La serie tv che ha lasciato l’amaro in bocca. The winner is…

Ci sono serie che vengono interrotte troppo presto, lasciandoci l’amaro in bocca. Tanto presto da non regalarci nemmeno un finale degno di questo nome. O a volte, ci arriva un finale che proprio non meritavamo. Ecco oggi su UpGo.news vogliamo parlarvi di questo, citando due serie che secondo me sono state interrotte senza meritarlo e che invece meritavano molto di più.

Oggi vi riporteremo alla luce il caso di due serie tv che potevano concludersi in modo più dignitoso, o meglio si meritavano un vero e proprio finale, ma per via di cause esterne e limitato successo han dovuto in fretta e furia porre fine alla narrazione. Ma ci aspettiamo i vostri commenti: qual è la serie tv che vi ha lasciato davvero l’amaro in bocca?

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Sense8

Sense8, un’avventura fantascientifica creata dalle sorelle Wachowski e Joseph Michael Straczynski, esplorava le vite di otto individui legati da un collegamento telepatico, affrontando temi sensibili come omofobia, transfobia, povertà, razzismo e tensioni religiose con grande sensibilità.

Nonostante il suo impatto culturale e un seguito di fan devoti, Netflix decise di non rinnovare la serie per una terza stagione nel 2017, citando i costosi 9 milioni di dollari per episodio e la necessità di girare in nove paesi diversi, a fronte di un pubblico ritenuto insufficiente.

La decisione, annunciata proprio all’inizio del mese del Pride, sollevò un’ondata di proteste, soprattutto dalla comunità LGBTQ+, che si mobilitò con l’hashtag #RenewSense8 e inondò Netflix di richieste per il suo ritorno. In risposta a questo movimento e alla “effusione di amore e dolore” ricevuta, Lana Wachowski annunciò con una lettera pubblica che la serie avrebbe avuto la sua conclusione con uno speciale di due ore, pubblicato nel 2018.

Per gli appassionati della serie come me, il finale lungometraggio ha lasciato un senso di insoddisfazione. La trama, che aveva raggiunto il suo culmine, avrebbe sicuramente beneficiato di più tempo e ulteriori episodi. Nonostante ciò, la qualità eccelsa della serie ha reso l’esito finale degno di nota, seppur con un velo di malinconia e numerosi interrogativi irrisolti negli occhi dei fan.

Glow

La serie è stata cancellata nel 2020 a causa della pandemia. GLOW, una serie lanciata da Netflix nel 2017 grazie a Liz Flahive e Carly Mensch, raccontava le vicende di un gruppo di donne che si cimentano nel wrestling femminile, guidate da un regista burbero.

Il cast interamente femminile di GLOW portava in scena sketch e match di wrestling decisamente bizzarri. Tuttavia, come accade in molte serie comiche, le storie personali e i retroscena delle protagoniste, improvvisamente trasformatesi in lottatrici, erano tutt’altro che leggeri. La serie mescolava abilmente umorismo, empatia e dramma. Forse avrebbe beneficiato di qualche elemento in più, ma meritava sicuramente di proseguire il suo cammino, ottenendo almeno una stagione finale per chiudere degnamente il racconto.

Originariamente messa in pausa, la produzione ha poi affrontato una cancellazione definitiva. Il motivo? I problemi logistici legati alla pandemia di COVID-19, che hanno messo in discussione la fattibilità di girare scene di contatto fisico intenso, elemento fondamentale dello show, senza mettere a rischio la salute del cast. La combinazione di ritardi e costi crescenti ha portato Netflix a decidere di non proseguire con il progetto, nonostante la popolarità della serie.

Anche voi avete delle serie del cuore che si sono bruscamente interrotte? Aspettiamo i vostri commenti.