Ma che Facebook si è messa a vendere sim per la telefonia mobile?

Ma Facebook si è forse lanciata nella telefonia mobile vendendo una SIM con 100 giga di traffico? No, potrebbe sembrare dal nome, che somiglia a quello della casa madre di Facebook, ma in realtà MetaSIM è un fenomeno tutto nuovo e che con Meta Platforms non c’entra nulla, segnalatoci da utenti della nostra community, che circola in alcune sponsorizzazioni su Facebook ma, soprattutto, in tantissimi gruppi dedicati al guadagno online e al network marketing. Perché si tratta di un gestore molto piccolo, davvero mini, che vende, a quanto pare, SIM card con un’offerta che non definiremo strabiliante, ma comunque tutto sommato abbastanza interessante: minuti illimitati, SMS illimitati e 100 GB di traffico internet a 9,99 euro al mese. Ma, probabilmente, quello che attrae di più e che si spera possa spingere la diffusione delle SIM di questo nuovo piccolo operatore è il sistema di multi-level marketing su cui si basa.

MetaSim

Quasi niente di nuovo all’orizzonte per chi conosce le basi del marketing piramidale: anche in questo caso, si prevedono ben sei livelli di provvigioni su praticamente ogni SIM venduta. In pratica, se io porto tre clienti che a loro volta portano tre clienti, che a loro volta portano tre clienti, rischio di fare un sacco di soldi, almeno secondo le promesse. E senza quasi più fare nulla perché la rendita sarebbe a vita, cioè le SIM continuerebbero a produrre commissioni a prescindere dal fatto che io le venda o meno.

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In realtà, sappiamo bene che il marketing multilivello presenta diversi problemi operativi e che, quindi, queste iniziative non vanno sempre come sperato inizialmente. Non auguriamo nulla di male a questo piccolo operatore ma restiamo degli osservatori neutrali e notiamo che il sito web, utile per dare le informazioni di base, è a nostro avviso molto carente sia di informazioni specifiche sia di esperienza utente in generale. Vedete qui sotto la home di www.metasim.it:

MetaSIM

Decisamente, con un aspetto che ci sembra piuttosto amatoriale e che non contribuisce a consegnare serietà all’intero progetto. Mancano una serie di informazioni fondamentali come alcune condizioni generali del servizio, la rete di appoggio, la velocità della SIM; insomma, dettagli su dove nasce questo operatore e chi fornisce la parte tecnologica.

A quanto ci risulta, dopo alcune ricerche, l’operatore, che non ha autorizzazione presso il Ministero, sarebbe un rivenditore di SIM di Noitel, a sua volta ESP sulla rete Plintron, che si appoggia alla rete Vodafone. Insomma, un bel po’ di passaggi intermedi fino ad arrivare a una realtà minuscola che, in effetti, si professa come compagnia telefonica ma che, cercando il numero di partita IVA, si rivela essere una ditta individuale appartenente quindi ad una persona fisica.

Quindi, terminato il racconto generale di questa MetaSim e chiarito facilmente il mistero del non collegamento con Meta e Facebook (nonostante le forse causali somiglianze nel nome) si apre una riflessione più ampia sulla possibilità per alcuni operatori di fungere da abilitatori per altri operatori più piccoli, creando una sorta di compagnie telefoniche matrioska che offrono un servizio delicato e importante come la telefonia. È giusto che anche piccolissime realtà senza esperienza possano vendere SIM, attivare numeri, vendere online, contribuendo forse più alla libera confusione che alla libera concorrenza?