Telefonia in Austria. I gestori telefonici austriaci e la storia
Continuiamo il nostro viaggio nella telefonia nel mondo. Oggi siamo in Austria. A questo link trovate tutte le puntate della serie Telefonia All’Estero.
L’Austria è un Paese dai mille volti. Tra meravigliosi laghi e grandi città, montagne innevate, architettura futuristica, barocco imperiale, è tra i paesi confinanti con l’Italia uno di quelli con il boom demografico maggiore. Come avviene per la vicina Svizzera, la percentuale di stranieri è molto alta. Questo dettaglio non è di poca rilevanza se parliamo del mondo delle telecomunicazioni. Infatti il telefono e internet, se sono super utili per lavorare e studiare, lo sono ancor di più per chi vive fuori dal proprio Paese, in quanto sono l’unico mezzo per restare in contatto con la propria famiglia e i propri amici.
Il telefono e l’Austria
In Austria il telefono cellulare è molto utilizzato, grazie anche al fatto che c’è campo più o meno ovunque, addirittura nella metropolitana della sua capitale, Vienna.
Chiamato affettuosamente Handy, è talmente entrato a far parte della quotidianità da aver dato luogo a una simpatica bufala che ha fatto il giro del mondo.
Forse qualcuno di voi ricorda quando iniziarono a diffondersi delle strane immagini del primo telefonino della storia, che risaliva addirittura a 800 anni fa ed era stato scoperto in uno scavo archeologico proprio in Austria. Le foto ritraevano una tavoletta di argilla a forma di vecchio telefonino, tipo i Nokia di un tempo, con tanto di tastiera e strani simboli al posto dei numeri.
Il mondo della rete si è sbizzarrito nelle ipotesi più fantasiose, tra contatti con alieni e viaggiatori nel tempo, ma come è facilmente immaginabile tutto questo non era che uno scherzo. O meglio, più che una burla, il BabyloNokia era un’opera d’arte provocatoria ad opera degli artisti Karin e Karl Weingärtner.
Questa piccola curiosità che vi abbiamo raccontato racconta bene come questo piccolo oggetto tecnologico da cui non ci stacchiamo mai, il telefonino, sia entrato a far parte della cultura di noi tutti, e in particolare in Austria.
Infatti, pur trattandosi di un Paese abbastanza piccolo ( in Austria ci sono meno di nove milioni di abitanti), il campo della telefonia è servito da molti operatori che si contendono i clienti sul territorio.
Breve storia della telefonia in Austria
La storia della telefonia in Austria inizia nella seconda metà del 1800, quando il fisico tedesco Philipp Reis, considerato uno dei pionieri del telefono grazie al suo sviluppo del primo dispositivo funzionante per la trasmissione dei toni sulle linee elettriche e all’invenzione del microfono a contatto, incanta con la sua invenzione l’imperatore Francesco Giuseppe I.
Tanto per soffermarci su qualche curiosità, allo stesso Reis dobbiamo l’invenzione di un altro aggeggio che è diventato di uso comune, soprattutto negli anni ’80: i pattini a rotelle. Andando avanti di pochi anni, assistiamo all’ “invenzione” di Bell”, che portarono alla costruzione di un telefono in Austria e, inseguito, alla fondazione della Telephon- und Telegraphenfabrik Czeija, che ha posto le basi per la costruzione della rete telefonica della monarchia austro-ungarica.
La prima compagnia telefonica privata di Vienna vede la luce nel 1881, per decreto del Ministero del Commercio Imperiale e Reale ,ma già l’anno successivo si iniziarono a creare reti telefoniche in diverse città dell’impero.
Nel 1882 c’erano già quasi 1000 partecipanti. Nonostante ciò, l’Austria ci mise un po’ per arrivare alla diffusione del telefono, se comparata alle altre nazioni europee confinanti, come la Francia, la Germania e l’Italia. Dobbiamo arrivare quasi al ‘900 perché tutte le reti private diventassero possesso dell’amministrazione statale, ma fu necessario intervenire con lavori strutturali per arrivare a un servizio adeguato, che portò a un rapido aumento degli abbonati, grazie anche a una tariffa fissa applicata nel 1906.
La storia del telefono, successivamente, seguì quella dello Stato, tra guerre mondiali, trasferimenti del sistema telefonico al Reich tedesco, danni alle centraline causate da bombe… insomma, quando abbiamo in mano un telefonino con cui stiamo mandando un selfie alla nostra “crush”, spesso non immaginiamo quanta acqua è passata sotto i ponti prima di arrivare allo stato attuale, in cui siamo impegnati per lo più a trovare l’offerta più vantaggiosa.
Come è messa la telecomunicazione oggi in Austria?
Operatori telefonici in Austria
- A1( Telekom Austria AG ): è l’operatore più longevo, essendo una tempo di proprietà dello stato. Ancora oggi è considerato il più affidabile a livello di offerta di copertura e di qualità del servizio. Attiva anche a livello internazionale, la Telekom Austria è infatti presente soprattutto nell’Est e in particolare in Bulgaria, Bielorussia, Croazia, Slovenia, Serbia, Macedonia e Liechtenstein. Come siamo abituati ormai a leggere quando studiamo la storia della telefonia in diversi Paesi del mondo, anche la Telekom Austria nasce dalle Poste e Telegrafi di Stato, per diventare l’azienda Telekom nel 1996. Nel 2000 la società si quota in borsa e negli anni subisce diversi mutamenti fino ad assumere la struttura attuale nel 2006. Infine, nel 2020 si fonde con la Mobilkom Austria AG, e oggi si occupa sia di telefonia fissa che mobile.
Sul sito della compagnia è possibile scegliere tra diverse offerte, che diventano sempre più vantaggiose per la famosa guerra delle tariffe introdotta dall’avanzata delle nuove compagnie “minori” che offrono prezzi super vantaggiosi, come sta avvenendo in tutti i Paesi, compreso il nostro. - Magenta Telekom Austria: seconda compagnia telefonica del Paese, è di proprietà di Deutsche Telekom, la più grande società Europea che opera nel campo delle telecomunicazioni. Fondata nel 1996 dal consorzio Ö-Call col nome di max.mobil, è stata acquistata dalla compagnia tedesca nel 2000, e nel 2002 ha cambiato nome per diventare T-Mobile Austria. Proseguendo la strategia attuata in patria da Deutsche Telekom, Magenta si espande nel 2017 e rileva la Liberty UPC con l’intento di offrire ai suoi clienti comunicazione mobile, fissa e rete internet, accedendo anche alla fibra ottica per offrire televisione, banda larga e VoIP. Il nuovo marchio, coloratissimo ( ovviamente color magenta), è stato salutato con un’opera mastodontica al T-Center, nella capitale austriaca. Progettato dal super architetto Doeming, il T Center di Vienna è una sorta di grattacielo in posizione coricata: il “grattacielo orizzontale”, come è stato soprannominato. Dalle dimensioni mastodontiche, con un’area di 16.000 m² e 34.000 LED, la scultura/struttura ha modificato il paesaggio di un’area urbana della città, e in occasione del nuovo marchio è stato illuminato con un’installazione artistica dalle proporzioni epiche, diventando la terza facciata LED più grande del mondo ( dopo il Burj Khalifa di Abu Dhabi e l’Allianz Arena di Monaco). I giochi di luce che si muovono lungo l’edificio, progettati sotto il controllo del comune di Vienna, rappresentano in pieno lo spirito avveniristico del marchio T, un monumento digitale per un millennio digitale. La facciata del grattacielo orizzontale non si illumina solo di magenta, ma è diventato il modo con cui il Paese sostiene i colori della sua nazionale di calcio o esplicita il suo appoggio a importanti campagne sociali e umanitarie ( come l’arcobaleno più grande del mondo realizzato in occasione del Pride, per fare un esempio).
Tornando all’ambito delle offerte telefoniche, Magenta propone pacchetti che comprendono telefonia fissa, mobile, tv, anche con devices inclusi, un po’ come avviene per tutte le maggiori compagnie telefoniche anche qui in Italia. Con la sua veste shoking pink, la compagnia telefonica si rivolge sempre più al mondo giovane, innovativo e digitale. - Hutchison Drei Austria. Questi nomi austriaci sembrano sempre molto complicati, ma se guardate il marchio è il riconoscibilissimo 3, quello della canzone is the magic number… Filiale della holding cinese CK Hutchison ha iniziato la sua avventura in Austria come unico provider UMTS puro, con standard di velocità di trasmissione dati elevati. In Austria, è nato con l’acquisizione di Orange Austria, che operava sul territorio tra le maggiori compagnie telefoniche. L’ascesa sia tecnologica che in termini azionari di DREI sembra inarrestabile, seguendo i progressi che ha fatto nel secondo decennio degli anni 2000, prima fondendosi con la Hutchison Whampoa, una delle più grandi società quotate in borsa di Hong Kong, poi ampliando la propria rete e le proprie acquisizioni, come la Tele2Austria nel 2017. Seguire tutte le vicissitudini di fusioni, acquisizioni e cambio nome delle società internazionali richiederebbe un maxi brogliaccio a parte, la cui opera di accorpamento è degna, per restare in tema, del divino Bacio di Kilmt, ma qui ci limitiamo a seguire le tappe principali che hanno portato DREI a diventare uno degli operatori leader del paese asburgico.
A livello di offerta, oltre alla classica telefonia a voce, DREI propone una connessione internet a banda larga e l’offerta multimediale di 3mobileTV, oltre 100 canali TV e radio che trasmettono contenuti in alta qualità. Ma anche senza accedere a queste offerte, i clienti DREI hanno gratuitamente alcuni servizi senza limiti di un numero limitato di canali gratuiti. DREI si rivolge a un ampio pubblico, da quello che ha bisogno di un semplice servizio casalingo, fino alle aziende, proponendo anche servizi utili alla comunicazione, come il Digital Signage Kompakt, i poster elettronici per pubblicizzare le aziende con immagini in movimento, ad esempio alle paline degli autobus ( certo dubitiamo che in Austria ci siano le interminabili attese alla fermata del bus come avviene da noi, altrimenti si potrebbe vedere tranquillamente la director’s cut di C’era una volta il west senza problemi). Sempre per le aziende, DREI propone un “pool” di attrezzature, adatte a tutti i diversi tipi di realtà. Ma c’è anche l’offerta energia verde, “pulita e a prezzo equo”, prodotta da fonti rinnovabili e fieramente patriottiche, con prezzi dedicati alle famiglie, oltre a un rassicurante servizio di protezione internet contro virus, trojan e altri malware. Non possono mancare gli smartphone in dotazione, ma DREI non si ferma alla solita offerta: con l’abbonamento puoi acquistare anche dispositivi di nuova generazione come gli ormai onnipresenti echo dot, con cui puoi comandare a bacchetta allegramente Alexa, ma anche tutto quello che riguarda la tua safety, come rilevatori di movimento o impianti di videosorveglianza. Auricolari, lampadine intelligenti, bastoni per i selfies, gadgets per gli smartphone… il sito di Drei somiglia a un maxi emporio della tecnologia, con una particolare strizzata d’occhio alla sicurezza.
Queste tre compagnie telefoniche si spartiscono la maggior parte degli utenti austriaci, ma esistono ovviamente anche compagnie più piccole perlopiù MVNO, che grazie alla loro battaglie al ribasso sulle tariffe si sono costruite un loro piccolo pubblico affezionato…. o non tanto.
Gli utenti in generale, non solo in Austria ma in tutta Europa e nel resto del mondo, sono sempre più avvezzi a cambiare compagnia seguendo le offerte migliori, sbattendo la cornetta ( esiste ancora?) in faccia ai servizi assistenza che sembrano sempre inadeguati. Chissà se è così. O se siamo noi che ormai non siamo più in grado di sopravvivere nemmeno 5 minuti senza connessione, e ci infervoriamo come un popolo oppresso dai tiranni ogni volta che c’è un piccolo disservizio?
Fatto sta che se un tempo ci si teneva stretti la propria compagnia per anni e anni oggi, è sempre più frequente cambiare operatore. Il fatto che ci siano sempre un’offerta più vantaggiosa proposta dai cartelloni pubblicitari, dalla tv o dal passaparola, facilita questo continuo andirivieni.
MVNO in Austria
La lista dei Mobile Virtual Network Operator in Austria è lunghissima, soprattutto se dovessimo seguire passo passo la loro nascita, crescita, e spesso fine. Sono in genere le compagnie che propongono offerte a prezzi super vantaggiosi, e le più amate da giovani e immigrati. Ne citiamo qualcuna:
- Vecton Mobile: oltre a diverse tariffe “Austria” Low cost, propone pacchetti per tariffe internazionali cheap. Nata come marchio di A1 Telekom Austria, ha un prefisso che proviene da Tele 2 ( infine fuso con BOB). Propone il prefisso 0688 che permette di effettuare chiamate a basso costo in particolar modo con i clienti che cambiano continuamente paese tra cui immigrati o viaggiatori d’affari.
- eety fondata nel 2006, utilizzava la rete di Orange Austria. Dopo la fusione con Hutchison Drei Austria, che ora ha il 100% delle quote, ha iniziato il suo percorso soprattutto con clienti di lingua straniera, a cui offriva il servizio nella lingua madre
- RedBull-Mobile. Avete bisogno di qualche indizio sulla provenienza del nome?
Offerta dalla compagnia principale tedesca, la A1 Telekom Austria in collaborazione con la bevanda che ti mette le ali, si propone alla clientela con una comunicazione tutta basata sullo sport, e visto che siamo un Austria, sulla montagna, il parco giochi delle campionesse e dei campioni austriaci come Nadine Wallner. - Yesss! Un’altra ciompagnia che ha avuto l’intelligenza di proporre un nome pronunciabile da tutti, vista l’alta percentuale di stranieri in Austria! Nata anche lei come filiale di Orange Austria, si è guadagnata in breve tempo un’ottima fetta di clienti grazie alle sue tariffe scontate. Ha usato l’opzione della tariffa prepagata per tranquillizzare la fetta di popolazione più attenta ai consumi. Dopo l’acquisizione di Orange da parte di DREI, ha proseguito il suo percorso targato discount, distribuito da poste, tabaccherie, pompe di benzina e alimentari.
La lista degli operatori “discount” è ancora lunga: abbiamo già detto che a fronte della sua esigua popolazione l’Austria vanta un numero importate di offerte telefoniche, molte vendute in tabaccherie e supermercati accessibili anche a fette di popolazione non super ricche. Tra queste citiamo la Lidl. Sì, proprio quella delle scarpe da 13 euro per cui gli italiani hanno fatto file chilometriche, ma è solo uno dei tanti marchi che si agganciano alla rete delle compagnie madri per offrire servizi e gareggiare nella sanguinosissima guerra delle tariffe.
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