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La bufala del momento su Telegram

Qui su UpGo.news spesso ci piace parlare di truffe, phishing e messaggi falsi, soprattutto per mettere al corrente i nostri follower ed evitare spiacevoli sorprese. Recentemente, come segnalato da Bufale.net – al quale esprimiamo tutto il nostro apprezzamento per il lavoro svolto – su Telegram ha iniziato a circolare il messaggio conosciuto come “non consento”. Questo curioso testo, che trova le sue radici su Facebook, si è diffuso rapidamente, creando confusione e disinformazione tra gli utenti. Ecco quello che c’è da sapere e qualche nostra considerazione.

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Cosa dice il messaggio e perché è falso

Il messaggio in questione afferma di offrire all’utente una sorta di immunità legale, proibendo la ricondivisione dei propri contenuti. Queste affermazioni si basano su interpretazioni errate di leggi e convenzioni inesistenti. È fondamentale comprendere che tali messaggi non hanno alcun fondamento legale e sono, in realtà, completamente privi di valore giuridico.

Ma che conseguenze ci sono se si condivide un messaggio falso? Diciamo che in linea di massima non accade nulla, se non contribuire alla disinformazione che, nei casi più gravi, diventa un vero e proprio problema sociale. Basta pensare alle fake news che prendono di mira particolari minoranze. Sostanzialmente, la diffusione di informazioni false, come il messaggio del ‘non consento’, può portare a malintesi o, addirittura, a iniziative legali prive di fondamento contro chi ha ricondiviso un proprio contenuto.

Come riconoscere un messaggio falso

Per evitare di cadere nella trappola di messaggi ingannevoli, è essenziale sviluppare un senso critico. Dubitare di affermazioni che sembrano troppo belle per essere vere o che offrono soluzioni legali improbabili è un buon punto di partenza. Cercate di porvi sempre delle domande e non accettare per buono tutto quello che viene veicolato sul web, soprattutto sui social. Un altro trucchetto e controllare la “viralità” di un messaggio, di un post, un’immagine. Le fake news si diffondono in modo super veloce. Infine, cercate di consultare sempre fonti affidabili come quotidiani, esperti del settore e così via. L’uso di queste pratiche può aiutarvi a distinguere il vero dal falso.

L’opinione di UpGo.news

Comprendere come funzionano le piattaforme digitali e come vengono gestiti i dati personali può aiutare a navigare in modo più sicuro nel mondo online. Da UpGo.news, sottolineiamo che, nonostante i progressi tecnologici stiano facendo passi da gigante, una grande parte della popolazione rimane poco consapevole delle dinamiche del mondo digitale. Questo rende molte persone vulnerabili alla disinformazione. Crediamo fermamente che l’informazione e la sensibilizzazione digitale siano la chiave per poter utilizzare il web nel modo giusto. È nostro dovere come cittadini digitali rimanere informati e diffondere conoscenza accurata e affidabile. Quindi, evitate di cadere nella trappola dei messaggi falsi e delle fake news; non condividete, ma informate chi lo fa che sta commettendo un errore, anche piuttosto stupido.

Come sempre aspettiamo i vostri commenti. Come vi comportate quando vedete questi messaggi o capite di essere di fronte a una fake news? Rimanete indifferenti o cercate di evitarne la diffusione? 

Simone Pifferi: Simone Pifferi. Copywriter freelance, può scrivere su tutto ma le sue passioni riguardano la comunicazione, il web marketing, il settore telco e l'editoria. Dopo la formazione umanistica si appassiona alla SEO, al web design e allo sviluppo di siti web. Attualmente collabora come copywriter con diverse web agency e blog di settore. Simone Pifferi su Linkedin