L’Italia tornerà ad avere una grande compagnia di Stato, peccato che sarà di un altro Stato. Eh sì, in queste ore si torna a parlare, un po’ a bocce ferme, della fusione Vodafone Fastweb perché, a parte improbabili terremoti, l’acquisto di Vodafone Italia da parte di Fastweb si farà. Ormai è cosa fatta. Tuttavia, qualche analista sottolinea un’anomalia di questo affare: è una situazione abbastanza singolare nella quale si troverà il nostro Paese.
Ci risparmiamo la retorica del Paese senza compagnie realmente italiane perché ormai sarebbe inutile non digerire il fatto che siamo in un ecosistema economico totalmente europeo, soprattutto quando si parla di telecomunicazioni. Diversa, però, è la situazione di Fastweb – Vodafone perché la nuova compagnia, come chi ci segue sa benissimo, sarà controllata interamente da Swisscom che, nonostante discussioni ormai vecchissime su una sua possibile privatizzazione, è tuttora la compagnia di Stato controllata dalla Confederazione. Che in quanto Paese non UE, può ancora intervenire sulle proprie aziende di Stato in maniera indipendente e, soprattutto, più decisa.
Insomma, l’Italia avrà come grande operatore alternativo a Tim un nuovo gestore controllato dal governo svizzero, e che nel mercato opererà in buona parte fuori dalle regole molto stringenti dell’Unione Europea. Per carità, non stiamo dicendo che in questo ci sia qualcosa di male; anzi, il consolidamento nel settore, anche se in questa versione piuttosto light, era comunque una strada auspicabile e lo rimane. Ci interessa solo sottolineare, per i meno informati, una situazione abbastanza unica.
Mentre qui da noi la cosa è stata sempre poco sottolineata, in Svizzera, in realtà, questo è un grandissimo tema. Gli svizzeri sono molto più divisi di noi, poiché c’è chi, con orgoglio, è felice della conquista elvetica della filiale italiana di Vodafone e ci sono invece tanti, anche in politica, preoccupati perché nel paese più federale di tutti e che fa della democrazia diretta un vanto, le aziende di Stato hanno un forte valore sociale e, rispetto ad esse, i cittadini avvertono anche un senso di appartenenza. Insomma, rispetto a Swisscom, c’è la preoccupazione degli svizzeri che l’azienda, diciamo così, si distragga e possa concentrarsi più sull’Italia, dove i clienti possono aumentare, che sulla Svizzera, dove Swisscom già detiene più della metà del mercato.
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