Serie A in tv, la rivoluzione. Gratis è meglio
Serie A in chiaro già dall’anno prossimo, quando per 30 anni il calcio italiano è stato il bene privilegiato dalle pay tv. Il calcio sta cambiando e forse, tornare a trasmettere gratis per tutti e questa potrebbe rivelarsi una mossa vincente. Tra poco vi raccontiamo tutto sul tema diritti tv e Serie A ma prima vi ricordiamo i nostri Canali Telegram: qui trovate il canale principale, con le notizie come questa e qui trovate il nostro Canale “Plus” dedicato a chi ama le serie tv e il cinema.
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La Serie A torna in chiaro in tv?
Trent’anni fa, il panorama televisivo italiano ha vissuto una svolta epocale: il 29 agosto 1993, per la prima volta, una partita di Serie A veniva trasmessa in diretta su un canale a pagamento. Era Telepiù la grande protagonista di questa pagina di storia, assicurandosi i diritti per il posticipo delle 20:30 per le prime 28 giornate di campionato. Le ultime sei giornate, invece, vedevano tutte le squadre scendere in campo in contemporanea. Un investimento notevole, con un valore dei diritti TV che raggiungeva i 44 miliardi di lire, comprendendo anche i 32 anticipi di Serie B. La storica partita che ha inaugurato questa nuova era televisiva è stata Lazio-Foggia.
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La Serie A su Mediaset
Oggi, a distanza di tre decenni da quel momento, il calcio italiano si prepara a vivere una nuova rivoluzione. E, paradossalmente, sembra fare un passo indietro, guardando al passato. La Serie A potrebbe infatti tornare in chiaro, con Mediaset pronta a entrare in gioco e conquistare una fetta dei prossimi diritti di trasmissione del campionato.
Come abbiamo già scritto qui su UpGo, si tratta di più di un’ipotesi: si parla della possibilità di trasmettere almeno un match a settimana in chiaro, su canali come Canale 5 e Italia 1. Questo significherebbe rompere l’esclusiva che ha caratterizzato gli ultimi anni, con Sky e DAZN come unici protagonisti sul fronte delle trasmissioni calcistiche e regalare al calcio italiano il grande pubblico della televisione generalista. Ovviamente Sky e Dazn continuerebbero a trasmettere tutte le altre partite.
Una mossa del genere rappresenterebbe ovviamente una grande rivoluzione per il calcio italiano. Negli ultimi anni, infatti, si è registrata una progressiva diminuzione degli spettatori, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione. La possibilità di vedere le partite in chiaro potrebbe rappresentare un’opportunità per rilanciare l’interesse verso il nostro campionato, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio.
Ve la ricordate Telepiù?
Per i più adulti, Serie A in tv fa rima con Telepiù. Lanciata nel 1991, questa emittente ha rappresentato la prima vera esperienza di pay TV nel Bel Paese, introducendo un nuovo modo di fruire dei contenuti televisivi.
All’inizio, Telepiù si distingueva per la sua offerta esclusiva, proponendo al pubblico italiano contenuti inediti, dal calcio al grande cinema, suddividendo inizialmente la propria proposta tra Telepiù 2 (la rete dello sport) e Telepiù 1 (la rete del cinema) e divenendo rapidamente un punto di riferimento per gli appassionati di sport e intrattenimento. La sua crescita fu abbastanza rapida e, nel 1996, l’azienda decise di ampliare ulteriormente il suo raggio d’azione lanciando Telepiù Satellite. Questa mossa permise di raggiungere un pubblico ancora più vasto ma soprattutto di aggiungere diversi canali all’offerta.
Telepiù però nonostante l’ampia offerta di contenuti esclusivi non decollò mai veramente negli abbonamenti e così l’azienda si trovò ad affrontare difficoltà economiche che la portarono sull’orlo del fallimento. Questa situazione critica aprì la porta a nuove opportunità e, dopo una serie di trattative, nel 2003 Telepiù e Stream, un altro gigante della pay tv, decisero di unire le forze dei due brand, certi che in Italia non c’era spazio per due tv a pagamento. Da questa fusione nacque Sky Italia, l’attuale leader indiscusso della televisione a pagamento in Italia.