l’ha salvato. Sono arrivati i carabinieri e hanno arrestato i malintenzionati.