Dopo Maximo Ibarra, il nuovo CEO di Wind Tre è l’americano Jeffrey Hedberg, come annunciato ufficialmente dai proprietari della Ck Hutchinson Holding e di VEON poche ore fa. Ma chi è Jeffrey Hedberg?
Dopo oltre 25 anni di esperienza nel settore delle telecomunicazioni, Hedberg è stato scelto come nuova guida dell’azienda per una crescita e uno sviluppo da costruire gradualmente con serietà e puntualità, nel nome del network più autorevole nel 4G/LTE.
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Hedberg arriva in casa Wind Tre dopo essere stato Presidente e CEO di Mobilink in Pakistan dal 2014 al 2017, ottenendo diversi successi e raggiungendo importanti traguardi come l’integrazione con Warid.
Il suo debutto è stato con Swisscom nel 1994 e ha lavorato lì fino al 1998 diventando Vice Presidente e membro del consiglio esecutivo dell’azienda, per poi passare a Deutsche Telekom in Germania.
Ha ricoperto sempre ruoli di rilievo con grandi responsabilità e il suo CV è internazionale, poichè ha viaggiato molto per lavorare in gran parte del mondo, dall’Africa agli Stati Uniti. Il suo nuovo impegno con Wind Tre prevede il completamento dell’integrazione tra i due operatori telefonici e il rilancio dell’attività in nome del digitale.
“Sono orgoglioso di essere stato nominato alla guida di Wind Tre – è il commento a caldo di Hedberg – La sua tecnologia, la sua gente e le opportunità di mercato ne fanno uno dei business più dinamici nelle telecomunicazioni in Europa, con un’offerta alla clientela unica in un’ industria in continua evoluzione. Sono pronto a condurre il gruppo a una nuova fase di crescita e a realizzarne gli obiettivi in questa fase di mercato estremamente innovativa ed eccitante”.
La fusione Wind-Tre cambierà sicuramente direzione e questo cambio al vertice si propone come una speranza di innovazione e modernità. Nel 2001 il periodico Fortune ha nominato Jeffrey Herdberg come uno dei 25 top global executives sotto i 40 anni, quindi gli azionisti Wind-Tre sembrano aver fatto una scelta accurata.
Tuttavia il suo lavoro non sarà tutto in discesa, poichè Herdberg dovrà subito affrontare i sindacati sul piede di guerra per la cessione del ramo d’azienda “call center 133” a Comdata, controllata dal fondo Carlyle e con 6514 dipendenti in Italia.
Molti di questi dovrebbero essere distribuiti tra le sedi di Cagliari, Genova, Roma e Palermo, ma notizie più certe si avranno il 26 Giugno quando si terrà un incontro fra l’azienda e i sindacati in Confindustria a Roma.
Diciamo che una delle preoccupazioni maggiori di Herdberg sarà l’occupazione, con delle scelte difficili ma necessarie. Inoltre bisognerà dare una sferzata al piano di rollout della nuova rete unica, che Wind Tre ha affidato ai cinesi di Zte, ma che in questo periodo entra nella fase più importante. Per quanto riguarda la linea fissa Wind Tre continuerà la propria partnership Open Fiber per cui da Settembre i clienti Wind Tre potranno utilizzare nuovi servizi di banda ultra larga e si valuteranno i risultati. A breve poi usciranno i dati Agcom che dovrebbero, secondo i rumors, segnare una battuta d’ arresto della società.
Il 2017 per Wind Tre è iniziato con un ricavo del 2,1% in crescita, quindi Herdberg dovrà impegnarsi per migliorare sempre di più l’andamento della società e fare la differenza, facendo valere la sua esperienza pluriennale.