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The Big Bang Theory rifatto in Bielorussia è imbarazzante

“The Big Bang Theory” (TBBT) è senza dubbio una delle serie televisive più amate e seguite degli ultimi anni. Con le sue 12 stagioni, ha conquistato il cuore di milioni di fan in tutto il mondo, grazie a una combinazione vincente di humor, personaggi ben delineati e trame avvincenti. Ma cosa succede quando una serie di tale calibro viene plagiata? Ecco un episodio di plagio che potrebbe esservi sfuggito.

Il plagio bielorusso

Navigando su Youtube ci siamo imbattuti in alcune puntate della versione bielorussa di TBBT. La serie si chiama “The Theorist” e non è una semplice coincidenza: le somiglianze tra le due serie sono innegabili.

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Seguendo qualche minuto della prima puntata e, grazie ai sottotitoli in inglese, vediamo un gruppo di scienziati che affrontano momenti di vita quotidiana a casa e al lavoro. La prima cosa che salta agli occhi sono i nomi: Leo, Hovard, Raj e Sheldon, che corrispondono esattamente ai protagonisti di TBBT. Anche la trama presenta analogie sorprendenti, infatti in questa versione bielorussa, il gruppo di nerd vive accanto ad una bellissima cameriera di nome Natasha. Forse in questo caso il nome Penny sarebbe stato davvero fuori luogo per una ragazza bielorussa.

Qui sotto ecco il video della prima puntata

La reazione degli autori originali

Naturalmente, una similitudine così evidente non poteva passare inosservata. Chuck Lorre, mente dietro TBBT, non è rimasto in silenzio di fronte a questo evidente plagio. Ha denunciato pubblicamente “The Theorist”, sottolineando le numerose somiglianze e criticando la mancanza di originalità della produzione bielorussa. La sua denuncia ha attirato l’attenzione dei media e ha sollevato molte domande sulla protezione della proprietà intellettuale nel mondo televisivo.

Ma la cosa più eclatante di questa vicenda è che in termini legali non è stato possibile fare nulla. Sembra infatti che la produzione di “The Theorist” sia stata autorizzata e gestita niente di meno che dal governo bielorusso e le leggi internazionali sulla proprietà intellettuale sono complesse e, in alcuni casi, lasciano spazio ad interpretazioni, soprattutto quando si tratta di andare contro un governo. Questo ha reso difficile per i produttori di TBBT perseguire legalmente i creatori della versione bielorussa.

La fine di “The Theorist”

Nonostante le sfide legali, “The Theorist” ha avuto comunque vita breve. L’attore che interpretava Leo, equivalente di Leonard nella versione originale, ha deciso di boicottare la serie. Aspirando a una carriera negli Stati Uniti, ha ritenuto che partecipare a un plagio di una serie così famosa e sentita, non fosse il miglior biglietto da visita per il mercato americano.

Considerazioni finali

Il caso di “The Theorist” sottolinea l’importanza dell’originalità e dell’innovazione nel mondo delle serie TV. Copiare un’opera famosa non garantisce lo stesso successo, e spesso porta a critiche e controversie. Ciò che ci ha veramente sorpreso è che tutto sia stato organizzato e sostenuto dal governo bielorusso. Forse erano consapevoli che non avrebbero affrontato ripercussioni legali.

Indipendentemente da questo noi crediamo che l’arte e l’intrattenimento prosperino sulla creatività, e il pubblico apprezza e premia l’autenticità. Va bene l’ispirazione e il prendere dei modelli come esempio, ma così è stato veramente troppo. Quindi, mentre “The Theorist” potrebbe essere passato alla storia come un tentativo maldestro di copiare un successo, secondo noi “The Big Bang Theory” rimarrà nei cuori dei fan come una serie originale, innovativa e indimenticabile.

Per rendervi conto dell’entità del plagio vi invitiamo a guardare una puntata di “The Theorist” e a condividere le vostre opinioni con noi.

Simone Pifferi: Simone Pifferi. Copywriter freelance, può scrivere su tutto ma le sue passioni riguardano la comunicazione, il web marketing, il settore telco e l'editoria. Dopo la formazione umanistica si appassiona alla SEO, al web design e allo sviluppo di siti web. Attualmente collabora come copywriter con diverse web agency e blog di settore. Simone Pifferi su Linkedin