SCANDALO ALIMENTARE: queste sono le sigle pericolosissime degli alimenti | Leggi bene l’etichetta e butta via tutto
Credi di mangiare di sano e invece stai commettendo un errore irreparabile. Ti insegniamo a leggere le etichette
La sicurezza alimentare è un tema cruciale per chiunque desideri condurre una vita sana, perché la qualità del cibo che consumiamo ha un impatto diretto sul nostro benessere fisico. Mangiare bene non riguarda semplicemente il mantenimento della linea o seguire una moda, ma significa tutelare la salute del nostro corpo.
Un’alimentazione bilanciata e ricca di alimenti sani è alla base di una buona qualità della vita, ed è per questo che sempre più persone scelgono di informarsi e di monitorare attentamente quello che mettono nel piatto.
Prendersi cura di sé passa anche attraverso la consapevolezza di cosa si consuma e di come il cibo può essere fonte di sostanze benefiche ma, se trattato con determinati prodotti, anche dannose.
In questo contesto, negli ultimi anni è cresciuto notevolmente l’interesse verso i cibi sani e naturali. Sono in aumento le persone che adottano diete vegetariane o vegane, sia per motivi di salute che per ragioni etiche, così come coloro che, a causa di intolleranze come quella al lattosio o al glutine, prestano grande attenzione agli ingredienti e ai processi di produzione.
Il metodo per scovare i pericoli
Il consumo di alimenti industriali ha spinto molti a interrogarsi sulla qualità effettiva dei prodotti che finiscono sulle loro tavole, poiché è ormai noto che numerosi alimenti, inclusi frutta e verdura, sono sottoposti a trattamenti chimici per aumentare la resa produttiva e la conservabilità.
A fronte di questa realtà, tanti consumatori scelgono sempre più spesso prodotti biologici, spesso provenienti da coltivazioni a km zero e privi di additivi artificiali. I prodotti bio, infatti, offrono garanzie superiori in termini di sicurezza alimentare, riducendo l’esposizione a pesticidi e fertilizzanti chimici.
L’attenzione si concentra anche sull’analisi delle etichette alimentari, che per legge devono indicare ingredienti e conservanti, spesso utilizzati nell’industria alimentare per motivi di conservazione. L’unico modo per prendersi davvero cura di sé è fare attenzione a ciò che indicano le etichette.
Occhio alle etichette
Nitriti e nitrati sono conservanti comunemente impiegati in alimenti come salumi, carni conservate e alcuni tipi di formaggi. Essi vengono utilizzati per prevenire la proliferazione di batteri e garantire una lunga durata ai prodotti confezionati, ma possono diventare dannosi se consumati in quantità elevate. Nitriti e nitrati si trovano indicati nelle etichette alimentari con i codici E249, E250, E251 ed E252. Queste sostanze, in particolare i nitriti, possono rappresentare un rischio per la salute se metabolizzate dall’organismo in nitrosammine, composti potenzialmente cancerogeni, soprattutto quando consumate regolarmente o in dosi elevate.
Per ridurre l’assunzione di questi additivi, è consigliabile limitare il consumo di alimenti che ne fanno largo uso e optare per prodotti naturali, leggendo attentamente le etichette per scegliere prodotti privi o a basso contenuto di nitriti e nitrati. È possibile riconoscere facilmente i prodotti trattati grazie alla presenza dei codici menzionati, che sono obbligatori per legge. Essere informati sugli ingredienti permette ai consumatori di fare scelte più consapevoli e di tutelare la propria salute, riducendo il rischio di assumere sostanze dannose senza rinunciare al gusto e alla varietà.