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La rivoluzione della rete TIM: parla Tom Mockridge di Virgin Fibra

Recentemente, Tom Mockridge, amministratore delegato di Virgin Fibra, ha rilasciato delle dichiarazioni al giornale “Il Fatto Quotidiano” riguardo alla vendita della rete TIM al fondo americano KKR. Vi riportiamo le cose più significative e qualche nostra riflessione.

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La vendita della rete TIM è un affare

Tom Mockridge ha descritto la vendita della rete TIM come un’opportunità straordinaria per l’Italia. Secondo il suo punto di vista, questo accordo non solo segna un decisivo cambiamento nel panorama delle telecomunicazioni italiane, ma promette anche di portare importanti investimenti nel paese. Questa mossa è vista come un catalizzatore per l’innovazione e la crescita economica, segnando un passo avanti decisivo per il settore.

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Mockridge ha sottolineato l’importanza della fibra ottica nel promuovere lo sviluppo economico. La diffusione della fibra ottica a domicilio (FTTH) è fondamentale per l’espansione delle opportunità economiche e tecnologiche in Italia. Questa tecnologia non solo migliora la connettività, ma apre anche la strada a nuove imprese e innovazioni nel digitale.

TIM verso un nuovo modello di business

Secondo il manager neozelandese, l’accordo con KKR è visto come un passo positivo per TIM, che si allinea a una tendenza globale. Le grandi compagnie di telecomunicazioni stanno cambiando, focalizzandosi maggiormente sulle esigenze dei clienti. Questa riorganizzazione potrebbe portare a un miglioramento significativo nell’esperienza utente. Senza il peso della gestione delle infrastrutture, TIM potrà proporre un servizio più personalizzato e orientato al cliente.

Mockridge si è poi lanciato in un elogio all’infrastruttura di telecomunicazione italiana, evidenziando il suo successo rispetto ad altri paesi europei. La costruzione della rete in fibra grazie a realtà come Open Fiber e FiberCop, ha fatto sì che l’Italia superasse nazioni come la Germania e la Gran Bretagna nella velocità di sviluppo e implementazione di questa tecnologia.

Le critiche

Non sono mancate delle critiche. L’AD di Virgin si è infatti espresso contrario all’abbinamento di servizi di telefonia e televisione, un modello spesso adottato in Italia. Ha evidenziato come alcuni grandi gestori telefonici italiani abbiano guadagnato una scarsa reputazione tra i clienti, in parte a causa delle clausole e delle penali imposte a chi desidera cambiare operatore. Questo crea un vero e proprio percorso a ostacoli per gli utenti insoddisfatti del servizio, rendendo difficile la transizione verso fornitori migliori.

Mockridge ha inoltre sottolineato che se il servizio telefonico di base non è di qualità, non si possono soddisfare i clienti semplicemente offrendo programmi TV, forse facendo un riferimento velato a servizi come TIMVISION. Secondo lui, prima di aggiungere servizi aggiuntivi come la televisione, le compagnie telefoniche dovrebbero concentrarsi sul migliorare la qualità e l’affidabilità dei loro servizi primari.

Da UpGo.news condividiamo pienamente queste considerazioni. Crediamo fermamente che i servizi di telefonia mobile e fibra debbano essere semplici, chiari e trasparenti. Un cliente dovrebbe sentirsi libero di scegliere o cambiare il proprio fornitore senza dover affrontare ostacoli ingiustificati. Inoltre, la qualità del servizio dovrebbe essere sempre la priorità principale, prima di qualsiasi tentativo di diversificazione dell’offerta.

La riflessione di UpGo.news

Le parole di Tom Mockridge ci danno uno sguardo su quello che potrebbe essere il futuro delle telecomunicazioni in Italia. La vendita della rete TIM al fondo KKR sembra promettere tempi nuovi, con più innovazione e crescita. Ma noi crediamo che la situazione sia decisamente complessa. Vendere un pezzo così importante del nostro sistema di telecomunicazioni non è una cosa da poco e ci sono molti aspetti da considerare.

Da una parte, c’è l’emozione per le nuove possibilità che si aprono, come migliori tecnologie e benefici economici. Dall’altra, ci sono domande importanti a cui si dovrà rispondere: come cambierà il mercato delle telecomunicazioni? Cosa succederà ai prezzi e alla qualità dei servizi? E come sarà influenzata la vita quotidiana degli italiani?

Per questo, vogliamo sentire anche la vostra opinione. Come pensate che questi cambiamenti influenzeranno il modo in cui usate internet e il telefono? La vostra opinione è preziosa. Condividete con noi le vostre idee e commentate utilizzando il box qui sotto.

Simone Pifferi: Simone Pifferi. Copywriter freelance, può scrivere su tutto ma le sue passioni riguardano la comunicazione, il web marketing, il settore telco e l'editoria. Dopo la formazione umanistica si appassiona alla SEO, al web design e allo sviluppo di siti web. Attualmente collabora come copywriter con diverse web agency e blog di settore. Simone Pifferi su Linkedin