Iliad chi la fa l’aspetti. Il quarto gestore di nuovo contro Wind Tre

Chi la fa l'aspetti. Iliad vs Wind Tre

Chi la fa l'aspetti. Iliad vs Wind Tre

Non mancano mai succose novità dal  mondo Iliad. In questi giorni infatti si è consumato un botta e risposta niente male tra Iliad e Wind Tre in tema pubblicità ingannevole.

Vuoi leggere prima di tutti le nostre news sulla telefonia? Scarica GRATIS la nostra APP per Android da qui.

Giusto qualche settimana fa, l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) si era pronunciato a favore di Wind Tre dopo una loro segnalazione sullo spot televisivo di Iliad giudicato ingannevole e ne veniva richiesto lo stop, il quarto operatore mobile aveva quindi provveduto immediatamente a fermare la messa in onda per poi farla ripartire con lo spot opportunamente modificato.

Iliad su Telegram

In questi giorni è invece accaduto l’esatto contrario che suona molto come un “chi la fa l’aspetti”. E così ecco che dietro segnalazione di Iliad riguardo lo spot natalizio di Tre Italia sulla vendita del nuovo iPhone 11, il Giurì si è pronunciato a favore di Iliad giudicando lo spot di Wind Tre ingannevole:

Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che la comunicazione commerciale esaminata è in contrasto con l’art. 2 CA, limitatamente alla mancata indicazione del modello escluso ed in questi limiti ne ordina la cessazione.

A questo proposito il citato Articolo 2 del Codice di Autodisciplina recita quanto segue:

La comunicazione commerciale deve evitare ogni dichiarazione o rappresentazione che sia tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto, il prezzo, la gratuità, le condizioni di vendita, la diffusione, l’identità delle persone rappresentate, i premi o riconoscimenti.

Insomma siamo in piena guerra. Botte da orbi nei giorni delle festività natalizie con i gestori che ben conoscono i punti deboli dei propri avversari.

Non a caso sempre in questi giorni, gli operatori TIM, Vodafone e Wind Tre sono stati diffidati da AGCOM circa le loro nuove “ricariche speciali”, quelle che al netto di un credito inferiore rispetto al costo della ricarica, offrono servizi come ad esempio connessione internet per almeno 24 ore dalla ricarica.

Quando i tre si sono come presi per mano lanciando quasi all’unisono queste ricariche speciali, in tanti avevano storto il naso per l’ennesimo balzello inventatosi dagli operatori e difatti è arrivata la risposta, piuttosto chiara, dall’Autorità.

Nel comunicato ufficiale rilasciato dall’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) tutti i gestori citati sono stati diffidati e spinti al rispetto della Legge Bersani n. 40 del 2007 con la quale tra le altre questioni, si sanciva l’abolizione dei costi di ricarica.

Quindi con la scusa di dare ai clienti un servizio aggiuntivo non solo non richiesto ma il più delle volte inutile visto che oggi le offerte commerciali attivate dai clienti prevedono già giga per connettersi a internet. Inoltre i clienti quando acquistano una ricarica si aspettano di ricevere il credito che hanno acquistato.

A far partire questa denuncia ci hanno pensato alcune associazioni dei consumatori tra cui Altroconsumo e Codacons ma anche molti utenti che hanno chiesto all’Autorità di intervenire sulla questione.

È stato inoltre segnalato che gli operatori telefonici, introducendo questi nuovi tagli di ricarica, hanno abolito i tradizionali tagli di ricarica da 5 e 10 euro di credito in vendita nelle tabaccherie, bar ed edicole. I tagli da sempre gettonati dai più giovani.

Le indagini dell’Agcom hanno inoltre evidenziato come in diversi casi, molti utenti erano assolutamente inconsapevoli di ciò che avevano acquistato ritrovandosi quindi decurtato un credito residuo diverso.

Inoltre eliminando le ricariche standard da 5 e 10 euro, si obbliga forzatamente il cliente ad acquistare i nuovi tagli decurtati di un euro.

In conclusione si è trattata di una presunta manovra ingannevole da parte degli operatori per aggirare l’eliminazione del costo della ricarica.

Ancora una volta ci ritroviamo a parlare di pratiche scorrette di alcuni operatori telefonici che dovrebbero invece focalizzare tutte le loro idee, energie e soprattutto l’innegabile creatività per cercare non solo di conquistare i clienti ma riconquistare una credibilità fortemente compromessa.

Intanto tornando a parlare strettamente del mondo Iliad, arrivano aggiornamenti positivi sulla rete proprietaria: il numero di impianti attivi ad oggi risulta essere di 1.800. Tra i nuovi impianti sono stati segnalati in Sardegna, in modo particolare nella città di Cagliari e in Trentino Alto Adige, nella città di Trento.

Al momento le regioni italiane che risultato totalmente scoperte dalla rete proprietaria Iliad sono Calabria, Basilicata, Molise e Valle D’Aosta.

Voi cosa ne pensate di queste notizie? Come sempre, raccontateci la vostra nello spazio commenti qui sotto. Intanto, dalla redazione di UpGo.news e 4Fan.it, i nostri migliori auguri per delle serenissime feste.