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    Categories: Fibra

Open Fiber e i piani per il futuro del gestore wholesale

Visto che affrontiamo quotidianamente argomenti come le nuove offerte per la fibra ottica, i nuovi comuni coperti, gli accordi tra i diversi protagonisti del settore, spesso nominiamo Open Fiber. Chi ci segue da qualche tempo sa che Open Fiber è sinonimo di gestore all’ingrosso per la fibra ottica, ovvero l’azienda italiana più grande (assieme a FiberCop) che “affitta” la sua infrastruttura a tutti i vari gestori al dettaglio che propongono le rispettive offerte agli utenti finali (cioè noi).

Proprio perché teniamo sempre sott’occhio le ultime notizie relative a questi brand vogliamo segnalarvi e riportarvi l’interessante intervista che il Quotidiano Nazionale ha fatto a Simone Lo Nostro, direttore commerciale del Mercato Residenziale di Open Fiber.

Alla domanda riguardo le sfide che l’azienda si propone di affrontare in futuro, Lo Nostro ha risposto sottolineando come più che una sfida si tratterà di perseguire nella mission dell’azienda, ovvero portare la connessione ultra-broadband in tutte le case, aziende e sedi della pubblica amministrazione. Il progetto è senza dubbio complesso e ambizioso, ma l’azienda sta procedendo con impegno e determinazione infatti, stando ai dati Open Fiber ha raggiunto con la FTTH oltre 15,5 milioni di unità immobiliare, divenendo in pochi anni il principale operatore italiano per la fibra ottica e uno tra i leader in Europa.

L’obiettivo primario che Open Fiber si pone è quello di eliminare progressivamente il digital divide, non è infatti possibile che ancora oggi ci siano delle zone d’Italia che viaggiano a diverse velocità per colpa di infrastrutture obsolete e tecnologie inadeguate. Sia nelle grandi città sia nei piccoli comuni o nelle zone industriali deve esserci la possibilità di accedere a una connessione veloce e a buon mercato, cosa che appunto sta già avvenendo grazie ai tanti clienti partner di Open Fiber che possono beneficiare dei suoi prezzi all’ingrosso.

Una delle priorità dell’azienda è quella di lavorare insieme ai vari gestori per sostituire il prima possibile tutte quelle tecnologie poco performanti (ovvero non FTTH). La cosa è già in atto e grazie a come è strutturata Open Fiber, gradualmente tante altre aziende che hanno modelli di business simile al settore delle telecomunicazioni, potranno proporre servizi di fibra ottica. Aziende come Enel, Sky e Poste Italiane ne sono un lampante esempio e, sempre secondo Lo Nostro, il processo è destinato ad aumentare. Possiamo immaginare in un prossimo futuro che anche banche e assicurazioni potrebbero proporre servizi di connessione. Sfruttando la rete di Open Fiber oggi qualsiasi azienda può entrare in questo settore offrendo agli utenti servizi performanti nelle caratteristiche e competitivi nel prezzo.

Ad avvalorare questo aspetto nell’intervista viene infatti citato il recente accordo concluso con Virgin Fibra, uno degli ultimi provider che hanno lanciato un’offerta per la fibra ottica pura nel nostro Paese (potete trovare un approfondimento qui).

Lo Nostro ha poi espresso la sua opinione sull’evoluzione a breve termine del mercato, sottolineando come il traffico dati che ognuno di noi consuma ogni giorno è in costante aumento, così come le applicazione che si usano nel quotidiano necessitano sempre di più di maggiore ampiezza di banda. Per questo gli utenti dovranno per forza di cose spostarsi da servizi di connettività arretrati (quelli che impiegano il rame) verso reti di nuova generazione basate sulla fibra ottica pura. Quindi è sicuro che il mercato si muoverà verso questa direzione, certo non sappiamo quando questa transizione si completerà, ma quello che è certo è che ora stiamo vivendo un momento positivo sia per gli utenti, che hanno l’imbarazzo della scelta riguardo le offerte, sia per i partner di Open Fiber che possono godere di prezzi all’ingrosso più bassi che in passato.

Come anche noi spesso diciamo, Lo Nostro chiude l’intervista sottolineando come la fibra ottica sia il mezzo migliore per il trasferimento dati. Ci siamo spesso lanciati nel confronto tra FTTH e FTTC e si sà che le reti che utilizzano il rame sono meno stabili, subiscono rallentamenti anche a causa degli agenti atmosferici e non permettono sempre una navigazione fluida e veloce. Altra storia è invece la fibra ottica, la sua capacità di trasmissione è veloce, con prestazioni costanti, necessarie per l’uso che si fa oggi della connessione internet, senza contare poi l’aspetto dell’impatto ambientale che è decisamente minore, rendendo l’FTTH una scelta molto più sostenibile.

Simone Pifferi: Simone Pifferi. Copywriter freelance, può scrivere su tutto ma le sue passioni riguardano la comunicazione, il web marketing, il settore telco e l'editoria. Dopo la formazione umanistica si appassiona alla SEO, al web design e allo sviluppo di siti web. Attualmente collabora come copywriter con diverse web agency e blog di settore. Simone Pifferi su Linkedin