Il 15 Giugno, finalmente, sarà applicato il roaming Zero in Europa. La decisione, stabilita dall’Unione Europa a Ottobre 2015, prevedeva infatti un taglio delle tariffe applicate ai telefoni cellulari all’estero già a partire da Aprile 2016, per arrivare all’abbattimento completo del roaming a Giugno 2017.
Tutti i gestori telefonici devono quindi adeguarsi alla normativa, con un notevole vantaggio per chi si sposta all’interno dell’Europa per motivi di studio, lavoro o semplicemente vacanza.
In pratica, per quanto riguarda la telefonia, tutta l’Europa sarà un unico Paese.
Wind ha già applicato il roaming zero ai suoi clienti, anticipando di fatto la normativa europea di qualche settimana.
LA SVIZZERA E IL ROAMING ZERO
Resta fuori dai giochi però la Svizzera: gli abitanti della Confederazione, pur vedendo notevolmente abbassate le tariffe in patria, non possono godere del tanto atteso roaming zero.
Disagio sentito e lamentato soprattutto dai frontalieri, ovvero le persone che per motivi soprattutto lavorativi devono varcare il confine elvetico quotidianamente, spesso utilizzando quindi diverse schede telefoniche a seconda del Paese in cui si trovano.
A Febbraio la consigliera nazionale del Partito Popolare Democratico Elisabeth Schneider-Schneiter ha denunciato la “discriminazione” a cui sarebbero stati sottoposti i clienti svizzeri delle reti mobili, premendo affinché fosse anticipata la discussione nell’ambito della revisione della legge sulle telecomunicazioni, prevista dal Consiglio federale per il prossimo autunno.
SCAPPATOIE IN SVIZZERA PER IL ROAMING ZERO?
Per i clienti svizzeri l’unica scappatoia per raggirare la situazione, potrebbe essere quella di sottoscrivere una Sim in un altro paese europeo, in modo da poter usufruire del roaming gratuito, attraverso ad esempio l’intestazione a un parente o amico residente in un paese limitrofo dell’Unione Europea, come l’Italia o la Germania.
Si prevede una dura battaglia, dal momento che al momento i grandi operatori di telefonia svizzera incassano per questo servizio centinaia di milioni all’anno: l’ultima cifra fornita da dall’Ufficio federale della comunicazione nel 2103 era di ben 800 milioni!
Per i frontalieri italiani, che devono recarsi in Svizzera per studio o lavoro (si stima che siano quasi settantamila, stando alle statistiche del secondo trimestre 2016 ), non resta che affidarsi alle prepagate per il traffico estero?
Lycamobile, ad esempio, l’operatore di telefonia mobile attivo in 19 Paesi, ha una serie di offerte valide anche in diversi Paesi, tra cui la Svizzera e il Regno Unito, oltre molti Paesi dell’est europeo, a prezzi davvero vantaggiosi.
Una papabile soluzione in attesa che il confronto- scontro tra lobbies e gli utenti trovi una soluzione nella Confederazione Elvetica.