Pensionati beffati: solo questi avranno l’aumento anche nella tredicesima | Gli altri restano a bocca asciutta
Stai già aspettando con ansia la tua tredicesima? Occhio, potresti restare deluso quest’anno. Non tutti accedi agli aumenti
La tredicesima mensilità è una delle agevolazioni più attese dell’anno da parte dei lavoratori dipendenti italiani, soprattutto nel periodo natalizio. Questa mensilità extra è un’indennità aggiuntiva che il datore di lavoro eroga tradizionalmente a dicembre, simile a un premio che si somma alla retribuzione ordinaria e contribuisce a sostenere le spese di fine anno.
La tredicesima ha radici storiche che risalgono al 1937, introdotta come misura per offrire ai lavoratori un’entrata supplementare, e con il tempo è divenuta parte integrante dei contratti nazionali di categoria per molte professioni.
Va ricordato che, sebbene la tredicesima sia ormai consolidata per la maggior parte dei lavoratori, non tutti ne hanno diritto. In particolare, alcuni contratti di collaborazione e i liberi professionisti, salvo specifici accordi contrattuali, non percepiscono questa mensilità.
La sua entità è generalmente calcolata sulla base delle mensilità percepite durante l’anno e rappresenta una boccata d’ossigeno per le famiglie, permettendo di affrontare il periodo festivo con maggiore tranquillità economica.
Una boccata d’aria per i lavoratori, ma non per tutti
Oltre alla tredicesima, per alcune categorie di lavoratori è previsto anche un ulteriore bonus: la quattordicesima mensilità, erogata in estate e considerata come un incentivo per le spese estive. Tuttavia, questa non è altrettanto diffusa e riguarda ancor meno categorie di lavoratori. La quattordicesima è destinata principalmente a quei contratti nazionali che prevedono una struttura retributiva più vantaggiosa per i lavoratori con salari contenuti o per chi svolge attività stagionali o discontinue.
Ogni anno il governo italiano interviene sugli importi delle tredicesime e su altri aspetti fiscali, sia per venire incontro alle esigenze dei lavoratori che per gestire le finanze pubbliche. A seconda della Legge di Bilancio e delle politiche di sostegno al reddito, l’importo della tredicesima può variare, influenzato da agevolazioni fiscali o da modifiche ai contributi previdenziali.
Questi interventi permettono, talvolta, di limare le trattenute sul bonus, garantendo così ai lavoratori un importo più netto. Anche per quest’anno si attendono le novità e si vocifera di aumenti. I contribuenti sono tutti in attesa di capire quali categorie saranno toccate dalle modifiche. Anche i pensionati trepidano, in quanto la tredicesima è percepita anche da coloro che fruiscono dell’assegno di pensione.
Le novità cambiano la prospettiva del natale
Quest’anno, il governo ha annunciato un aumento degli importi della tredicesima per alcuni pensionati, conferendo un valore aggiuntivo alla mensilità di dicembre. Tuttavia, come specificato, l’aumento non sarà per tutti. In particolare, solo i pensionati con determinati requisiti di reddito e di contribuzione potranno beneficiare di questa somma maggiorata, mentre coloro che superano determinate soglie di reddito potrebbero restare esclusi dagli aumenti.
Questa distinzione è stata stabilita per aiutare i pensionati più vulnerabili economicamente, cercando di concentrare le risorse pubbliche sulle fasce più deboli. Il provvedimento è stato accolto positivamente da molti, in quanto rappresenta un piccolo passo verso un maggiore supporto ai redditi più bassi, soprattutto in un periodo dell’anno come quello natalizio in cui le spese tendono ad aumentare.