Iliad, l’offerta economica non è ingannevole. Ecco le motivazioni dello IAP

Iliad motivi dello stop IAP

Nei giorni scorsi vi avevamo messi al corrente del blocco dello spot TV della fibra Iliad da parte del Gran Giurì della pubblicità perché considerato potenzialmente ingannevole (trovate l’articolo qui). La segnalazione è arrivata da WindTre, forse il principale concorrente di Iliad, che ha mosso accuse di scarsa trasparenza verso gli spot dedicati alla nuova offerta per la fibra lanciata lo scorso 25 gennaio.

Alla luce di nuove informazioni e chiarimenti, vogliamo in questo post mettervi al corrente della situazione per fornire a tutta la community di UpGo.news gli elementi necessari per un sano e continuo confronto.

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La decisione del blocco degli spot televisivi è arrivata dall’IAP lo scorso 22 febbraio e solamente da qualche giorni sono state rilasciate le motivazioni di tale decisione.

Nessun problema riguardo le condizioni economiche dell’offerta fibra, in quanto non ritenute ingannevoli dal Giurì (anche perché Iliad ha sempre impostato la sua comunicazione sulle politiche di trasparenza e chiarezza dei prezzi), ma il problema, come avevamo sospettato nel primo articolo, è ricaduto sulla comunicazione delle specifiche della velocità dell’offerta.

Infatti la richiesta dello IAP è proprio quella di modificare il messaggio pubblicitario che riguarda la velocità di navigazione che potrebbe quindi risultare “di non immediata comprensione per gli utenti” (soprattutto per i meno esperti).

Lo spot messo sotto accusa è il seguente:

“Nasce Iliad box la fibra chiara e tonda con velocità fino a 5 gigabyte al secondo complessivi” che appunto secondo il Giurì potrebbe indurre i consumatori a credere che questa capacità sia sempre fissa e stabile, quando in effetti non è così.
Ma Iliad, fin dal primo giorno, ha sempre dichiarato nei propri canali che la velocità offerta può raggiungere i 5 Gbit/s in modo complessivo, grazie alla propria rete FTTH e alle particolari caratteristiche dell’Iliad Box (portata massima delle porte presenti sul router e la portata della connessione in Wi-Fi).

Questi 5 Gigabyte possono essere appunto “complessivi” e, secondo chi scrive, proprio questa parola sarebbe dovuta essere sufficiente per chiarire tutta la questione.
Evidentemente non è stato così per chi ha mosso queste accuse, facendo leva sull’aspetto dell’essere poco chiari per gli utenti meno esperti.

Sicuramente nessuno pretende che siano tutti degli esperti di connessioni, router, gigabyte, velocità di download, di upload, di porte ethernet e altri tecnicismi, ma al giorno d’oggi esistono tantissimi modi per informarsi (compreso il nostro blog), e inoltre proprio lo specificare che i 5 gigabytes siano complessivi dovrebbe far scattare la voglia di saperne di più (anche per il fatto che nessun altro gestore di fibra italiano usa questa parola accanto alla propria velocità dichiarata).

Ripetiamo che l’offerta fibra Iliad, nelle zone dove arriva con la sua copertura, offre una fibra veloce e performante a soli 15,99 euro per chi è già cliente mobile (l’offerta passa a 23,99 per tutti gli altri, prezzo comunque più che competitivo), con un costo di attivazione una tantum di 39,99, l’IliadBox compreso e chiamate illimitate.

Pur con tutti gli appunti fatti dall’IAP siamo di fronte ad un’offerta veramente avanzata rispetto a quello che c’è oggi sul mercato italiano, e proprio l’Iliad Box (il modem targato Iliad) ha permesso di fare un salto avanti nel campo delle velocità garantite.

Anche i termini “velocità” e “capacità” sono finiti nel mirino dell’IAP. Infatti fra le richieste fatte ad Iliad c’è quella di riformulare la propria comunicazione rendendola più chiara perché questi due termini potrebbero essere fraintesi, creando ancora più confusione negli utenti in quanto Iliad indica nella propria offerta la velocità al secondo raggiungibile (con la propria offerta e il proprio modem) e non la capacità disponibile.

In risposta a quanto espresso dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, attraverso un comunicato stampa, Iliad ha affermato di voler modificare la propria comunicazione seguendo queste linee guida “in modo completo e quanto più semplice e chiaro possibile, per non complicarne ulteriormente la comprensione”.

Ci teniamo a sottolineare che fin da quanto Iliad è arrivata nel mercato italiano, uno dei suoi punti di forza, quello che forse più l’ha contraddistinta dai suoi competitor (forse anche più della convenienza delle tariffe), è stato proprio la trasparenza.

Fin da quel momento quindi l’azienda ha impostato tutta la sua comunicazione sotto questo aspetto e ci sembra inverosimile che a ridosso del lancio di un’offerta che tutti quanti aspettavano sia venuta meno ai suoi principi.

Desideriamo concludere lasciando a voi lo spazio per ampliare e proseguire la discussione.
Cosa ne pensate di quanto successo? Fateci sapere la vostra nel box dei commenti.