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Perché si usa Telegram?

Lo abbiamo scritto molte volte, Telegram è speciale! L’app creata dai fratelli Durov ci piace davvero un sacco, tanto da aver creato un canale (ovviamente un canale Telegram) ad essa esclusivamente dedicato (se siete interessati potete iscrivervi qui ad UPGOGRAM, il nostro canale Telegram che parla solo di Telegram), dove analizziamo le sue funzioni, gli aggiornamenti e tutto ciò che ruota intorno a questa app che nel giro di pochi anni è divenuta una delle più scaricate e utilizzate (oltre 700 milioni di utenti attivi mensilmente). In questo post vogliamo quindi riepilogare brevemente quali sono i suoi punti di forza e perché tutti dovrebbero usarla.

Prima di evidenziare le funzionalità che ci piacciono e che secondo noi la rendono migliore di altre app di messaggistica istantanea, citiamo forse i due suoi punti di forza più evidenti, ovvero la tutela della privacy dell’utente e il fatto che non sia controllata da Meta, l’azienda di Mark Zuckerberg che raccoglie le note piattaforme social Facebook, Instagram e le app per “messaggiare” Whatsapp e Messenger. 

Dal lato privacy e sicurezza Telegram non ha davvero rivali, oltre ad utilizzare una crittografia end-to-end per chat, gruppi e invio di file, ha la possibilità di creare delle chat segrete (sia per singoli che per gruppi) con impostazioni di sicurezza avanzate. Le riportiamo brevemente in questo elenco:

  • i messaggi che si inviano in una chat segreta non possono essere inoltrati ad altri contatti;
  • su Android non si possono fare screenshot delle conversazioni mentre su iOS quando qualcuno fa uno screenshot viene inviata in automatico una notifica ai presenti nella chat;
  • si possono mandare messaggi con la funzione dell’autodistruzione impostando un tempo che va da 1 secondo a una settimana, passato questo tempo il messaggio si cancellerà automaticamente e non resterà alcuna traccia perché le conversazioni delle chat segrete sono salvate solamente in locale (non sui server di Telegram);
  • la funzione dell’autodistruzione dei messaggi (anche foto o video) può essere impostata anche nelle chat normali con un timer che va da 1 secondo a un minuto.

Insomma per chi tiene alla propria privacy Telegram è l’app di messaggistica per eccellenza.

Lato caratteristiche tecniche una delle cose che può far pendere la bilancia verso Telegram è sicuramente la possibilità di inviare file di qualsiasi tipo anche molto pesanti (fino a 1,5 GB). Proprio questa funzione ha reso Telegram l’alternativa a Whatsapp per chi ha necessità quotidiane, magari lavorative, di scambiare file di grandi dimensioni, come ad esempio un team di grafici, qualcuno che lavora con i video e così via. Sembra infatti che Whatsapp per rincorrere Telegram abbia lanciato una fase di test per introdurre la possibilità di inviare file fino a 2 GB (attualmente il limite per documenti è di 100 MB mentre per i video si ferma a 16 MB).

Sempre guardando a funzioni e caratteristiche possiamo evidenziare come gli sticker e le Gif di Telegram siano decisamente più ricercati e inoltre i gruppi fra utenti (sia pubblici che privati) possono essere gestiti con molte più funzionalità rispetto a Whatsapp e, cosa davvero notevole, possono raggiungere anche i 200.000 iscritti.

Passiamo infine a ciò che rende Telegram non solo un’app di messaggistica istantanea, ma una sorta di ibrido fra appunto un sistema per comunicare e un social network, ovvero la possibilità di creare o iscriversi ai canali.

I canali Telegram, da non confondere con i gruppi, possono essere sia pubblici sia privati, possono essere creati da chiunque, non hanno limiti per gli iscritti e hanno una comunicazione definita “Top-Down”, ovvero solamente chi gestisce il canale può scrivere e pubblicare contenuti mentre chi è iscritto può solamente visionare, leggere e, se il fondatore del canale lo permette, commentare.

In genere i canali Telegram sono tematici e possono essere considerati come un servizio di comunicazione di massa gratuito, un po’ come inviare delle newsletter a un potenziale numero infinito di utenti senza dover affrontare alcun costo.

Chiudiamo ricordandovi che periodicamente creiamo dei contenuti dove citiamo alcuni canali Telegram che riteniamo interessanti. Ecco l’ultimo aggiornamento.

E voi cosa ne pensate di Telegram? Lo utilizzate nella vostra quotidianità? Lo considerate solamente come un’app di messaggistica o siete iscritti anche a qualche canale? Aspettiamo i vostri commenti magari segnalandoci qualche canale degno di nota.

Simone Pifferi: Simone Pifferi. Copywriter freelance, può scrivere su tutto ma le sue passioni riguardano la comunicazione, il web marketing, il settore telco e l'editoria. Dopo la formazione umanistica si appassiona alla SEO, al web design e allo sviluppo di siti web. Attualmente collabora come copywriter con diverse web agency e blog di settore. Simone Pifferi su Linkedin