Tra le pubblicità che hanno recentemente scatenato scandali, si distingue il caso di Amica Chips, che ha posto al centro del suo nuovo spot delle suore, suscitando il disappunto di una parte notevole dell’Italia, in particolare quella cattolica o forse più conservatrice. Molti hanno avuto difficoltà a percepire l’ironia dello spot. Nel video qui sotto, analizziamo le pubblicità più censurate, imbarazzanti e divisive degli ultimi mesi.
Orecchie aperte e fateci sapere nei commenti cosa ne pensate. Oggi esploriamo quelle campagne pubblicitarie che hanno generato maggior dibattito e controversia, soprattutto nel mondo online. Tutte le pubblicità che facciamo vedere nel video di oggi hanno registrato un’onda anomala di click su Google, YouTube e TikTok.
Ci soffermiamo quindi su una selezione di spot recenti, evidenziando come non sempre la regola “se ne parla, quindi funziona” si confermi valida. In alcuni casi, infatti, un messaggio ironico, se interpretato come offensivo, può ritorcersi contro l’azienda, trasformandosi in un boomerang dannoso.