Digitel Italia chiude? Cosa è successo e come uscire da Digitel (aggiornato)

Digitel Italia chiusura

Digitel Italia a rischio chiusura. Telecom Italia ha staccato le linee. Clienti isolati.

Digitel Italia chiusura
Digitel Italia a rischio chiusura. Telecom Italia ha staccato le linee. Clienti isolati. Ecco tutta la vicenda e le soluzioni per lasciare Digitel Italia passando il proprio numero ad altro gestore.

Digitel Italia, chiusura in corso? Da giorni stiamo seguendo la disastrosa vicenda di Digitel Italia che ha lasciato tutti i suoi clienti senza linea, senza alcun preavviso.

In questo post, aggiornato a puntate, potete rileggere tutta la lunga storia, i botta e risposta di Digitel con TIM e la soluzione, probabilmente finale, della migrazione dei numeri Digitel Italia verso altro operatore fisso. Intervento last minute e forse un po’ tardivo dell’ AGCOM.

Prima di lasciarvi a questo speciale sulla disavventura Digitel vi ricordiamo che noi di UpGo.news, nel seguire la vicenda, abbiamo coinvolto i nostri lettori. Potete votare il sondaggio: “Digitel Italia, di chi è la colpa?” sulla nostra pagina Facebook.

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Cosa è successo a Digitel Italia? La crisi Digitel Italia

Brutte notizie per Digitel Italia, la compagnia telefonica attiva nel settore business e della quale c’ eravamo ampiamente occupati in occasione del lancio dell’ MVNO SimPiù. Oggi Digitel e il suo MVNO su rete TIM sembrano vicini alla chiusura. Lo scorso anno, all’ offerta di telecomunicazioni fisse di Digitel era stata aggiunta l’ offerta Digitel Simpiù, operatore virtuale su rete Telecom Italia. Noi per primi avevamo raccontato la nuova avventura dell’ operatore virtuale, con un’ intervista esclusiva a Christian Curandai, direttore commerciale dell’ operatore e che potete rileggere ciccando qui. Nel seguire la vicenda, noi di UpGo.news abbiamo come sempre coinvolto i nostri lettori. Potete votare il sondaggio: “Digitel Italia, di chi è la colpa?” sulla nostra pagina Facebook.

Nell’ intervista, a dir la verità, avevamo fatto chiaramente riferimento ad un’ offerta tariffaria, quella del virtuale Digitel SimPiù a nostro avviso davvero poco convincente.

Riportiamo qui la nostra domanda e la risposta di Digitel Italia:

UpGo.news. Sinceramente, le prime tariffe proposte non ci hanno troppo convinto. Può spiegarci come intendete aggredire il mercato italiano, uno dei più saturi al mondo?

Christian Curandai: Le tariffe che abbiamo proposto per il lancio rappresentano il primo approccio ad un mondo, quello del mobile, dove Digitel sta tastando il terreno prima di ampliare l’offerta, e si presenta quindi in punta di piedi. La nostra offerta aziendale è legata ad un mondo di servizi molto più ampio come  la telefonia fissa, la connettività, servizi di unified communication in cui SimPiù si incastra perfettamente nel concetto di offerta a 360°

In questo anno però, in effetti, di SimPiù non abbiamo più sentito parlare. Almeno fino a poche ore fa quando ci sono arrivate moltissime segnalazioni di disservizi sulle reti di Digitel Italia, tutte down. A quanto pare Telecom Italia avrebbe staccato la spina al gestore, a causa della situazione fortemente debitoria dell’ azienda Toscana.

Dopo ore di proteste sui social, è arrivato il comunicato ufficiale dell’ azienda, diffuso attraverso la Pagina Facebook della compagnia e che riportiamo integralmente di seguito:

Gentili Clienti,

Siamo davvero spiacenti di comunicarvi che, nonostante tutti gli sforzi profusi da Digitel Italia, in totale spregio delle norme di legge oltre che di buon senso, in data 10 novembre u.s., Telecom Italia ha inopinatamente proceduto al distacco dei servizi a favore della stessa. E ciò Telecom Italia ha fatto nonostante le ripetute proposte formulatele e pretestuosamente rifiutate, ma soprattutto la proposizione da parte di Digitel Italia del ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato in bianco ai sensi dell’articolo 161 LF. Tutto ignorato.

A ciò si aggiunga che il distacco in questione è altresì avvenuto non solo ancora pendente il termine per la proposizione del reclamo avverso l’ordinanza, del 3 novembre u.s., del Tribunale di Roma che ha inopinatamente revocato il decreto inaudita altera parte ottenuto da Digitel Italia e che, a dire di Telecom Italia, l’avrebbe legittimata a procedere al distacco. Ordinanza quest’ultima profondamente erronea oltre che iniqua, che Digitel Italia si accinge ovviamente a reclamare. Dunque in forza di un provvedimento in ogni caso comunque ancora sub indice. La qual cosa, comprenderete bene, è semplicemente gravissima. Non solo. Perché ciò Telecom Italia ha fatto nelle more altresì dell’udienza di discussione fissata, per il 22 novembre p.v., dal Tribunale di Roma del distinto ricorso in via d’urgenza ex art. 700 cpc proposto da Digitel Italia nei suoi confronti. La qual cosa la dice lunga sulla furia ideologica che evidentemente solo ha mosso Telecom Italia in tutta questa vicenda.

Tanto doverosamente rappresentatovi, Vi comunichiamo che la scrivente farà tutto quanto necessario per far fronte a tale per noi tutti difficile situazione. E agirà in tutte le sedi di leggi competenti perché vengano accettate le gravissime responsabilità di Telecom Italia. Digitel Italia SpA

Il comunicato descrive quindi una situazione economica molto difficile e quindi la possibile chiusura di tutte le attività dell’ operatore, sia sul fronte dei servizi fissi che per quanto riguarda l’ MVNO. Riguardo a quest’ ultimo, comunque, non abbiamo ricevuto in questi mesi notizie relative a nuove promo ne tantomeno al numero effettivo di abbonati.

Possiamo presupporre che in definitiva, gli utilizzatori di sim di questo MVNO siano davvero pochi. Almeno, vista la situazione, lo speriamo davvero.

Il tono del comunicato, fortemente accusatorio nei confronti del fornitore di rete Telecom Italia, ricorda chiaramente il caso BipMobile, i cui clienti – nel caso di Bip molto più numerosi – rimasero improvvisamente senza linea. BipMobile, dalla quale ormai era fuggito anche il suo fondatore Fabrizio Bona, accusò pesantemente l’ enabler e il fornitore 3Italia. Eppure, anche in quel caso, il distacco avvenne a causa della forte morosità del gestore.

Insomma, virtuali sì ma le bollette da pagare al fornitore della rete sono ovviamente reali. Anche se pare che queste piccole compagnie se ne dimentichino. Dal canto suo Digitel si difende, anche se sul sito ufficiale utilizza un poco opportuno burocratese. La cifra richiesta da TIM, a quanto si apprende, supererebbe il milione di euro. Un maxi debito che Digitel non sembra intenzionata a pagare e che avrebbe costretto Telecom Italia alla chiusura immediata della fornitura.

Digitel Italia è però decisa a richiedere l’ intervento delle autorità preposte. Secondo la compagnia, il distacco improvviso da parte di Telecom violerebbe le normative in materia oltre che il buonsenso nei confronti dei consumatori.

Staremo a vedere cosa accadrà nelle prossime ore. E ovviamente vi aggiorneremo qui su UpGo.news e sulla nostra pagina Facebook.

Al momento però, e questo ci dispiace, al telefono di Digitel non risponde nessuno. Le aziende che hanno accordato la propria fiducia alla compagnia telefonica risultano quindi completamente isolate, sia per quanto riguarda internet che la fonia. Un momento, nel quale il call center potrebbe, a parer nostro, svolgere un compito fondamentale di supporto visto l’ incredibile disagio. Quella customer care, che stando alle dichiarazioni rilasciate in esclusiva a noi di UpGo.news, avrebbero dovuto costituire il fiore all’ occhiello di questa compagnia oggi in forte difficoltà. Vi riproponiamo su la dichiarazione di Christian Curandai:

Christian Curandai: Il customer care rappresenta un valore fondamentale per Digitel.  La possibilità per un cliente di poter parlare di persona con un operatore subito, senza dover navigare menù di IVR che sembrano non finire mai, è importante. Abbiamo quindi un call center dedicato dove nostri clienti ricevono un servizio personale e stiamo sviluppando una serie di piattaforme riservate ai clienti SimPiù con servizi specifici.

> Aggiornamento 16 novembre 2017. Ripristino delle linee Digitel

Nelle scorse ore finalmente, come da noi sperato, è arrivato l’ intervento, forse un po’ tardivo, dell’ AGCOM. L’ autorità garante delle telecomunicazioni ha richiesto a Digitel Italia e a TIM di ripristinare le linee e informare correttamente i clienti circa la difficile situazione nella quale oggi versano i servizi di telecomunicazioni a marchio Digitel.

Ovvio che purtroppo i clienti si siano già largamente resi conto delle difficoltà dell’ operatore che, dal canto suo, continua a difendere la propria posizione, come legittimo, specificando che i ritardi nel pagamento a TIM sono dovuti a disservizi resi dalla stessa Telecom e non a problemi di solidità finanziaria dell’ azienda.

In tutti i modi, stando a quanto dichiarato da TIM, Digitel Italia era a conoscenza del pericolo distacco e avrebbe dovuto informare in tempo i clienti della situazione.

Noi continuiamo a constatare che nelle poche comunicazioni ufficiali di Digitel Italia alla propria clientela (vi riportiamo quella del 15 novembre qui sotto), la compagnia continua ad utilizzare un linguaggio molto poco chiaro. Uno stile, forse, più appropriato ad un tribunale che ad un normale cliente di telefonia.

Digitel, nell’ ultimo comunicato, diffida siti web e testate a parlare di situazione debitoria della compagnia. Per quanto ci riguarda, noi ci limitiamo a prendere atto delle parole delle due parti in causa, TIM e DigitelItalia, sperando ovviamente in una soluzione positiva per la compagnia o almeno per la sua base clienti che in questi giorni stanno subendo disagi incalcolabili.

> Comunicato Digitel Italia

“Gentili Clienti,
si fa seguito a quanto già pubblicato sul sito aziendale di Digitel Italia anche a chiarimento delle erronee e tendenziose informazioni circolate sulla stampa e via web, direttamente lesive del buon nome e della reputazione di Digitel Italia e platealmente destituite della realtà dei fatti.
Come già informato, il 10 novembre scorso Digitel Italia ha subito il distacco dei collegamenti da parte di TIM SpA, sua concorrente nel mercato.

Telecom Italia ha eseguito tale distacco nonostante le ripetute proposte formulatele e pretestuosamente rifiutate, ed in pendenza della proposizione da parte di Digitel Italia del ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato in bianco ai sensi dell’articolo 161 LF.

Detto concordato è stato presentato in continuità d’impresa, ossia nell’intento di garantire a Digitel Italia la permanenza sul mercato e la migliore soddisfazione dei crediti vantati nei suoi confronti, sotto l’egida del Tribunale di Firenze.

Sono perfettamente destituite di fondamento, quindi, le informazioni gravemente lesive del buon nome aziendale, secondo le quali Digitel non salderebbe i debiti. Digitel ha chiesto l’intervento giudiziale e dell’AGCOM in verifica degli importi effettivamente maturati nei confronti di TIM SpA, tenuto conto dei ritardi accertati dalla stessa AGCOM sulle forniture.

A dimostrazione di tutto ciò, come da Delibera AGCOM 32/17/CIR e da pagamenti eseguiti in corso di concordato preventivo, si informa che Digitel ha addirittura pagato in anticipo il traffico in maturazione sui circuiti TIM, a riprova della sua correttezza e solidità.
A ciò si aggiunga che il distacco in questione è altresì avvenuto non solo ancora pendente il termine per la proposizione del reclamo avverso l’ordinanza, del 3 novembre u.s., del Tribunale di Roma che ha inopinatamente revocato il decreto inaudita altera parte ottenuto da Digitel Italia e che, a dire di Telecom Italia, l’avrebbe legittimata a procedere al distacco. Ordinanza quest’ultima profondamente erronea oltre che iniqua, che Digitel Italia si accinge ovviamente a reclamare.

Dunque il distacco è stato eseguito in forza di un provvedimento in ogni caso comunque ancora sub indice. La qual cosa, comprenderete bene, è semplicemente gravissima. Non solo. Perché ciò Telecom Italia ha fatto nelle more altresì dell’udienza di discussione fissata, per il 22 novembre p.v., dal Tribunale di Roma del distinto ricorso in via d’urgenza ex art. 700 cpc proposto da Digitel Italia nei suoi confronti. La qual cosa la dice lunga sulla furia ideologica che evidentemente solo ha mosso Telecom Italia in tutta questa vicenda.
Come già dichiarato, la scrivente farà tutto quanto necessario per far fronte a tale difficile situazione.
Agirà quindi in tutte le sedi competenti perché vengano accertate le gravissime responsabilità di Telecom Italia.”

> Aggiornamento 18 novembre 2017. Come cambiare operatore provenendo da Digitel

Aggiungiamo quindi una nuova puntata alla spiacevole vicenda di Digitel Italia. Sperando sia l’ ultima perché a questo punto i clienti dell’ operatore altro non potranno fare che migrare verso altra compagnia.

Stando alle ultime notizie, ora Digitel Italia dovrà fornire, entro pochi giorni, i codici di migrazione ai propri clienti per consentire la migrazione ad altro operatore. Il tutto sarà svolto in una modalità urgente monitorata direttamente da AGCOM. Rispetto ai normali tempi infatti, il passaggio da Digitel Italia ad altro gestore sarà infatti reso più rapido e facilitato grazie anche all’ intervento di TIM che si è reso disponibile a garantire ai clienti di Digitel Italia il mantenimento del proprio numero e di gestire correttamente la migrazione.

Anche ai rivenditori Digitel Italia, commercialmente molto attivi nel territorio italiano, è stata concessa la possibilità di migrare in blocco le numerazioni facenti capo a loro. Anche questa possibilità eccezionale, è atta a contenere i già ampi disservizi ai quali sono stati soggetti i clienti di questa compagnia telefonica.

A Digitel è affidato l’ ultimo importante compito di informare tempestivamente la propria base clienti. Pubblichiamo ora il comunicato, relativo al provvedimento AGCOM che la nostra redazione ha ricevuto da Digitel Italia.

Comunicato Stampa Digitel passaggio altro operatore

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