Oggi Elon Musk viene associato a tantissimi brand, ed è anche normale visto che è coinvolto in moltissimi progetti, da SpaceX a Tesla, passando per Twitter, Neuralink e The Boring Company (azienda di infrastrutture per creare tunnel sotterranei con lo scopo di ridurre il traffico). Praticamente non passa un giorno in cui esca una notizia che non lo riguardi o una sua dichiarazione su una qualche tematica. Ma come ha fatto a diventare così ricco? O meglio: sapete con quale azienda ha iniziato a costruire il suo impero? Ve lo raccontiamo in questo post.
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Zip2, ovvero Google Maps prima di Google Maps
Moltissimi credono che la prima azienda con cui Elon Musk cominciò a costruire il suo patrimonio fu PayPal. Beh non è così. La società X.com (divenuta poi PayPal) fu fondata nel 1999 e sappiamo tutti come divenne in breve tempo il sistema per i pagamenti online più famoso ed utilizzato al mondo (nel 2002 la società è stata ceduta a Ebay).
Prima di PayPal e più precisamente nel 1995, il ventiquattrenne Elon Musk fondò assieme al fratello Kimbal, l’azienda Zip2, una specie di sistema di mappe dove, dopo aver inserito punto di partenza e punto di arrivo, si riceveva una serie di indicazioni riguardo le strade da prendere. L’obiettivo era quello di vendere gli spazi pubblicitari ai negozi per ottenere visibilità, promuovendo i loro prodotti o servizi.
In pratica una versione rudimentale di Google Maps piuttosto che di Mappe di iOS.
Certo oggi un sito o un’app del genere non verrebbe citata da nessuna parte. Ma stiamo parlando degli albori di internet, nel 1995 il web era uno spazio completamente diverso rispetto a quello che è oggi.
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La crescita di Zip2
Contestualizzando quanto stiamo raccontando si può intuire come la cosa fosse profondamente innovativa. Elon e Kimbal presero un ufficio al 430 di Sherman Avenue a Palo Alto (nel pieno centro della Silicon Valley). Elon si occupava del codice mentre il fratello del marketing e dell’organizzazione aziendale. Dopo qualche difficoltà iniziale, Elon riuscì a programmare una versione demo abbastanza credibile da presentare a potenziali investitori.
Nel 1996 un fondo di investimento, il Mohr Davidow Ventures, rimasto affascinato dal progetto, decide di investire la considerevole cifra di tre milioni di dollari.
L’azienda si sposta in un ufficio più grande, iniziano le prime assunzioni ma, cosa più importante, c’è un cambio nel target di Zip2. Se prima infatti si cercava di vendere gli spazi pubblicitari ai negozi, ai ristoranti e alle attività locali, ora i due fratelli Musk vendono il sistema di mappe ai giornali. Arrivarono a vendere le mappe anche al New York Times.
La vendita di Zip2: il primo tassello dell’impero di Elon Musk
Zip2 era una società che andava alla grande. La crescita era continua e il capitale aumentava di anno in anno. Nel 1998 ci fu un tentativo di fusione con un’azienda concorrente (CitySearch) che però non andò a buon fine. Poi nel 1999 l’allora colosso Compaq Computer lanciò la sua offerta per acquistare tutta Zip2 per 300 milioni di dollari.
La società accettò e chi aveva investito inizialmente in Zip2 ci guadagnò un bel bottino. Elon Musk incassò dalla vendita ben 22 milioni di dollari (il fratello 15 milioni).
Una persona normale forse si sarebbe ritirata su un isola a fare la bella vita, ma abbiamo imparato a conoscere Elon Musk negli anni e può essere considerato tutto tranne che una persona normale. Una volta incassati i soldi infatti ne investirà una parte per la fondazione di PayPal e, come si suol dire, il resto è storia.