Tim, Vodafone, Wind3 e Fastweb. Potete chiedere il rimborso ora

Rimborsi fatturazione a 28 giorni: quello che le compagnie telefoniche dicono un po’ troppo in sordina. Stiamo parlando di TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb. Avete mai saputo come è finita quella storia? Ecco, noi oggi vogliamo fare un piccolo aggiornamento su questa vicenda, ricordandovi che potete chiedere il rimborso ancora adesso e le compagnie ovviamente sono obbligate a farvelo sapere, anche se a nostro avviso con un po’ troppa timidezza.

Siete ancora in tempo per il rimborso

Per questo qui su UpGo.news riepilogheremo per voi le modalità con le quali è possibile ancora oggi chiedere il rimborso (se non lo avete fatto, fatelo!) con i link informativi disponibili delle diverse compagnie. Apriamo inoltre una discussione sulla nostra community MondoTelco.it affinché possiate condividere i vostri dubbi e le vostre esperienze a beneficio di tutti, creando una specie di sportello amico per la questione rimborsi che trovate cliccando qui.

Un piccolo riepilogo per chi non sa proprio di cosa stiamo parlando. La pratica, bruttissima, della fatturazione a 28 giorni inizia nel 2015 per poi continuare per mesi, anzi anni. Un sistema di fatturazione a 28 giorni che di fatto confondeva i clienti e faceva guadagnare alle compagnie una mensilità all’anno in più.

È alla fine del 2017 che l’AGCOM si rende conto della situazione e impone a Vodafone, Wind, Fastweb e Sky di bloccare immediatamente la fatturazione a 28 giorni e, oltre a dare una multa, obbliga le compagnie a risarcire gli utenti con uno storno degli importi della tredicesima mensilità. Alcune compagnie, sempre in quel periodo, provano a applicare aumenti immediati per recuperare il ritorno ai legittimi 12 mesi l’anno, ma l’AGCOM blocca anche questo tentativo di nuovi aumenti.

Insomma, l’AGCOM, per fortuna in questa occasione, ci è andata giù in maniera netta e anche abbastanza severa. Ma cosa rimane, però, nella pratica e nel concreto di questo obbligo di risarcimento ai clienti? È di questo che vogliamo parlare con voi. E lo ripetiamo, apriamo una nuova discussione sulla nostra community gratuita MondoTelco.it affinché gli utenti possano aiutarsi l’un l’altro a seconda del loro gestore per procedere realmente e concretamente alla richiesta di risarcimento. Non sappiamo quanti utenti abbiano effettivamente richiesto e ricevuto il loro risarcimento, ma lo ripetiamo, è solo una nostra sensazione, ma ci pare che l’informazione su questo tema sia stata finora insufficiente e troppo poco chiara. E allora ecco qui le informazioni che i gestori danno sui loro siti ufficiali con le modalità per ricevere il risarcimento:

TIM

TIM alla pagina: https://www.tim.it/assistenza/costi-e-pagamenti/rimborsi-fatture-28-giorni indica le modalità del rimborso per la fatturazione a 28 giorni precisando quanto segue: TIM ricorda ai propri clienti di rete fissa, che hanno ricevuto fatture a 28 giorni successivamente al 31 marzo 2017, che è possibile chiedere il rimborso o un servizio compensativo gratuito contattando il Servizio Clienti 187 oppure accedendo all’Area MyTIM. Si precisa che non è necessario essere ancora clienti TIM per chiedere il rimborso.

Per gli ex clienti non ci è ancora chiaro quale modalità di rimborso sia ad oggi prevista.

WindTre

I clienti WindTre possono invece usare questo link del sito ufficiale. Anche qui, non capiamo bene cosa possono fare gli ex clienti.

Vodafone

Secondo noi Vodafone, in termini di comunicazione, se la cava meglio delle altre compagnie. Ecco qui la pagina landing per chi vuole chiedere il rimborso.

Fastweb

Non abbiamo trovato un link attivo sul sito di Fastweb. La compagnia ha sicuramente comunicato le modalità in bolletta o nell’area personale per i clienti. Anche in questo caso però, mancano le informazioni necessarie a chi era cliente Fastweb (e ha quindi diritto al rimborso) ed ora non lo è più.

Ma come detto noi di UpGo.news continueremo a seguire questa storia. Se avete chiesto il rimborso adesso o lo avete chiesto nel passato, raccontateci la vostra esperienza sulla nostra discussione dedicata. Condividendo le nostre esperienze possiamo aiutare gli altri consumatori.