Rabona non molla. Nuovo colpo di scena

Riprendiamo la vicenda Rabona con una breaking news di poche ore fa. Dopo quasi venti giorni di silenzio su Facebook, oggi è arrivata una notizia che può celare un briciolo di speranza. L’operatore ha comunicato tramite i propri canali ufficiali che il tribunale di Milano ha accolto il suo ricorso cautelare contro Plintron. Ecco qualche dettaglio in più.

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Il ricorso

Rabona aveva presentato un ricorso legale sostenendo che Plintron Italy, violando un contratto in atto, avesse parzialmente disconnesso i servizi a Rabona e ai suoi clienti finali in due occasioni specifiche, il 15 marzo e il 12 aprile 2023. Ancora più grave, Plintron minacciava una completa disconnessione dei servizi a partire dal 4 luglio 2023.

Il contratto tra le due società obbliga Plintron a fornire servizi di connessione alla rete agli utenti di Rabona fino a dicembre 2024, indipendentemente da altre questioni contrattuali. L’eventuale violazione di questo contratto da parte di Plintron ha spinto Rabona a ricorrere al Tribunale di Milano, in un tentativo di tutelare i propri interessi e quelli dei suoi clienti.

La corte, analizzando la situazione, ha ritenuto che ci fosse un rischio reale (“periculum in mora”) che Rabona non potesse rispettare gli impegni presi con i suoi clienti a causa della minacciata totale disconnessione da parte di Plintron. Di fronte a questa situazione critica, il tribunale ha deciso di intervenire prontamente, senza aspettare di sentire l’altra parte.

La decisione del tribunale è chiara e non lascia spazio a interpretazioni: Plintron non può intraprendere ulteriori azioni di cessazione o disconnessione del servizio mobile nei confronti di Rabona. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza fondamentale di mantenere almeno il servizio di chiamate in entrata attivo, fino a quando si chiarirà la situazione contrattuale e legale tra tutte le parti coinvolte (ricordiamo che c’è anche Vodafone in mezzo a questa storia).

La speranza è l’ultima a morire: ma in tanti hanno cambiato operatore

“I CLIENTI RABONA NON POSSONO STARE SENZA SERVIZI ATTIVI”, recita il comunicato. Questo claim non è solo un grido di allarme, ma un richiamo all’importanza della continuità del servizio per gli utenti Rabona, sottolineando anche le ripercussioni contrattuali di un’eventuale interruzione.
Tuttavia, è probabile che alcuni clienti di lunga data di Rabona abbiano da tempo effettuato la migrazione verso altri gestori (o siano ancora in attesa) considerando la gravità e l’incertezza della situazione.

Nonostante ciò, la recente decisione del tribunale offre una nuova seppur piccola speranza per la continuità dei servizi Rabona. La luce alla fine del tunnel sembra ancora lontana, ma certamente questo passo è un segnale positivo.

In questo momento di continua evoluzione, restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti da entrambe le parti. State sicuri che, non appena ci saranno degli sviluppi, non mancheremo di informarvi.