UpGo.news EURO TELECOM – Puntata 8. Gli operatori mobili fanno sempre più affidamento su marchi secondari per la sperimentazione di nuovi prodotti e per frenare le migrazioni in uscita. È una moda scoppiata anche in Italia. Con l’arrivo di Iliad gli incumbent Tim (con Kena) e Vodafone (prossimamente con VEI) hanno deciso di cavalcare la tendenza del brand numero due. Un trend però, assolutamente in voga anche nel resto d’ Europa. Vediamo come si comportano i gestori esteri rispetto alla politica del doppio brand.
All’ MVNO Congress 2018 svolto a Madrid, i principali operatori europei hanno delineato la loro strategia circa l’utilizzo del secondo marchio.
Telefonica O2 nel Regno Unito ha dichiarato di utilizzare da tempo con successo il brand GiffGaff, per cercare di testare nuove soluzioni e nel contempo raggiungere nuovi gruppi di clientela.
Anche MasMovil ha convenuto che il doppio brand è un’ottima scelta per il mercato iper-competitivo di oggi per raggiungere nuovi clienti. In Spagna tutti gli operatori infrastrutturati hanno oggi secondi marchi destinati alla clientela più giovane. Tendenza decollata negli ultimi mesi anche in UK dove Vodafone ha introdotto con successo Voxi, 3 il brand Smarty mentre BT opera con Plusnet.
Ma la motivazione che sta spingendo le compagnie all’introduzione di brand secondari è anche la necessità di digitalizzare il processo d’acquisto e “svecchiare” i vecchi schemi di vendita. Per questo la maggior parte dei brand secondari europei operano prevalentemente utilizzando l’online come canale di distribuzione.
In qualche modo, i secondi marchi, possono essere una fase di test per le compagnie, per provare e mettere a punto le proprie piattaforme digitali.
Non è infatti raro che i brand secondari vengano, dopo un periodo di tempo, riassorbiti dalla compagnia telefonica madre. È il caso, in Olanda, di HI, ritornato sotto il cappello di KPN già nel 2015.
Altri operatori continuano però a giocare un ruolo importante nel mercato, come nel caso di Sosh di Orange (vero concorrente di Iliad in Francia) e del già citato inglese GiffGaff.
Certo è che la tendenza del marchio due, renderà sempre più difficile la vita ai virtuali indipendenti che già operano in un mercato caratterizzato dalla forte concorrenza e dai pochi margini. Senza speciali regolamentazioni, il piccolo mercato MVNO potrebbe diventare appannaggio dei gestori infrastrutturati.
Qui su UpGo.news ovviamente, restiamo in trepidante attesa di Iliad. Ma anche della contro-offerta targata Vodafone. Nuovi protagonisti della scena “telefonica” stanno per salire sul palcoscenico.