Di cosa parla Elogio della Lentezza nell’Era di WhatsApp di Marco Belpoliti?
Di cosa parla Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp? Oggi 21 giugno 2023 l’inizio della prima prova della Maturità 2023 in tutta Italia, un evento che tra le altre cose vede come protagonista (finalmente) una traccia molto attuale: un commento all’articolo di Marco Belpoliti, “Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp”. A sorpresa, la nostra era iperconnessa e l’etica della pazienza sono finite sotto la lente degli studenti maturandi. Ma di cosa parla Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp?
L’articolo di Belpoliti, apparso su Repubblica più di cinque anni fa, ha affrontato in maniera creativa la nostra relazione con il tempo e la pazienza in un mondo sempre più dominato da tecnologie real-time come WhatsApp. L’inizio potente “Non sappiamo più attendere” risuona oggi nelle aule di tutto il Paese, sfidando gli studenti a riflettere sulla nostra perdita collettiva del “piacere di attendere”.
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Di cosa parla l’articolo di Marco Belpoliti?
Secondo Belpoliti, malgrado l’ubiquità delle comunicazioni in tempo reale, la nostra vita è ancora “segnata dall’attesa”. In un mondo dove tutto sembra essere accessibile con un clic, Belpoliti esplora il valore nascosto dell’attesa, ascolto e attenzione. Tuttavia, pone una domanda provocatoria: “Chi ha oggi tempo di attendere e di sopportare la noia?”.
Nonostante l’apparente immediatezza di tutto, Belpoliti suggerisce che l’attesa rimane una parte intrinseca delle nostre vite, manifestandosi in vari aspetti della nostra quotidiana esistenza.
In un anno segnato da incertezze globali l’inclusione di una traccia come questa per la Maturità 2023 sottolinea la necessità di riflettere su come le nostre abitudini e le nostre aspettative siano realmente mutate. È una chiamata a rallentare, a ripensare il nostro rapporto con il tempo in un’era caratterizzata dall’istantaneità, sempre e comunque, ad ogni costo.
Gli studenti, immersi in un mondo digitale dove tutto è velocizzato, saranno chiamati oggi a fermarsi e riflettere su un tema che li riguarda da vicino. Un invito a pensare a come il tempo, l’attesa e la pazienza giochino ancora un ruolo chiave nelle loro vite, nonostante la pressione costante per l’immediatezza.
In questo scenario, la Maturità 2023 sembra voler sottolineare un messaggio chiaro: è giunto il momento di riconsiderare l’importanza dell’attesa, e di ripensare come le tecnologie moderne influenzano le nostre vite in modi che vanno oltre la semplice comunicazione istantanea. A quanto pare, la pazienza è ancora una virtù, anche nell’era di WhatsApp.