Partite pirata di Sky e Dazn. Ora si rischia il carcere
Guardando le partite pirata, ora si rischia il carcere. Arriva la definitiva stretta contro la pirateria digitale. Il Decreto Legge Antipirateria è ora legge. Vediamo cosa prevede la nuova misura.
Tempi duri per gli utenti di streaming illegale
Il fenomeno del “Pezzotto” (o IPTV), diffuso in maniera significativa, causa ogni anno perdite considerevoli sia in termini di diritto d’autore sia di costi di abbonamenti. Il Decreto Legge Antipirateria, approvato all’unanimità dal Senato con 140 voti favorevoli, mira a contrastare tale fenomeno, conferendo all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) nuovi poteri per bloccare le piattaforme che diffondono illecitamente eventi live, tra cui sport, prime visioni di film e programmi di intrattenimento.
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L’Agcom avrà il potere di ordinare, con intervento “tempestivo” entro 30 minuti, l’immediato oscuramento del sito che trasmette illegalmente il contenuto. Questo potere si estende a tutte le forme di trasmissione illecita, comprese le IPTV. Il provvedimento introduce anche una nuova fattispecie penale: chi viola il diritto d’autore di opere audiovisive rischia una multa fino a 5.000 euro e fino a tre anni di carcere.
Il decreto prevede inoltre campagne di comunicazione e sensibilizzazione, l’introduzione dell’educazione alla cittadinanza digitale e l’adeguamento del regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica.
Un provvedimento necessario
La legge è stata accolta con favore dagli operatori del settore. Andrea Duilio, amministratore delegato di Sky Italia, ha dichiarato: “La legge antipirateria approvata dal Senato è un passo decisivo per contrastare un fenomeno che danneggia l’industria creativa e sportiva, distruggendo migliaia di posti di lavoro e alimentando la criminalità organizzata”.
Secondo il deputato Federico Mollicone, primo firmatario del provvedimento e presidente della Commissione cultura ed editoria della Camera, il fenomeno della pirateria causa danni per oltre 700 milioni di euro in termini di Pil e mancati introiti fiscali per 319 milioni di euro. Questo provvedimento rappresenta quindi un importante passo avanti nella lotta a un fenomeno che ha un impatto significativo sull’economia italiana.
Conclusioni
Questo è un passo importante, ma siamo consapevoli che la pirateria non scomparirà da un giorno all’altro. La minaccia di pesanti sanzioni, e addirittura di un periodo di reclusione, scoraggerà molti utenti dall’utilizzare sistemi illegali. Riteniamo che, oltre a queste misure, la sensibilizzazione sia l’aspetto più importante. È fondamentale far comprendere agli utenti che dietro alle varie piattaforme streaming ci sono moltissime figure professionali e che è giusto pagare per accedere a un servizio. D’altro canto, si potrebbe pensare a soluzioni più accessibili per gli abbonamenti, soprattutto per gli eventi sportivi.