La Serie A contro WindTre, Iliad e Vodafone. Vi spieghiamo perché
Nervi tesi in queste ore tra la Lega Serie A e le società di telecomunicazioni. È in corso infatti un botta e risposta fortemente polemico tra la Lega di Serie A e le compagnie Wind3, Iliad e Vodafone. Secondo l’AD della Lega di Serie A, Luigi De Siervo, le compagnie non farebbero abbastanza per frenare l’antipatico fenomeno della pirateria. Per spiegare semplicemente questa faccenda, il presidente della Serie A sostiene che le compagnie telefoniche sono perfettamente al corrente di quando un utente visita, durante le partite di calcio, siti web pirata. Questo ovviamente danneggerebbe il sistema calcio italiano e, inoltre, creerebbe un forte danno a TIM, che come sapete, sul calcio ha investito moltissimo sia come sponsor che come partner di DAZN.
Per le società di telecomunicazioni, la polemica è completamente fuori luogo, poiché, come è logico pensare, non esiste un guadagno diretto dal fatto che gli utenti si connettano a siti web pirata. La maggior parte delle offerte italiane sono di tipo flat per quanto riguarda la fibra ottica e, comunque, comprensive di tantissimi giga per quanto concerne il mobile. Insomma, è difficile pensare che le compagnie telefoniche riescano a creare margini di guadagno dalla connessione del singolo utente ad un sito pirata.
Dall’altra parte c’è la questione della privacy. È vero che le compagnie possono, almeno in linea teorica, capire a quali siti siamo connessi durante la nostra navigazione ma è anche vero che non esistono in realtà strumenti legali per catturare questa informazione e, addirittura, creare e fornire a terzi elenchi di abbonati che si connettono a siti internet pirata.
Insomma, un botta e risposta probabilmente un po’ scomposto e molto poco istituzionale che non porterà risultati concreti nella lotta alla pirateria. Piuttosto, fa emergere un certo nervosismo da parte della Lega di Serie A quando si parla di valorizzazione dei diritti calcio. Ma ci interessa come sempre conoscere la vostra opinione, quindi diteci: cosa ne pensate? Nel spazio commenti qui sotto oppure direttamente sul canale Telegram di UpGo.