Non è un segreto che Starlink stia cercando partnership con gli operatori di telefonia mobile per consentire di effettuare e ricevere chiamate sul proprio smartphone attraverso i suoi satelliti. Negli Stati Uniti, culla di SpaceX e paese in cui il servizio Starlink è molto diffuso rispetto all’Europa, le cose procedono rapidamente con vari accordi e test già in corso. Tuttavia, uno dei più grandi operatori di telecomunicazioni americani ha recentemente espresso opposizione a questo progetto, rendendo la vicenda ancora più interessante da seguire per capire le possibili ripercussioni anche nel nostro Paese.
Se siete interessati a Starlink e più in generale alle notizie sulle connessioni satellitari, vi invitiamo a unirvi al nostro canale Telegram ad hoc. Potete iscrivervi da qui al Canale Telegram Starlink Italia News.
Le preoccupazioni di AT&T
AT&T, uno dei principali operatori di telecomunicazioni, ha espresso la sua opposizione al piano di servizio satellite-to-phone proposto da T-Mobile e Starlink, la società di SpaceX. Secondo AT&T, il piano potrebbe interferire con i servizi wireless terrestri esistenti.
Nell’agosto 2022, T-Mobile e SpaceX hanno annunciato una collaborazione per permettere agli utenti di T-Mobile di connettersi ai satelliti di seconda generazione di Starlink, garantendo così la copertura anche nelle località più remote. Le due aziende prevedono di iniziare i test quest’anno, ma AT&T sostiene che le regole della FCC non permettono l’uso dello spettro terrestre di T-Mobile proposto da SpaceX. Inoltre, secondo AT&T, non hanno richiesto né giustificato le deroghe alle regole necessarie per autorizzare le loro proposte.
AT&T ha inoltre sollevato preoccupazioni per il rischio di interferenze dannose e sostiene che le domande di SpaceX e T-Mobile non soddisfano i requisiti per la deroga e non possono essere accettate nel loro stato attuale.
Il progetto di AT&T
Non sappiamo se l’opposizione di AT&T sia dovuta a preoccupazioni reali o al fatto che sta sviluppando un proprio servizio satellitare in collaborazione con AST SpaceMobile. Le due aziende hanno già effettuato con successo la prima chiamata audio satellitare bidirezionale sulla rete di AT&T. AT&T ha assicurato che la sua tecnologia non causerà interferenze a nessun sistema terrestre autorizzato.
Altre entità, tra cui la Rural Wireless Association, un gruppo commerciale per operatori wireless rurali, e Omnispace, che collabora con Ligado per un sistema satellite-to-phone, hanno espresso preoccupazioni simili. Sostengono che le operazioni proposte da T-Mobile e SpaceX potrebbero causare interferenze di canale adiacente alle operazioni di rete mobile e fissa dei titolari di licenze nelle bande 1895-1910 MHz e 1975-1990 MHz nelle aree rurali e remote.
La risposta di Space X
SpaceX ha risposto a queste critiche affermando che il suo sistema opererà senza causare interferenze dannose a qualsiasi altro servizio debitamente autorizzato in queste bande. Tuttavia, secondo l’RWA, SpaceX non ha fornito alcun supporto per questa conclusione né ha offerto di mettere in atto alcuna protezione per garantire che non ci siano effettivamente delle interferenze.
Conclusioni
La questione rimane aperta. La FCC potrebbe ancora respingere o richiedere modifiche al progetto di SpaceX e T-Mobile. Nonostante ciò, SpaceX ha previsto di iniziare a testare il sistema satellite-cellulare entro il 2023.
Come accennato all’inizio dell’articolo, sarà affascinante vedere come si svilupperà la situazione e, se tutto andrà secondo i piani e se questa tecnologia raggiungerà anche l’Europa, i giganti delle telecomunicazioni dovranno necessariamente rivedere le loro strategie.