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Finto corriere Amazon. Se avete ricevuto questo messaggio, attenti

Attenzione a una nuova truffa che sta circolando online: si tratta di una email che, spacciandosi per Amazon, invita gli utenti a cliccare su un link per ricevere una spedizione in consegna. Spesso la scusa è un pacco bloccato in qualche fantomatica dogana. Chi cade nella trappola, però, si ritrova a dover inserire i propri dati personali e finanziari su un sito fasullo.

La truffa, nota come “phishing”, è stata particolarmente attiva durante questo periodo natalizio, nel quale è ovviamente fortemente aumentato il numero di acquisti online. Se si è già stati vittime di questa truffa, è importante contattare immediatamente la propria banca o il fornitore della propria carta di credito, per richiedere immediata assistenza.

Leggi anche: ciao da Amazon, come funziona questa truffa | Truffe: come riconoscere un falso messaggio

Ricordiamo che è sempre meglio effettuare pagamenti online solo tramite il sito ufficiale della società e non tramite link ricevuti via email o messaggio privato. Se si riceve una email o un messaggio sospetto, è possibile contattare direttamente l’azienda per verificare l’autenticità della richiesta. È anche importante ricordare che Amazon e altre società legittime non chiederanno mai informazioni personali o finanziarie via email. Se si riceve una email che sembra sospetta o che richiede questo tipo di informazioni, è meglio non rispondere e cancellare immediatamente il messaggio.

Ma come si fa a capire se chi ci scrive è un corriere vero o falso? La truffa è costruita davvero bene ed è normale, mentre si attende un pacco, cadere nel tranello della mail del finto corriere.

Ci sono però alcuni segnali che possono indicare che una email del corriere è falsa:

  1. L’indirizzo del mittente della mail non corrisponde a quello di un’azienda di consegne conosciuta.
  2. L’email contiene errori di ortografia o di grammatica. Spesso questo genere di mail sono tradotte da software automatici che spesso producono risultati abbastanza grossolani.
  3. L’email chiede informazioni personali o finanziarie, come il numero di carta di credito o il numero di conto bancario. Sicuramente un corriere non vi chiederebbe mai un pagamento del genere. O lo avete già pagato o al limite vi chiederà un pagamento alla consegna.
  4. L’email contiene un link che porta a un sito web sospetto o che sembra non essere legato all’azienda di consegne. Occhio e cercate sempre di fare queste operazioni da desktop e non da smartphone. Da computer è più facile, visivamente, riconoscere siti web sospetti.

Essere vittima di una truffa online è sempre un’esperienza frustrante e stressante. Le truffe online possono comportare la perdita di denaro ma anche la divulgazione di informazioni personali sensibili, il che può causare preoccupazione e ansia. Inoltre, è davvero difficile ottenere il rimborso da parte del proprio istituto di credito. Più in generale però, vogliamo condividere con voi un elenco di 8 punti per non farvi fregare da truffe via internet:

  1. Non cliccate mai su link presenti in email o messaggi sospetti, anche se questi sembrano provenire da società conosciute.
  2. Verificate sempre l’indirizzo del mittente e l’esatto dominio del sito web prima di inserire le vostre informazioni personali o finanziarie.
  3. Non fornite mai informazioni personali o finanziarie su siti web non sicuri. Assicuratevi che il sito web utilizzi una connessione sicura (https).
  4. Non effettuate mai pagamenti tramite link ricevuti via email o messaggio privato. Andate sempre direttamente al sito ufficiale della società per effettuare pagamenti online.
  5. Non rispondete mai a email o messaggi che chiedono informazioni personali o finanziarie. Amazon e altre società legittime non vi chiederanno mai questo tipo di informazioni via email (anche perché, già le hanno!)
  6. Se ricevete una email o un messaggio sospetto, contattate direttamente l’azienda per verificare l’autenticità della richiesta.
  7. Utilizzate metodi di pagamento online sicuri, come carte di credito ricaricabili, virtuali o PayPal, invece di fornire direttamente i vostri dati bancari.
  8. Infine, chiedete anche il supporto di un amico più esperto di tecnologia se avete dubbi o domande sull’autenticità di una email o di un sito web.
Fabrizio Giancaterini: Fabrizio Giancaterini. Fondatore del blog UPGO.NEWS e attuale amministratore. Seo e content marketer si occupa di individuare ciò che può interessare i follower del canale. Si occupa quotidianamente dei rapporti con i partner, cercando di creare costantemente un filo diretto ed informale con le compagnie. Nel 2020 fonda anche UPGO.IT SRL, impresa digitale specializzata nella creazione di contenuti di valore per il web. Fabrizio Giancaterini su Facebook