Notizia fresca quanto curiosa, riportata dagli amici di 4fan.it, altro blog del nostro network, poche ore fa. In questo succulento scoop estivo vi spieghiamo perché, alla fine, Free Mobile in Italia non potrà chiamarsi Free Mobile. Ma per chi avesse perso qualche episodio, facciamo un piccolissimo passo indietro.
Alla fine dello scorso anno abbiamo appreso, direttamente da Xavier Niel durante un’ importante convention, che la società avrebbe optato, per il quarto gestore mobile italiano un brand totalmente inedito. Tutto nuovo. Niente Free Mobile italiana quindi. Ed il marchio italiano non è stato ancora presentato.
E a quanto pare quelli di Iliad non erano così contenti di dover prendere questa decisione. Probabilmente, inizialmente, l’ utilizzo del marchio Free Mobile avrebbe avuto più facilmente presa in quella nicchia nutrita di appassionati che ben conoscono lo tsunami rivoluzionario che Niel ha portato nella telefonia transalpina, con un abbattimento netto delle tariffe, di oltre il 50%.
Ma la scelta di adottare un brand nuovo è di fatto obbligatoria. Problemi, non superabili, di registrazione del marchio. Free sarebbe infatti già depositato presso il Ministero dello Sviluppo Economico (Ufficio Marchi e Brevetti), proprio nel settore delle telecomunicazioni. Ma da chi?
Chi ha quindi in mano i diritti di utilizzo del marchio Free, qui in Italia?
Come vi dicevamo la scoperta è sensazionale e aggiunge carne al fuoco in questa lunga sequela di attacchi e manovre difensive. Una partita a scacchi complicata e impegnativa, che vede da un lato i tre big: TIM, Vodafone e Wind Tre e dall’ altro il nuovo entrante, pieno di bei propositi e assolutamente ambizioso: Iliad.
In questo botta e risposta di mosse per bloccare il pericoloso francese, la questione del marchio assume contorni assolutamente curiosi. Stando ai documenti ufficiali del Ministero e grazie alla segnalazione dei lettori di 4fan.it, siamo venuti a sapere che FREE è un marchio registrato da Vodafone.
Anche un po’ in fretta e furia, a dicembre 2016, quando dell’ arrivo di Iliad si sapeva giusto da qualche mese. Ecc qui la copia del documento ufficiale:
Un’ ondata di registrazioni, sempre al 23 dicembre 2016, con svariate declinazioni. Oltre a Free ci sono infatti Free Giga, Free Day e Free Week.
Ovviamente pensare un po’ male viene spontaneo, visto che ora Vodafone si trova nel pieno diritto legale di utilizzare il marchio FREE per offerte nella telefonia mobile italiana. Una gamma di tariffe oppure un brand tutto nuovo, magari per rafforzare il progetto VEI, del quale abbiamo già parlato, che altro non sarà che la Kena Mobile di casa Vodafone.
Un gestore in grado di contrastare – e qui non solo nel nome – la presenza italiana di Iliad. Tariffe a basso costo e servizi più essenziali rispetto al brand madre, per togliere un po’ di visibilità al nuovo entrato.
Magari il nuovo gestore virtuale a basso costo di Vodafone, alla fine si chiamerà proprio Free? Per il momento siamo davvero nel campo della fanta-telefonia. Un gioco di riflessioni che ci piace condividere con voi in queste calde giornate estive quando, almeno speriamo per voi, continuate a leggere UpGo.news sdraiati comodi sotto l’ ombrellone.
Certo è che Iliad è un sorvegliato speciale degli operatori nostrani e anche fosse in corso una guerra del brevetto, non ci sarebbe da meravigliarsi. Nel campo delle tecnologie è infatti assolutamente frequente. Basti pensare alle lunghe – e anche un po’ noiose – battaglie tra Samsung e Apple.
Ci piace la concorrenza fatta di prezzi e servizi a vantaggio dei consumatori ma anche questo piccolo scontro a chi registra il nome prima dell’ altro, ci diverte abbastanza. Qui da UpGo.news è tutto ma continuate a seguirci numerosi sulla nostra pagina Facebook per commentare le nostre news e condividere le vostre riflessioni.