Dal benzinaio obbligatorio il doppio prezzo. Ecco a cosa serve
Visto il progressivo aumento dei prezzi del carburante che si è verificato in queste prime settimane del nuovo anno, il Governo ha deciso di intervenire con un decreto ad hoc. In questo breve post vi spieghiamo in poche e semplici parole di cosa si tratta quando parliamo di doppio prezzo al distributore di benzina.
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Gli aumenti che hanno coinvolto sia la benzina che il diesel, ma anche GPL e metano, sono iniziati allo scattare del nuovo anno, quando è venuto meno il taglio sulle accise, prima di 0,30 cent./litro poi 0,18, voluto dal governo Draghi dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino.
Durante l’ultima manovra di stabilità non si è quindi deciso di rinnovare questa misura a tutela dei consumatori, e progressivamente i prezzi si sono alzati. Questo ha scatenato ovvie polemiche a livello politico e anche le associazioni dei consumatori hanno alzato la voce.
Tutto questo ha inevitabilmente portato il governo ad agire e, nell’ultimo Consiglio dei Ministri, è stato varato un decreto subito messo in atto.
Il bartello con il doppio prezzo dal benzinaio
Entrando nel dettaglio, il decreto trasparenza prezzi carburanti stabilisce che in ogni attività per il rifornimento di carburante a uso civile (quindi in ogni benzinaio), accanto al prezzo della benzina è obbligatorio esporre anche il prezzo medio giornaliero nazionale che sarà comunicato quotidianamente dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
In questo modo i consumatori potranno sempre avere un riscontro immediato e si eviteranno speculazioni. Inoltre saranno introdotte delle specifiche sanzioni per chi non rispetterà le nuove disposizioni e, in caso di soggetto recidivo, si arriverà alla sospensione dell’attività per un periodo che può variare dai sette ai novanta giorni.
Sempre il nuovo decreto contiene particolari normative per rafforzare la collaborazione tra il Garante prezzi l’Antitrust e la Guardia di Finanza, l’organo che effettivamente si occuperà dei controlli sul territorio anche grazie ad una Commissione di allerta rapida che sarà sempre istituita dal Governo.
Inoltre, visti i preoccupanti dati che si registrano in autostrada con prezzi al servito anche oltre i 2,5 Euro al litro, il decreto verrà aggiornato con una norma che andrà a fissare un tetto massimo al prezzo del carburante.
Insomma, assieme alla proroga del bonus benzina da 200 (ne abbiamo parlato qui), questa è sicuramente una buona mossa, tesa più a evitare fenomeni di speculazione che a risolvere il problema del caro benzina. Sicuramente sarebbe stato meglio confermare il taglio delle accise, il che non è stato comunque completamente escluso dai portavoce del Governo. Vedremo come si svilupperà quindi la situazione e come sempre appena avremo delle novità non mancheremo di aggiornarvi.