Wind e 3, due network per una rete sempre più performante e moderna. Il processo di integrazione dopo la fusione delle due società procede a passo spedito e, giorno dopo giorno, dimostra come siano innumerevoli i vantaggi che attendono sia la nuova realtà imprenditoriale che, soprattutto, i clienti. Ne abbiamo parlato con Stefano Takacs, Responsabile Network Engineering di Wind Tre, azienda guidata da Jeffrey Hedberg.
Proprio in questo mese di dicembre avete completato con successo a Trieste l’integrazione dei due network di Wind e di 3. Ci può parlare degli ulteriori vantaggi che la nuova rete porta ai vostri clienti?
Stefano Takacs: “Il processo di consolidamento comporta principalmente la fusione delle due reti, Wind e 3. Ma non è solo questo: rappresenta, infatti, un’opera di modernizzazione perché stiamo cambiando gli apparati radio con quelli ZTE di ultima generazione e questo comporta miglioramenti sensibili in termini di performance. In pratica, viene aumentata la copertura 3G e 4G, soprattutto negli ambienti indoor, e, combinando insieme le frequenze di Wind e di 3, riusciamo a incrementare anche la velocità di trasmissione dati in modo eccellente. Trieste rappresenta la prima città dove siamo partiti con la nuova rete ed è stata scelta sia perché rappresenta, in proporzione, un’alta quota nazionale sia per i rapidi tempi necessari a reperire i vari permessi. Ora a Trieste le performance riscontrate sono più del doppio rispetto a prima”.
Ma Trieste non resterà un fatto isolato immaginiamo…
Stefano Takacs: “No, infatti. Stiamo partendo dal Nord verso Sud, ma non per scelta geografica o sistematica, bensì seguendo le indicazioni di quei centri maggiormente pronti sotto il profilo tecnico e di business. Infatti, a una conduzione tecnica del consolidamento associamo poi una campagna di comunicazione che evidenzi che cosa significhi la nostra nuova rete in termini di vantaggi per aziende e clienti. Prossima tappa sarà Agrigento e, a seguire, Ascoli Piceno, Modena, Bologna e poi, ovviamente, Milano e Roma nel 2018”.
Un esempio di questi vantaggi?
Stefano Takacs: “Recentissimo. Proprio a Trieste abbiamo supportato un evento spettacolare, “The largest Waltz”, con circa 1300 coppie che hanno ballato contemporaneamente il valzer nella suggestiva Piazza dell’Unità d’Italia, dove ci sono stati 5mila spettatori. Ebbene, in quella fantastica serata, è stato possibile riprendere con foto e filmati l’evento e inviare le immagini a vari destinatari con una velocità sorprendente”.
Dando uno sguardo al futuro, come si sta muovendo Wind Tre nell’ambito del 5G? Quali i maggiori campi di applicazione dell’IoT?
Stefano Takacs: “In verità si tratta di un futuro non troppo lontano in quanto abbiamo ottenuto dal Ministero per lo Sviluppo Economico la sperimentazione del 5G, insieme a Open Fiber, a L’Aquila e a Prato, dove in partnership con ZTE e in collaborazione con Qualcomm stiamo allestendo la rete sperimentale 5G. Una iniziativa importante, che utilizza un nuovo concetto di business model, attraverso le collaborazioni con enti di ricerca e importanti Università per fornire servizi utili ai cittadini. Ci sono, ad esempio, servizi di smart city con sensori di controllo per luce e traffico. Con Enel attiveremo il controllo dei consumi di acqua e elettricità. A L’Aquila ancora servizi su infrastrutture per stabilire la capacità di resistenza delle nuove abitazioni realizzate post terremoto. I campi di applicazione sono innumerevoli: nella diagnostica da remoto in ambito sanitario con l’e-health, nel campo culturale con la realtà aumentata, nel l’agroalimentare, nella security, nella viabilità, eccetera. Servizi che traggono vantaggio dal 5G, che ha tre caratteristiche distintive: una banda di trasmissione con velocità maggiore, una bassa latenza e l’utilizzo massivo dell’IoT. Tutto questo ha un impatto importante e migliorativo sulla qualità di vita dei cittadini e nel mondo business, permettendo alle imprese di lanciare servizi sempre più evoluti”.
E sul fronte della telefonia fissa, quali le novità per quanto riguarda la diffusione della banda ultralarga?
Stefano Takacs: “Con il partner Open Fiber siamo attivi già in una quindicina di città, ma abbiamo un accordo per completare la presenza in 271 centri nei prossimi anni. A tutti andremo ad offrire una connessione con velocità fino a 1 Gigabit al secondo. L’obiettivo è abbattere il digital divide che insiste ancora nel nostro Paese, anche perché rispetto al resto d’Europa siamo partiti un po’ in ritardo ma stiamo recuperando. La priorità è quella di stare sempre dalla parte dei cittadini con servizi utili e performanti. Per la gestione del 5G, che definisco ‘business driven’ piuttosto che ‘technology driven’, ci avvaliamo di infrastrutture con tecnologia ZTE e di applicazioni che arrivano dal mondo italiano, grazie alle partnership con enti, Università e imprese del territorio per testare nuovi servizi, come richiesto dal Ministero nell’ambito della sperimentazione 5G. E, in questo, come Paese siamo i primi in Europa”.