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La fusione WindTre alla fine è stata inutile, per colpa di Iliad

Iliad continua a crescere nei numeri e nella fiducia, raccogliendo un nuovo riconoscimento dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza. Per l’ente preposto all’analisi dei brand, Iliad è il miglior gestore telefonico italiano per rapporto qualità prezzo. Ma quella che vi raccontiamo oggi qui su UpGo è la storia di Iliad e di una fusione, quella tra Wind e Tre che di fatto è stato inutile. Prima di iniziare però, vi ricordiamo che potete ricevere tutte le news su ILIAD iscrivendovi al nostro Canale Telegram cliccando qui!

La fusione Wind Tre è avvenuta il 31 Dicembre del 2016 quando, dopo varie trattative, le due società, rispettivamente la Veon e la CK Hutchison, riuscirono ad accordarsi per la creazione del nuovo brand. Di fatto con questa fusione si doveva capitalizzare la più vasta base clienti d’Italia poiché al tempo Wind aveva moltissimi utenti e il marchio 3 rappresentava circa 10 milioni di clienti. 

Il 29 Maggio 2018, quasi un paio di anni dopo la fusione di Wind Tre, avvenne il lancio ufficiale di Iliad, in concomitanza con il lancio dell’offerta commerciale e l’avvio della vendita delle carte SIM sia con le nuove numerazioni sia con la possibilità di effettuare la portabilità da altri operatori.

L’arrivo di Iliad in Italia è stata una diretta conseguenza della fusione tra Wind e Tre, proprio perché è stato grazie ad essa che si è formato lo spazio per l’ingresso di Iliad nel mercato italiano, ed è grazie alle antenne Wind Tre che l’operatore francese ha diffuso il suo segnale inizialmente. Ad oggi però se si guardano i numeri Iliad è diventato anche l’elemento che sta rendendo inutile questo matrimonio tra Wind e Tre. Quasi tutti i clienti che avevano una sim 3, nel corso di questi anni, infatti sembrano essere tutti passati a Iliad.

Secondo alcuni dati Iliad è l’operatore che ha maggior consenso tra i clienti italiani, mentre al momento Wind Tre è in coda rispetto agli altri big (Tim e Vodafone). La qualità del brand percepita è molto alta per Iliad, mentre la stessa Hutchinson ha affermato che da quando esiste Iliad sono circa 2 milioni i clienti che sono molto probabilmente passati da Wind Tre a Iliad.

Le motivazioni più certe sono le troppe rimodulazioni che da sempre gli operatori continuano a fare (e la fusione wind tre non ha portato miglioramenti sotto questo aspetto). Dopo la rivoluzione portata da Iliad gli utenti vogliono sicurezze, vogliono un piano tariffario stabile e costante, vogliono sapere quanto spendere senza brutte sorprese e senza costi nascosti.

Iliad ha lanciato la sua offerta fibra questo gennaio e sicuramente questa grande novità porterà un rafforzamento complessivo del brand. Certo ancora ci vorrà un bel po’ per portare la fibra in tutta Italia, ma il costo dell’offerta se si è già clienti Iliad con il mobile potrebbe convincere molti utenti a passare all’operatore d’oltralpe e altri operatori, tra cui Wind Tre, potrebbero subire una sostanziosa perdita di clienti.

Parlando delle infrastrutture abbiamo molte volte detto come Iliad si appoggia tuttora ad alcune antenne Wind Tre, anche se dal 2018 al 2020 Iliad ha installato circa 5100 antenne proprietarie, superando brillantemente l’obiettivo che si era posto e affrontando molto bene tutte le difficoltà causate dalla pandemia. Questo dato, che comunque tenderà a crescere (risultano oggi attivi quasi 9.000 siti mobili), aggiungerà alle già ottime offerte delle prestazioni di rete sempre più affidabili ed efficienti.

Wind Tre e Iliad insieme?

È ormai praticamente ufficiale il progetto in cui Wind Tre si avvicinerà a Iliad in una joint venture per portare nelle aree meno popolate d’Italia la connessione in 5G.

Dai rumors si intuisce che attualmente Wind Tre dirige da sola questa operazione, ma entro fine giugno la partecipazione ed il controllo sarà al 50%. Una stima riporta un dato che fa ben sperare per chi aspetta il 5G, infatti alla fine del progetto sembra che sarà raggiunto il 25% della popolazione attuale dell’Italia che in questo momento non ha accesso alla connessione in banda larga 5G. Questa notizia era stata già resa nota agli inizi di marzo ma le due aziende non hanno rilasciato nessun commento o comunicato ufficiale in merito.


Ora si ha invece qualche informazione in più. Sembra infatti che Wind Tre “cederà” ad una nuova società creata appositamente per questo progetto, 7.000 siti mobile che ad oggi coprono circa il 27% della popolazione italiana che vive in zone remote. Tutto però è ancora da vedere, poiché la creazione di una nuova società fra i due operatori dovrà essere sottoposta alle autorità competenti ed essere approvata.

Come sempre, non appena avremo ulteriori notizie, sarà nostra cura aggiornarvi con un nuovo articolo.

Simone Pifferi: Simone Pifferi. Copywriter freelance, può scrivere su tutto ma le sue passioni riguardano la comunicazione, il web marketing, il settore telco e l'editoria. Dopo la formazione umanistica si appassiona alla SEO, al web design e allo sviluppo di siti web. Attualmente collabora come copywriter con diverse web agency e blog di settore. Simone Pifferi su Linkedin