Quando finisce il mercato tutelato?

Mercato tutelato, quando finisce

Ultimamente c’è molta attenzione verso questo argomento. Il settore energetico sta subendo forse la più grave crisi mai vista causa inflazione, rincari e instabilità portate anche dal conflitto tra Russia e Ucraina. Sempre più famiglie hanno difficoltà a pagare le bollette delle proprie utenze e l’imminente fine del mercato tutelato stava destando non poche preoccupazioni. Sembra però che il nuovo Governo ci abbia messo una toppa e che il mercato tutelato subirà una proroga. In questo articolo facciamo un po’ di chiarezza e vi diciamo la data esatta della fine del mercato tutelato.

Mercato libero e mercato tutelato: quali sono le differenze

Per chi proprio non sa di cosa stiamo parlando definiamo in parole super semplici cos’è il mercato libero e quello tutelato.

Quando ci si riferisce al mercato tutelato (o mercato di maggior tutela) siamo di fronte al sistema di distribuzione di luce e gas controllato dallo Stato, o meglio dall’ARERA l’ente con il compito di stabilire le varie condizioni economiche e contrattuali con cui i consumatori accedono a forniture di luce o gas. Inoltre il costo dell’energia viene rivisto ogni tre mesi in base al mercato globale dei prezzi delle materie prime. In poche parole si parla di “tutela” proprio perché tutto è regolato e garantito dallo Stato che evita prezzi fuori mercato, speculazioni e impennate dei costi, a tutto vantaggio dei consumatori. Fino alla fine degli anni Novanta questo sistema era l’unico con cui i cittadini italiani potevano attivare una fornitura di luce o gas.

Il mercato libero nacque sul finire degli anni Novanta, dopo il processo di privatizzazione del mercato di luce e gas. In questa realtà non esiste il monopolio dello Stato bensì una serie di aziende private che decidono i prezzi e i servizi da fornire agli utenti, e questi ultimi sono liberi di scegliere quello più conveniente o in linea con le proprie esigenze.

Molto spesso le aziende sono presenti in entrambi i mercati sotto diverso nome. Il caso più lampante è quello di Enel, che nel mercato tutelato si chiama “Enel Servizio Elettrico Nazionale”, mentre in quello libero prende il nome di “Enel Energia”.

Ovviamente, come il mercato tutelato ha l’ARERA che fa da supervisore, anche il mercato libero ha un organo di controllo gestito dallo stato in collaborazione con l’Antitrust, per garantire contratti trasparenti e prezzi corretti.

Ma quando finisce il mercato tutelato?

Veniamo quindi al punto. La fine del mercato tutelato è stata programmata al 10 Gennaio 2024. Dopo vari slittamenti, rinvii e esitazioni la data è stata fissata.

Fino a qualche settimana fa, facendo riferimento al decreto Milleproroghe 2021 proposto durante il governo Draghi, si avevano due date con riferimento al gas e alla luce. In questo testo infatti per gli utenti domestici che avevano attivo un contratto di fornitura luce con il mercato tutelato la data ufficiale entro cui si doveva fare il passaggio al mercato libero era già entro gennaio 2024. Diversamente il servizio di maggior tutela del gas sarebbe dovuto terminare invece a gennaio 2023.

Da pochi giorni invece, con un decreto legge chiamato Aiuti quater, il nuovo governo ha esteso la proroga a tutto il 2023 anche per il mercato tutelato del gas. Per questo, lo ripetiamo, la data ufficiale entro cui si dovrà per forza di cose passare al mercato libero sia per la luce che per il gas, è il 10 gennaio 2024.

Ci saranno ovviamente comunicazioni speriamo il più chiare possibile per aiutare le famiglie (circa 13,6 milioni stando ai dati dell’ARERA) che dovranno per forza di cose lasciare il loro attuale gestore del mercato tutelato e scegliere un nuovo gestore.

In questo periodo di transizione il nostro consiglio è quello di informarvi il più possibile, effettuare simulazioni sui vari siti delle compagnie energetiche e capire quale azienda e quale offerta più si avvicina alle vostre esigenze sia come prezzi che come servizi. Oramai tutti i gestori che operano nel mercato libero (sia di luce che di gas) hanno nei loro siti ufficiali degli strumenti che, inserendo i dati delle vostre bollette precedenti, riescono a simulare la spesa che andrete ad affrontare sottoscrivendo un contratto con loro.

Ricordate che cambiare fornitore energetico non ha alcun costo, tranne fare richiesta non dovete occuparvi di nulla (sarà il nuovo gestore a gestire le pratiche), inoltre durante il passaggio non subirete alcun disservizio (non rimarrete senza luce o gas insomma).

Ormai in questo settore la concorrenza è alta, e con l’imminente fine del mercato tutelato è destinata a farsi più agguerrita (in linea teorica a tutto vantaggio dei consumatori), quindi non aspettate l’ultimo giorno disponibile per cambiare gestore, ma giocate d’anticipo.

Come sempre quando incontreremo un gestore che secondo noi propone contratti e tariffe interessanti ve lo faremo sapere. Per rimanere aggiornati anche su queste tematiche vi consigliamo di iscrivervi al nostro canale Telegram UpGo.news.