12 distributori di carburante multati. Si mettevano d’accordo sui prezzi
Come spesso facciamo, ci teniamo a segnalare quando un’azienda riceve una sanzione per comportamenti scorretti a danno dei consumatori. Il nostro blog è dedicato al risparmio e alla trasparenza del mercato, elementi fondamentali per gestire efficacemente le proprie finanze. Questa volta, il nostro focus è su 12 aziende distributrici di carburante a Livigno, in provincia di Sondrio, che sono state multate per oltre 4 milioni di euro dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Vediamo cosa è successo.
L’indagine
Il 4 luglio, l’AGCM ha imposto sanzioni significative a dodici aziende operanti nel piccolo comune lombardo. Queste società, tra cui Cus.Car., Fibo, Ges.Car., Cusini Bernando & C., Tre.Car., CU.BA., Global Service, Bondi Carburanti di Bormolini Luigi e Silroc, hanno violato le regole della libera concorrenza.
Le indagini sono state avviate nel 2022, a seguito di una segnalazione da parte del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza. La segnalazione riguardava la possibile esistenza di un’intesa tra i dodici operatori, titolari dei punti vendita di gasolio e petrolio del comune in provincia di Sondrio. Questo perché, nello stesso anno delle segnalazioni, i militari della Guardia di Finanza di Bormio avevano notato l’identicità dei prezzi dei prodotti in questione per tutti i distributori coinvolti, nonostante questi fossero affiliati a compagnie petrolifere diverse.
Nel 2022, nell’ambito di un procedimento penale, la Guardia di Finanza ha reso nota l’esistenza di un cospicuo scambio di email settimanali tra le società per azioni coinvolte. Queste email, inviate dall’ex capo ufficio tributi del Comune di Livigno, contenevano indicazioni puntuali dei prezzi futuri da applicare negli impianti di distribuzione al dettaglio.
In seguito a quanto emerso, l’AGCM ha chiesto al Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza di fornire la serie storica dei prezzi dei distributori delle società incriminate. L’indagine, conclusa il 14 febbraio 2022, ha segnalato una sostanziale omogeneità dei prezzi, presso i distributori denunciati, dal 2014 al 2022.
Le società incriminate hanno cercato di difendersi sostenendo che il contenuto delle email non indicava il prezzo di vendita dei prodotti, ma restituiva dati pubblici relativi ai costi dei prodotti. Tuttavia, l’AGCM ha stabilito che gli argomenti della difesa non hanno alcun rilievo.
Perché Livigno?
L’area di Livigno, essendo una zona extra-doganale in regime di agevolazione fiscale, attira i consumatori dei comuni limitrofi e i turisti che frequentano la zona per motivi commerciali. Questo spiega l’esistenza di dodici distributori di carburanti in un paese che conta 6.900 abitanti e, contemporaneamente, la presenza di soli due distributori nel comune limitrofo di Bormio, che non gode del regime di agevolazione fiscale.
Le multe
Secondo l’AGCM, quest’intesa ha eliminato il confronto competitivo tra le parti e ha compromesso il gioco concorrenziale ai danni dei consumatori. In pratica, le società hanno violato l’articolo riguardante le intese restrittive della libertà di concorrenza.
Le sanzioni, considerando la gravità e la durata dell’accaduto, sono state calcolate al 15% del valore delle vendite. Il Gruppo Cusini dovrà pagare una somma pari a 2.687.504,20 euro, Global Service una somma pari a 695.281,40 euro, e Bondi Carburanti di Bormolini Luigi una somma pari a 233.000 euro, tra gli altri.
Conclusioni
Questo caso sottolinea l’importanza della libera concorrenza in un mercato delicato come quello dei carburanti e il ruolo fondamentale dell’AGCM nel garantire che le aziende rispettino le regole. Queste severe sanzioni serviranno da monito ad altre aziende per scoraggiarle dall’applicare comportamenti simili.
Come abbiamo sottolineato all’inizio dell’articolo, la libera concorrenza è fondamentale per un mercato sano e per garantire che i consumatori abbiano accesso a prezzi equi. Le violazioni di questa natura non solo danneggiano i consumatori, ma minano anche la fiducia nel sistema di mercato. È quindi fondamentale che le autorità continuino a monitorare e a intervenire quando necessario per garantire il rispetto delle regole in tutte le tipologie di mercati.