La Svizzera è uno degli stati dove si usa di più il telefono. Che sia per lavoro, amicizia o per restare in contatto con i parenti, gli abitanti della Svizzera trascorrono molto tempo al telefono, soprattutto sulla rete mobile. Da queste parti il telefonino ufficialmente si “das handy” ma molti lo chiamano semplicemente Natel… e le particolarità non finiscono certo qui…
Continua il nostro viaggio sui gestori telefonici fuori dai confini italiani con questo nostro giro della Confederazione Elvetica.
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La Svizzera
La Svizzera ospita un’altissima percentuale di stranieri, per lo più di origine europea, che rappresentano quasi un quarto della popolazione e che sono emigrati per lo più per motivi di lavoro o di ricongiungimento familiare.
La sua posizione strategica al centro dell’Europa, le lingue parlate sul suo territorio ( Italiano, Francese e Tedesco), l’abbondanza di confini con stati limitrofi, la rende un vero e proprio melting pot. Tutte queste persone hanno bisogno di comunicare costantemente col proprio paese d’origine. La diffusione delle varie possibilità di chiamata tramite rete mobile, come le video chat che si sono diffuse sempre di più soprattutto durante il periodo di lockdown da Covid 19, fa sì che sempre meno persone usino la rete fissa per comunicare all’estero.
Agli stranieri residenti in Svizzera, si aggiunge un’altissima percentuale di frontalieri, ovvero quelle persone che, pur abitando in patria, lavorano oltre confine, spostandosi quotidianamente o quasi da uno stato all’altro. Di questi, la percentuale maggiore è composta dai Francesi, ma è molto alta anche quella di Tedeschi e Italiani.
E poi ci sono ovviamente i cittadini della Svizzera, che è un Paese molto particolare, che spazia dai paesaggi montani dove “le caprette fanno ciao” all’avanguardia della ricerca e della tecnologia. La maggior parte degli abitanti della Svizzera si concentra sull’Altipiano, uno delle tre regioni elvetiche, dove ci sono le città più grandi e più incisive dal punto di vista dell’economia e dei trasporti (Zurigo, Ginevra, Berna, Basilea, Lucerna, Losanna, San Gallo e Winterthur).
Stiamo parlando di alcune delle città classificate come le più vivibili al mondo, piazze finanziarie di importanza internazionale, i luoghi della scienza, dove si lanciano cose invisibili alla velocità della luce per vedere l’effetto che fa, ma soprattutto dove è nato il nostro amato internet (il CERN per intenderci). Non solo, sono le città che ospitano qualche altra cosuzza, tipo la sede dell’ONU nel Vecchio Continente, o, per gli appassionati di Sport, la FIFA, la UEFA, il Comitato Olimpico Internazionale. Insomma, questo statarello indipendente è un gioiellino incastonato sopra le Alpi.
Storia della telefonia in Svizzera
Per parlare della storia del telefono in Svizzera dobbiamo soffermarci su quella che è ancora oggi una delle principali compagnie telefoniche in territorio elvetico: Swisscom.
La compagnia affonda le sue origini addirittura nella metà dell’800. Già allora la mission della compagnia era puntare sulle nuove tecnologie e dettare le tendenze.
Siamo nel 1852 quando inaugura il primo servizio telegrafico pubblico in Svizzera. Il telefono deve ancora nascere: due anni dopo Meucci inventa il primo prototipo che sarà poi brevettato da Bell nel 1876, dando luogo a uno dei più grandi “furti” della storia. Circa venti anni dopo, nel 1896, il telefono sarà presente in tutti i cantoni della Svizzera.
Dobbiamo far passare un po’ di tempo perché il telefono abbia una diffusione di massa, e arrivare alla metà del ventunesimo secolo quando in poco tempo si passa prima a 500mila abbonati (nel 1948), e solo 10 anni dopo a un milione. Sono numeri impressionanti, se consideriamo che all’epoca la Svizzera contava meno di 5 milioni di abitanti ( oggi la popolazione è di poco superiore agli otto milioni e mezzo).
Eccoci quindi nel 1959, il telefono inizia a essere un servizio sempre più utilizzato, e la rete telefonica svizzera diventa la prima rete autonoma in tutto il pianeta.
Siamo in un periodo di grandi innovazioni, e nel 1962 a Cape Canaveral viene lanciato Telstar, il primo satellite per le telecomunicazioni costruito dalla società fondata proprio da Alexander Graham Bell, la Bell Laboratories. Questa novità permetterà due anni dopo a Losanna di presentare la prima centrale per le chiamate dirette all’estero.
Facciamo ancora un salto in avanti per arrivare all’introduzione della telefonia mobile in Svizzera, quando le PTT ( la Posta Federale Svizzera) lavora sulla rete nazionale.
Sono gli anni in cui nasce la Natel, ovvero Nationales Auto-telefonnetz, un sistema di telefonia mobile per veicoli. Ancora oggi il nomignolo Natel è utilizzato per definire il telefono cellulare in Svizzera e nel Liechtenstein, il piccolo principato racchiuso tra Austria e Svizzera.
Dopo Natel A, arriva la Natel B, che era utilizzato sui primi e pesanti radiotelefoni portatili all’inizio degli anni ’80. Successivamente arriva la Natel C, per i cosiddetti telefonini; infine la Natel D negli anni ’90, basata sul GSM. Verso la fine degli anni ’90, la PTT viene smantellata e il ramo delle telecomunicazioni viene trasferito alla Swisscom, che diventa la società leader Svizzera nel campo delle telecomunicazioni. Oggi Natel è un marchio registrato Swisscom, anche se, come abbiamo già detto, è diventato nel linguaggio comune il vocabolo con cui si chiama il telefonino.
Quanto costa il telefono in svizzera
Attivare una linea fissa in Svizzera è piuttosto semplice: serve però essere muniti oltre che di un documento d’identità, anche di una prova di residenza, e ovviamente anche di un conto in banca qualora si preferisca la formula dell’addebito automatico della fattura.
In alcuni casi è necessario anche un deposito per l’installazione della linea.
Gli operatori di rete fissa in svizzera, rispetto all’Italia, sono abbastanza costosi, e prevedono, oltre alla bolletta, un costo fisso per l’abbonamento ogni mese.
In Svizzera i costi del telefono sono molto più alti rispetto a quelli a cui siamo abituati in Italia, e un abbonamento può costare intorno ai 70 CHF ( o meglio, come nei migliori supermercati o nelle bancarelle di Porta Portese, 69,90).
Per farvi due conti, un franco svizzero vale all’incirca 0,93 euro. Ma tenete conto che anche gli stipendi medi nel Paese Svizzero sono adeguati al costo della vita. Per fare qualche esempio: un operaio senza specializzazione può guadagnare circa 5.800 CHF, un impiegato 6.600 CHF, un dirigente arriva a superare i 12mila CHF.
Anche gli stipendi più bassi raramente si attestano sotto i 4.000 franchi svizzeri. Quindi anche questi abbonamenti che a noi possono sembrare molto cari, abituati ad offerte come quelle di Iliad di 7,99 euro al mese, comparati agli stipendi diventano cifre ragionevoli, se pure care.
Il roaming in Svizzera
Se è vero che la Svizzera ospita moltissimi stranieri emigrati per lavoro e vede quotidianamente i frontalieri scavallare il confine avanti indietro, va anche tenuto in considerazione che ha molte località confinanti con stati europei.
La questione del roaming è quindi argomento di discussione molto diffuso sia tra i residenti che tra i pendolari, ed è motivo per cui si va a caccia delle tariffe più convenienti. Il roaming è diventato un vero e proprio affaire quando nel 2017 ( e più nello specifico il 15 giugno) secondo gli accordi dell’Unione Europea le tariffe roaming sono state rimosse nel territorio dell’Unione.
Questo vuol dire che anche spostandosi di stato l’utente può usufruire della tariffa stipulata col proprio gestore anche muovendosi dalla nazione di residenza. Nessun costo aggiunto per telefonate, dati mobili e SMS. Questo vale per i Paesi dell’Unione Europea, a cui si sono aggiunte la Norvegia (che nonostante ripetuti referendum non fa parte dell’Unione), l’Islanda e il Lichtenstein, ma non la Svizzera. La Confederazione Helvetica (CH) infatti, lo stato neutrale, diventato indipendente nel 1648 con la pace di Westfalia che, mettendo fine alla Guerra dei trent’anni, partorisce l’attuale Svizzera, non fa parte dell’Unione Europea.
Quindi non gode del trattato Europeo sul roaming e non ha voluto aderire. Perché? Le ipotesi sono molte, alcune di queste ipotizzano un lavoro di lobbying da parte degli operatori che non hanno alcun interesse ad abolirlo, e molti sono i consumatori insoddisfatti per questo non piccolo particolare, che diventa spesso oggetto di dibattito anche politico e parlamentare.
Fatto sta che finché sussistono le tariffe sul roaming in Svizzera, tutta quella fetta di consumatori che ne usufruisce segue con attenzione la battaglia sulle tariffe proposte. Sunrise pare la compagnia che propone costi di roaming più bassi, seguita dalla sua Yallo e da Lebara, mentre le altre due grandi compagnie che operano in territorio elvetico, ovvero Swisscom e Salt, hanno prezzi più cari.
Leggi anche: Iliad in Svizzera, come funziona?
Operatori telefonici in Svizzera
In Svizzera, come in tutti i Paesi, ci sono diversi operatori telefonici. Le tre principali compagnie che si contendono il mercato sono:
Swisscom
Abbiamo già raccontato la storia di questa compagnia, che risale a tempi remoti. Ancora oggi è forse l’operatore che ha la copertura migliore in territorio elvetico, ma è anche una delle più costose. È possibile usufruire di varie offerte, che possono comprendere ad esempio accessori, smartphone in regalo, Netflix e blue Sports.
Sunrise
La seconda compagnia telefonica in ordine di grandezza della Svizzera, è partner di British Telecom e Tele Danmark. Ha una buona copertura ( 99% del territorio). Anche i prezzi di questa compagnia, equiparati a quelli italiani, sono abbastanza alti ma come avviene per tutti gli operatori telefonici ci sono spesso offerte, che includono oltre sconti per particolari occasioni come ad esempio il black friday, alcuni dispositivi e servizi in regalo, che vanno da computer, Iphone, Galaxy e abbonamenti tv. Inoltre Sunrise propone dei pacchetti speciali dedicati a diverse fasce di età. La tecnologia proposta da Sunrise è con connessioni 4G+5G. La copertura 5G in Svizzera è piuttosto estesa e in rapida espansione.
Salt
La compagnia telefonica, che in origine faceva parte del gruppo Orange, ha sede nel cantone tedesco. A fine 2014 è stata acquisita dall’imprenditore francese Xavier Niel, il papà di Free e di Iliad. Dal 2018 Salt è anche rete fissa con Salt Fiber, che offre telefonia, tv e internet a banda larga ( triple play).
La compagnia si è guadagnata una buona fetta di mercato grazie ad offerte vantaggiose per i clienti, fino a diventare uno dei tre principali operatori svizzeri .Secondo gli utenti la sua connettività non è buona come quella della principale compagnia elvetica, ovvero la Swisscom, ma il suo continuo rilancio di offerte è comunque appetibile per il consumatore.
Salt propone mobile (in abbonamento o in carte prepagate), fisso, e tv.Come abbiamo detto, i prezzi degli abbonamenti telefonici in svizzera sono piuttosto cari, ma approfittando di alcune occasioni, come ad esempio il Black Friday, con Salt di porti a casa una tariffa base a un prezzo super ragionevole, attorno ai 10 euro al mese, che comprende 1,5G Internet con 4G+ &5G ultra veloce, 20 minuti di chiamate verso altri operatori e sms illimitati ( il tutto in territorio svizzero). Ricordiamo infatti che vista la posizione dello stato e il gran numero di frontalieri questa precisazione territoriale va sempre fatta. Salt, come molte compagnie, propone anche dei piani roaming apposta per quella fetta di popolazione che deve spesso varcare i confini. Inoltre, con la sottoscrizione di alcuni abbonamenti Salt, puoi ricevere smartphone di ultima generazione ( Iphone o Galaxy) o addirittura la Play Station 5.
Gli MVNO Svizzeri (operatori mobili virtuali)
Gli operatori mobili virtuali, che si appoggiano alle reti delle principali compagnie, hanno spesso tariffe più convenienti e si rivolgono ai clienti più giovani. Punto di forza di alcune di queste compagnie è la possibilità di accedere agevolmente a abbonamenti o servizi aggiuntivi per l’occasione. In Svizzera, come in Italia, la guerra delle tariffe è super accesa, e gli utenti non hanno paura di cambiare operatore. Complici i prezzi alti di alcune compagnie, le continue offerte proposte dai vari operatori, secondo un’indagine l?abitudine a mollare la propria compagnia telefonica alla ricerca di prezzi più vantaggiosi e servizi migliori è in crescente aumento nel territorio elvetico, soprattutto come prevedibile da parte dei più giovani.
Yallo: è il marchio della Sunrise che propone offerte a basso costo soprattutto per quanto riguarda le chiamate dalla Svizzera a tutto il mondo. Con diversi pacchetti a disposizione, Yallo propone sia abbonamenti che prepagate e contratti snelli, anche senza periodo minimo di permanenza. Grazie alla rete Sunrise, su cui naviga, Yallo offre una buona copertura sul territorio Svizzero.
M-Budget Mobile : operatore mobile virtuale di Migros, catena famosissima di supermercati svizzeri, opera sulla rete di Swisscom.
Wingo: anche questo operatore si appoggia alla rete di Swisscom, ed è considerato l’MVNO più performante in svizzera. Offre tariffe vantaggiose e pacchetti dedicati a chi deve chiamare spesso all’estero, con diverse opzioni tra cui Data Travel, che permette di acquistare dati mobili all’occorrenza, ad esempio durante un viaggio
Quickline: al contrario dei due precedenti, Quickline è l’operatore mobile virtuale che si appoggia alla rete Sunrise ed è considerato il migliore come rapporto qualità prezzo.
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