La fibra c’è, anche dove meno ve l’aspettate. La copertura, per fortuna, si espande abbastanza velocemente (per carità si può sempre fare di meglio eh) grazie anche agli investimenti dello Stato. Tra i gestori che performano bene mantenendo prezzi molto convenienti (quelli che piacciono a noi di UpGo) c’è Aruba che da questo punto di vista è campionessa assoluta dell’estensione della copertura. La fibra di Aruba copre un numero incredibile di indirizzi, quindi se ancora non siete sicuri se la vostra abitazione sia o meno raggiunta dall’offerta, fate qui il check veloce:
Oggi su UpGo parliamo della fibra ottica Aruba nelle aree bianche italiane e come verificare la disponibilità per il vostro indirizzo. Ecco come Aruba sfrutta le infrastrutture di Open Fiber per raggiungere queste zone più periferiche del nostro Paese.
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Le aree bianche: cosa sono
Le aree bianche sono definite così dall’Unione Europea e sono i territori privi di connessione veloce in fibra ottica nei quali gli operatori privati non investono a causa del cosiddetto fallimento di mercato. Per capirci meglio, usando un linguaggio semplice, parliamo di aree che senza i soldi dello Stato non sarebbero coperte dai gestori telefonici, perché questi non avrebbero un adeguato ritorno economico. Chiaro? Queste zone comprendono evidentemente località di campagna o montane e indirizzi nell’hinterland delle grandi città. In Italia, le aree bianche si suddividono in due mega gruppi, C e D, che prevedono un intervento parziale o totale dello Stato per la realizzazione delle infrastrutture di rete.
Aruba e la fibra ottica nelle aree bianche
Grazie all’utilizzo delle infrastrutture delll’azienda Open Fiber, l’operatore wholesale (ovvero all’ingrosso) impegnato nella diffusione della fibra ottica anche nelle aree rurali e di provincia, Aruba ha scelto (a differenza di altri operatori) di portare la fibra nelle aree bianche italiane. Ciò permette ai residenti di queste zone di usufruire delle promozioni sulla fibra Aruba, pagando solamente un sovrapprezzo mensile di 5 euro. Come detto si tratta di un vantaggio evidente rispetto a competitor come Iliad, che non hanno ancora esteso la propria offerta a queste aree.
Come verificare la copertura
Per verificare se la fibra ottica Aruba è disponibile nel vostro indirizzo, è possibile cliccare direttamente qui, digitando il vostro indirizzo nell’apposito campo di ricerca. Seguendo queste indicazioni, potrete facilmente verificare la nuova copertura della fibra ottica offerta da Aruba nelle aree bianche e valutare le offerte più convenienti per le vostre esigenze.
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Non è vero che l’Italia è messa male nella fibra
Un dato interessante è emerso dalla ricerca di Ftth Council Europe ovvero che, a differenza di quanto si dice, il nostro Paese non è poi messo così male in termini di sviluppo e copertura della fibra ottica. In questo articolo vediamo come quindi l’Italia alla fine non stia messa peggio di tutti. Se volete discutiamo questa notizia qui sul nostro Canale Telegram principale.
L’Italia in un solo anno ha raggiunto il numero di 2,1 milioni di case cablate, al primo posto il Regno Unito con 4,2 milioni poi Francia e Turchia (rispettivamente 3,5 milioni e 2,9 milioni). Secondo questo report, l’Italia si piazza tra i primi quattro paesi europei per il numero di abitazioni raggiunte dalla fibra ottica. Inoltre, è al quinto posto per il tasso di crescita degli abbonamenti alla fibra (882 mila nuovi abbonati).
Questi risultati rappresentano un’importante conferma della costante e positiva crescita a lungo termine della banda ultralarga in Italia. Secondo le previsioni di Ftth Council Europe, l’Italia manterrà queste posizioni di classifica almeno fino al 2028.
Tuttavia, rimane la necessità di accelerare l’adozione della fibra ottica nel nostro paese e non solo. È fondamentale lavorare sulla promozione e l’adozione delle nuove tecnologie di rete in modo da consentire una diffusione sempre maggiore della banda ultralarga. Solo così si potrà continuare a garantire una maggiore competitività sui mercati internazionali e un accesso più ampio ai servizi internet di alta qualità.
‘Ftth Council Europe rappresenta un insieme di 39 Paesi tra cui i 27 membri dell’UE, il Regno Unito, quattro paesi del Commonwealth of Independent States, Andorra, Islanda, Israele, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia, Svizzera e Turchia, impegnati a promuovere e supportare la diffusione della fibra ottica sul territorio europeo.
Il rapporto presentato a Madrid ad inizio aprile segnala che a settembre 2022, il numero di case raggiunte dalla tecnologia Ftth/Fttb nell’UE39 è di 219 milioni, rispetto ai 198,4 milioni dell’anno precedente. I principali Paesi per numero di case raggiunte sono UK, Francia, Turchia e Italia. Il tasso di copertura Ftth/b nell’UE39 è del 62,2%, in crescita del 5% rispetto al 2021. In UE27+Regno Unito la copertura è del 55,1%. Il numero di abbonati Ftth/Fttb nella regione UE39 è di 108 milioni. Tra i cinque mercati in crescita più rapida, Francia, Regno Unito, Spagna, Turchia e Italia.
Dati buoni ma c’è da fare ancora molto lavoro, soprattutto per colmare il divario tra copertura in fibra ed effettiva adozione. Sempre dal report viene messo in evidenza come Germania, Regno Unito e Italia sono i Paesi in cui c’è da intervenire maggiormente. Complessivamente sono circa 89 milioni le abitazioni non connesse alle reti FTTH, ovvero il 55% delle famiglie totali della zona UE27 ancora non hanno un abbonamento alla fibra.