Coronavirus e 5G. Una lotta coordinata. Ecco cosa sta succedendo in Cina
È sempre bene distinguere tra paure infondate e pericoli reali. Ecco cosa sta succedendo, per davvero, in Cina. E se il Coronavirus sta oggi terrorizzando il pianeta, la soluzione alla pandemia sembra essere proprio il 5G. Che in Cina, lo sappiamo bene, è già realtà.
Cina paese leader del 5G e, purtroppo, anche la nazione che sta dando i natali al pericoloso coronavirus che proprio ieri ha coinvolto anche il nostro Paese con i primi due casi accertati. Una brutta notizia però ampiamente prevedibile e che ha portato il Governo Italiano a chiudere immediatamente tutti i voli da e verso la Cina. Un isolamento che, immancabilmente, avrà ricadute anche nel settore tech vista la leadership assoluta del gigante in questo segmento.
Ma torniamo in tema reti 5G, mercato nel quale la Cina è dominatrice assoluta (non tra poche polemiche relative alla sicurezza). Ovvio che il 5G e i suoi presunti rischi per la salute sono un tema caldo solo qui da noi. Da quelle parti invece la tecnologia 5G è già ampiamente utilizzata.
Il 5G come soluzione al Coronavirus
Grazie agli sforzi dei produttori come ZTE e Huawei (l’azienda che, lo ricordiamo, ha ricevuto pesanti sanzioni a causa del ban americano) e dei provider dei servizi come China Telecom (oggi il più grande gestore mobile del mondo, con 153 milioni di utenti connessi attraverso la sua rete ultra moderna), il 5G sembra oggi l’ arma più concreta contro il coronavirus.
Il 5G, forse ancora non tutti lo sanno, è una tecnologia straordinaria non tanto in termini di velocità raggiunta ma sopratutto grazie alle latenza minime ottenute negli scambi sulla rete. Ciò significa che una serie di funzionalità tipiche dell’internet of things sono possibili solo su rete 5G, dove l’invio e la ricezione di un dato avvengono praticamente in tempo reale.
Semafori, controlli del traffico aereo ma anche e sopratutto telemedicina. Ed è qui che entra in campo il 5G come carta vincente per combattere l’epidemia da coronavirus.
Perché proprio in queste ore ZTE e ChinaTelecom stanno collegando alla rete 5G diversi ospedali per consentire l’intervento a distanza di medici specializzati che altrimenti, non potrebbero operare nella zona.
Il vero problema locale di questa pandemia è infatti la disponibilità di personale e strutture. E nonostante la celerità e il pragmatismo cinese, il sistema sanitario nella regione di Wuhan è ormai al collasso. Solo grazie alle nuove reti 5G, centinaia di medici potranno prestare servizio a distanza, effettuando diagnosi in rete senza necessità di presenza fisica.
Grazie al 5G quindi masse di medici cinesi potranno sostenere la zona Wuhan e di tutta la provincia di Hubei, un’enorme regione che ormai vive in quarantena e in completo isolamento.
Una tecnologia della quale spesso si parla nell’ambito dell’intrattenimento e della semplice comunicazione personale, sarà questa volta veramente al servizio dell’uomo, per affrontare una delle peggiori crisi sanitarie degli ultimi anni.
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