Sky Italia. Ipotesi di espansione sui canali ondemand (Aggiornato)

Tempo di consolidamento nella telefonia ma anche nelle piattaforme streaming e nella televisione a pagamento. Negli Stati Uniti sta facendo notizia il progetto ipotetico di unione tra Peacock e Paramount Plus. Le due piattaforme potrebbero unirsi per affrontare le sfide di un mercato sempre più competitivo e soprattutto ormai più che saturo.

Sky, Paramount Plus, Peacock Tv

Peacock, per chi non lo sapesse, è parte del conglomerato Comcast e in Italia è un canale on demand di Sky. Da sempre, dal punto di vista commerciale, Sky ha poi un ottimo rapporto con Paramount Plus. Tanto è vero che nel nostro Paese gli abbonati guardano gratuitamente Paramount Plus come parte integrante dell’offerta Sky Cinema.

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Unione Peacock Tv e Paramount Plus

Insomma, se l’unione tra Peacock e Paramount+ si dovesse concretizzare, Sky, per mezzo del suo azionista di riferimento Comcast, potrebbe entrare in maniera ancora più importante nel settore dello streaming, avendo quindi una sua versione ben strutturata grazie a Paramount Plus e Peacock TV.

Uno sviluppo interessante per la pay tv che quindi estenderebbe fortemente la propria libreria di grande cinema e di serie tv, includendo in maniera nativa quelle, molto ricche, di Paramount Plus. Ma soprattutto riuscendo a competere con Netflix e Disney Plus sul loro terreno naturale, ovvero quello della piattaforma televisiva via internet.

Aggiornamento 19 febbraio ore 18.33. Qualche correzione a questa notizia

Qualche doverosa precisazione su questo nostro post. Come segnalatoci abbiamo fatto un errore indicando Peacock Tv come un brand ora presente in Italia. In realtà Peacock Tv arrivò all’interno di Sky il 15 febbraio 2022 ma già dalla fine dell’estate scorsa non c’è più traccia del brand Peacock all’interno di Sky. Ricordiamo infine, che l’operazione di fusione tra Peacock e Paramount riguarda per il momento solamente gli Stati Uniti. E anche per quanto riguarda l’America è una mossa del tutto teorica e non ancora concretizzata. Bisognerà attendere quindi eventuali comunicazioni ufficiali da parte delle aziende coinvolte per capire se l’operazione si farà e se questa, in qualche modo, influenzerà le operazioni fuori dagli States.