Oggi vogliamo parlarvi di una situazione parecchio spiacevole che si sta verificando per i clienti di Eurovita, importante azienda del settore delle assicurazioni. Vediamo cosa sta succedendo e perché.
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La crisi di Eurovita
Da fine marzo, la compagnia assicurativa Eurovita, specializzata in polizze sulla vita, è in amministrazione straordinaria. Questo significa che la società non è più considerata finanziariamente solida a causa di scelte finanziarie errate che hanno portato a perdite significative. Ma cosa significa”amministrazione straordinaria” e come sta influendo questa situazione sui risparmi dei clienti Eurovita?
L’amministrazione straordinaria
Cosa significa “amministrazione straordinaria”? Questo termine si riferisce a una situazione in cui, di fronte a problemi finanziari, viene nominato un commissario che lavora con l’autorità di vigilanza per risanare la situazione (infatti si usa anche il termine “azienda commissariata”). Attualmente, per Eurovita, il commissario Alessandro Santoliquido è alla ricerca di acquirenti per rilevare la società e salvare i risparmi dei clienti.. Nel caso di Eurovita, attualmente il commissario, Alessandro Santoliquido, sta cercando acquirenti per rilevare la società e salvare i risparmi dei clienti. Ma il problema sta nel fatto che, fino a quando EuroVita rimarrà in amministrazione straordinaria, i clienti non potranno riscattare le loro polizze, e questa situazione sta creando frustrazione e rabbia tra migliaia di persone.
Il blocco del riscatto delle polizze
Le richieste di riscatto delle polizze sono bloccate fino a fine giugno. Ciò significa che i clienti che non hanno più fiducia nella solidità dell’azienda e che vorrebbero recuperare i loro soldi non possono chiedere il rimborso anticipato delle polizze. Questo sta causando grande preoccupazione tra i 350.000 clienti di EuroVita, che insieme detengono circa 400.000 polizze per un totale di 15 miliardi di euro.
Le cause della crisi di Eurovita
Il motivo principale per cui sono iniziati i problemi di Eurovita è stato che l’azienda ha investito massivamente nei titoli di stato. Quando le banche centrali hanno iniziato ad aumentare i tassi di interesse per combattere l’inflazione, il valore dei titoli di stato è sceso, rendendo meno conveniente possederli. Questo ha portato a perdite per coloro che avevano investito in titoli di stato a lungo termine, come appunto Eurovita. Di conseguenza, il valore degli investimenti nel portafoglio della compagnia assicurativa, non è stato più sufficiente a garantire la stabilità dell’azienda.
Ed ora?
Fino a fine giugno, i clienti con una polizza vita non possono chiedere il riscatto anticipato, ovvero la liquidazione totale della polizza. Nonostante questo i risarcimenti assicurativi in caso di sinistri continuano ad essere garantiti. La misura del blocco del riscatto anticipato delle polizze è stata presa dall’autorità di vigilanza per dare tempo alla compagnia di trovare una soluzione per superare la crisi.
Il commissario straordinario, Alessandro Santoliquido, sta cercando acquirenti disposti a coprire le perdite di Eurovita. Per il risanamento del patrimonio, sono necessari circa 400 milioni di euro. Tuttavia, nessuna delle soluzioni proposte finora è del tutto convincente.
Anche se qualcuno acquisterà Eurovita, molto probabilmente ci sarà una corsa da parte dei clienti per recuperare i loro soldi, dato che ormai la fiducia nell’azienda è venuta meno.
Una possibile soluzione potrebbe essere quella di chiudere l’azienda e far cessare il marchio Eurovita, per poi venderla in parti ad altre compagnie di assicurazioni. Queste ultime assorbirebbero solo alcune polizze e alcuni dipendenti. Alcune aziende assicurative, come Generali, Intesa Sanpaolo Vita, Unipol, Poste Vita e Allianz, si sarebbero già rese disponibili.
Conclusioni
In definitiva, possiamo dire che la crisi di Eurovita è un campanello di allarme per i risparmiatori. Bisogna capire che le compagnie assicurative, così come le banche, si basano e operano su un delicato equilibrio dei conti. Le assicurazioni in particolare non hanno mai a disposizione tutti i soldi necessari per indennizzare i clienti o risarcire in anticipo, questo perché ritengono improbabile che si verifichino tutti insieme gli eventi che fanno scattare gli indennizzi o che tutti insieme richiedano il riscatto anticipato. Staremo a vedere quale sarà il futuro di Eurovita, ma nel frattempo vi ricordiamo che il risparmio è un’attività che richiede attenzione e consapevolezza quindi, prima di investire in qualsiasi prodotto finanziario informatevi e se necessario affidatevi a qualche consulente.