Google fatto un annuncio che sicuramente potrebbe segnare l’inizio di una nuova era nell’intelligenza artificiale (IA). Il gigante, messo parecchio sotto pressione da ChatGPT, ha svelato “Gemini”, un progetto rivoluzionario che promette di portare l’IA a un livello mai visto prima. In questo contesto, è essenziale capire cosa rende Gemini unico e come potrebbe influenzare il futuro del settore AI. Ecco prima di tutto qualche rapida considerazione su Gemini di Google, nel video short di oggi:
Cos’è Gemini
Gemini di Google è un progetto di intelligenza artificiale che si distingue per la sua natura multimodale. Parolona difficile che però ora andiamo subito a spiegarvi. A differenza dei suoi concorrenti che si concentrano principalmente sull’elaborazione del linguaggio naturale, Gemini è progettato per elaborare e integrare dati da diverse fonti: testo, immagini, video, audio e codice. Questa capacità multimodale permette a Gemini di comprendere e reagire a un’ampia gamma di input, rendendolo uno strumento estremamente versatile. Insomma, Google ci tiene a precisare che Gemini è molto, ma molto diversa da ChatGPT.
L’introduzione di Gemini nel mercato ormai super vivace dell’IA segna un importante punto di svolta. Google, con un fatturato annuale che si aggira intorno ai 300 miliardi di dollari, entra prepotentemente in un settore dominato per il momento da OpenAI e Microsoft. L’approccio multimodale di Gemini potrebbe potenzialmente superare le capacità degli attuali sistemi di IA, specialmente in aree come la programmazione, dove si prevede possa superare l’efficacia dell’85% dei programmatori umani. Insomma, a primissimo impatto Gemini sembra forse più interessante di ChatGPT in ambito lavorativo e business (anche se bisogna capire se sia tutta ciccia quella dietro il fumo degli annunci).
Gemini di Google e l’impatto occupazionale
Con le sue super capacità tecniche, l’impatto di Gemini impatta quindi sul tessuto sociale e occupazionale. La sua efficacia nella programmazione e in altri settori potrebbe portare a cambiamenti significativi nel mercato del lavoro, con un potenziale rapido effetto sulla sostituzione del lavoro umano con sistemi automatizzati. E ovviamente questo solleverà mille questioni etiche importanti.
Google è mega responsabile. Mica come gli altri…
Nel suo annuncio, Google ha sottolineato l’importanza di uno sviluppo responsabile di Gemini. L’azienda si è impegnata a condurre test sempre più approfonditi per evitare la creazione di algoritmi tossici e a garantire che l’intelligenza artificiale sia inclusiva e sicura. Un approccio responsabile fondamentale per garantire che i benefici dell’IA siano distribuiti equamente e senza rischi inaccettabili per gli individui o la società nel suo complesso. Insomma, Google sente addosso gli occhi del mondo (e fa bene).
Gemini entra in un mercato già affollato e competitivo, con giganti tecnologici che devono in realtà ancora svelare i loro prodotti AI. In segreto stanno lavorando ad esempio Apple e Alibaba e Tencent con investimenti nell’IA come mai accaduto prima nella storia dell’innovazione. Questa diversità di attori e approcci è comunque, secondo noi, essenziale per stimolare l’innovazione e garantire che il campo dell’IA continui a evolversi in modo sano e sostenibile.
L’annuncio di Google Gemini non è solo un passaggio importantissimo per l’azienda (che non è semplicemente un’azienda, ma è un pezzo importante della nostra vita quotidiana) ma anche un indicatore di come l’IA sia ormai divenuta il pilastro centrale nel settore tecnologico. È chiaro che l’IA non è più un concetto astratto limitato, ai nerd, agli appassionati e agli ambienti accademici e di ricerca, ma una realtà tangibile che sta iniziando a plasmare ogni aspetto della nostra vita quotidiana.