Niente controlli su questi Bonifici: il trucco legale per evitare l’occhio del Fisco | Al via le donazioni
Come passo dei soldi a un amico o al nipotino che ha compiuto gli anni? Ti spieghiamo come fare bonifici senza essere indagato dal Fisco
Le donazioni e i regali rappresentano un gesto di generosità molto diffuso nella nostra società. Regalare denaro o beni di valore a parenti o amici è una pratica comune, soprattutto in occasione di eventi significativi come matrimoni, compleanni o lauree.
Tuttavia, in un’epoca in cui tutto è tracciabile, queste transazioni non passano inosservate agli occhi del fisco, soprattutto quando i regali o le donazioni avvengono tramite bonifico bancario.
Con il sempre più raro utilizzo di denaro contante, è normale che molti si chiedano se tali movimenti di denaro possano sollevare sospetti da parte delle autorità fiscali.
I controlli fiscali periodici eseguiti dall’Agenzia delle Entrate mirano a verificare eventuali incongruenze tra i redditi dichiarati e i movimenti bancari, e ciò potrebbe generare timori tra chi riceve o effettua donazioni. Questo è particolarmente vero quando si tratta di cifre consistenti, che potrebbero essere considerate sospette.
Il comportamento dell’Agenzia delle entrate circa i regali
Una donazione in senso stretto, a differenza di un semplice regalo, prevede il trasferimento di denaro o di beni da una persona a un’altra senza alcun obbligo di restituzione. Questo può avvenire tra parenti stretti, amici o persino verso enti o organizzazioni benefiche. Ma cosa
Tuttavia, quando le somme trasferite sono molto elevate, la legge prevede che il passaggio venga ufficialmente registrato tramite atto notarile, soprattutto per evitare fraintendimenti o controversie future. Questo accade principalmente per evitare che, in caso di contestazioni, vi siano dubbi sulle intenzioni del donatore e per garantire la massima trasparenza fiscale.
Secondo le normative vigenti, le donazioni di ingenti somme di denaro, quelle superiori a determinate soglie stabilite dalla legge, richiedono dunque l’intervento di un notaio, che certifica il passaggio di proprietà e lo rende ufficiale agli occhi del fisco. Tuttavia, per donazioni di entità minore, come somme che si aggirano attorno a poche migliaia di euro, non è necessario un atto notarile. In questo caso, molti si chiedono se tali donazioni possano essere sottoposte a imposte o controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Qual è l’escamotage legale per non andare incontro ad accertamenti
Fortunatamente, le regole sono chiare: per donazioni di importo modesto non esistono controlli specifici o obblighi fiscali particolari, a patto che si tratti di transazioni trasparenti e che venga specificato nella causale del bonifico la natura del trasferimento, indicando ad esempio donazione o regalo. Questo permette di evitare ogni tipo di fraintendimento da parte delle autorità. Non esiste una soglia massima in verità per effettuare una donazione. La cosa importante è che vi sia un rapporto con la persona cui si stanno cedendo i soldi e che si specifichi sempre a che titolo quel denaro sta passando da un conto all’altro.
In conclusione, donare somme di denaro a una persona cara è un gesto perfettamente legale e non comporta particolari rischi dal punto di vista fiscale, purché si rispettino alcune semplici regole. È importante specificare sempre la causale del bonifico per giustificare il trasferimento di denaro ed evitare ambiguità. Per cifre consistenti, superiori alla soglia consentita, sarà necessario un atto notarile, ma per somme inferiori non ci sono particolari controlli o imposte da pagare.