Disintossicarsi dallo smartphone. I giovani comprano vecchi telefoni
Un fenomeno inaspettato sta prendendo piede tra i giovani: la rinascita dei cosiddetti “dumb phone”, ovvero i vecchi telefoni cellulari privi di funzionalità smart. Ma cosa spinge la Generazione Z a tornare indietro nel tempo e a scegliere dispositivi così “semplici”? Discutiamo questa notizia anche sul nostro Canale Telegram. Seguite UpGo anche lì.
Il ritorno ai “dumb phone” non è una semplice moda retrò, ma rappresenta una vera e propria nuova esigenza dei giovani di disintossicarsi dalla dipendenza dagli smartphone e dal mondo dei social network (che ormai sembra appartenere più agli over 30). La Generazione Z, cresciuta in un mondo sempre connesso, sta cercando modi per staccare e ritrovare un equilibrio nella vita quotidiana. I vecchi telefoni, quando non erano ancora “intelligenti” e quindi privi di app e notifiche costanti, permettono di vivere il momento presente senza distrazioni.
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Oltre alla semplicità d’uso, i “dumb phone” offrono una serie di vantaggi che gli smartphone moderni non possono garantire. Ad esempio la durata della batteria, notevolmente superiore, permettendo di utilizzare il telefono per giorni senza la necessità di ricaricarlo. Inoltre, la mancanza di connessione a internet riduce il rischio di essere esposti a cyberbullismo e altre minacce online.
La decisione di passare a un “dumb phone” è dettata dalla volontà di disintossicarsi dalla tecnologia ma soprattutto, come detto prima, da quell’universo dominata dalle piattaforme sociali, sempre più caratterizzate da “discorsi d’odio”, polemiche gratuite fino a veri e propri episodi di violenza e bullismo.
Il ritorno ai “dumb phone” rappresenta una tendenza in crescita tra i giovani, che cercano una pausa dalla frenesia della vita moderna e dalle dipendenze di una società sempre connessa. E voi che ne pensate?